venerdì 30 agosto 2024

Anello del Sasso Bianco. Il Camminare insegna a conoscere se stessi.

Di passeggiate ne abbiamo affrontate molte, dal Trentino alla Norvegia, dalla Liguria all'Islanda, dagli Stati Uniti alla Giordania, a picco sul mare, a strapiombo sul ghiacciaio o in pieno deserto. L'importante è muoversi, andare, sentirsi vivi, mirare a piccoli grandi obiettivi e percepire i muscoli infiammarsi, passo dopo passo, ovviamente senza esagerare, soprattutto se in queste esperienze coinvolgiamo dei bambini che devono imparare ad amare, e non a odiare, lo sport più praticato al mondo: il camminare
Ci attraggono gli itinerari meno conosciuti e perciò poco frequentati, ma comunque percorribili in sicurezza, che regalano spazi ampi, panorami ameni e un travolgente senso di libertà, sono luoghi ideali per rigenerare anima e mente, e ci stupiamo di scovarne ancora vicino a casa.
Siamo in Valmalenco, provincia di Sondrio, nel cuore delle Alpi Retiche Occidentali, per compiere un percorso ad anello (solo il tratto iniziale e finale si sovrappongono) con partenza e arrivo nel Parcheggio dei Piasci a 1700 metri di quota, coincidente con l'inizio dell'altro bell'itinerario 'Anello Piasci-Bosio-Arcoglio', passaggio nel punto più alto ai 2490 metri di quota del Sasso Bianco e un tempo di percorrenza di 5 ore scarse, compresi i numerosi zigzagare tra alpeggi, laghetti, pianori in quota ed escluse le svariate soste per rifocillarsi, riposare e scattare una miriade di foto. Ovviamente le tempistiche sono indicative e tenete presente che con noi cammina un bambino di otto anni. Altro aspetto da segnalare è il ticket di 5 euro per il transito sulla strada forestale che dall'abitato di Torre Santa Maria sale ai Piasci, acquistabile alla macchinetta automatica in paese, in via Soncelli, o nel negozio di frutta e verdura in via Risorgimento. 
Una volta lasciata l'automobile si lambiscono in salita i prati del monte Piasci per poi inoltrarsi sul bel sentiero nella pineta alle spalle del Rifugio Cometti, ormai chiuso da anni. Quindi sbuchiamo tra le distese erbose dell'alpe di Arcoglio Inferiore (1926 metri) e proseguiamo tra i pascoli ripidi sino ad Arcoglio Superiore (2120 metri), con la chiesetta in sasso e una vista magnifica sulla corona di vette della Valmalenco, dai ghiacciai fino all'inconfondibile forma a cono del Pizzo Scalino e ai muraglioni delle dighe di Gera e Campo Moro. Il bacino di Arcoglioa 2235 metri di quota, si adagia in una conca di poco sovrastante ed è un grazioso laghetto alpino di cui è possibile compiere il periplo lungo il quale si trovano comodi spazi per distendersi al sole e mettere in ammollo i piedi. E' trascorsa 1 ora e mezza dalla partenza ed è il luogo perfetto per consumare il pranzo sacco e, se siete con figli piccoli, lasciarli giocare in acqua che, a differenza di quella gelida dei torrenti alpini, ha una temperatura piacevolmente rinfrescante

Arcoglio Superiore visto dal sentiero che sale al lago di Arcoglio

Con i piedi al fresco nel lago di Arcoglio

Riposati e rifocillati affrontiamo il tratto in salita di 40/50 minuti fino alla cima arrotondata del Sasso Biancoa 2490 metri di altitudine. Il cocuzzolo deve il nome al tipico colore chiaro della roccia calcarea che in quest'ambiente spicca ancora di più in quanto attorniato dai massi di colore grigio-rossastro tipici del luogo. Il panorama è strepitoso, aprendosi maestoso sui picchi del ramo occidentale della Valmalenco, l'alta Val Torreggio del rifugio Bosio sorvegliata dal Pizzo Cassandra e le Orobie della media Valtellina. 

La conca del lago di Arcoglio salendo verso il Sasso Bianco

La conquista del Sasso Bianco
 
Ampio panorama sull'alta Val Torreggio dal Sasso Bianco

Scendendo dal Sasso Bianco le indicazioni si ritrovano più avanti, alla Colma di Zana, percorrendo la 'cresta' che sulla sinistra cade a strapiombo nel sottostante lago di Collina e seguendo il tracciato che sale proprio da lì. Il pianoro deserto che si sviluppa ai piedi del Sasso Bianco ci regala una sensazione di libertà e pace assolute. Non c'è anima viva, si sentono solo il fischiare del vento e di qualche marmotta lontana, tutto è perfetto e siamo a nostro agio, nessuno stress, possiamo disintossicarci dalla cattiveria, dall'egoismo, dai comportamenti malvagi che in questi anni abbiamo sopportato, e sopportiamo ancora, da tante, troppe persone, str..ze e bast..e, alle quali auguriamo... (non concludo, scatenate la vostra fantasia). Sono gli stessi individui che cercano subdolamente di farti sentire sbagliato, gioiscono del dolore altrui, non aiutano e anzi fanno di tutto per fregarti. Poi ci sono quelli egoisti che davanti a un problema, pur di stare tranquilli, girano la testa da un'altra parte, raccontano frottole e il loro unico interesse sono i beni materiali. Non che non siano importanti, ma bisogna attribuire una giusta importanza a ogni componente delle nostre vite. Noi col passare degli anni abbiamo compreso che le emozioni, i sentimenti autentici, rari ma forti, i viaggi, le passioni (sport, musica, animali, pittura, lettura o quant'altro) sono gli aspetti che contano veramente, e gli averi materiali devono essere il mezzo per riuscire a ottenerli. Vi porto degli esempi sui quali riflettere: meglio possedere una villa e nessuno da invitare, o stare in un monolocale e uscire ogni sera a cena con gli amici? Meglio possedere una bella macchina e nessuno accanto con cui condividere il viaggio, o viaggiare su una utilitaria in compagnia, verso nuove mete e sfide?
Basta ipocrisie, basta individui squallidi e falsi, siamo stanchi. Giustizia e considerazione sono un privilegio solo per qualcuno. Capiamo il perché sempre più famiglie scelgono di condurre una vita lontano dalla società o semplicemente di trasferirsi in un contesto da cui poter trarre benessere fisico, mentale e da poter chiamare casa (con la C maiuscola). Si sente l'esigenza di essere attorniati da persone positive sulle quali contare, da cui poter imparare e con le quali riuscire a comunicare. 
Almeno nelle nostre fughe, vicine o lontane, la quotidianità ci sembra lontana e la speranza di un futuro migliore, visto letteralmente da una prospettiva diversa dalla solita, appare davvero possibile. Ci metteremo tutto l'impegno possibile affinché nostro figlio possa vivere in quel futuro e diventi un adulto migliore di quelli che abbiamo attorno, e credetemi ci vuole poco.  

Il lago di Collina visto dai dintorni del Sasso Bianco

Libertà di correre nel grande pianoro ai piedi del Sasso Bianco

Parentesi personale a parte, quest'angolo di montagna 'malenca' è fantastica. Gustiamo ogni passo della discesa fino al laghetto di Zanaa 2290 metri di altezza, altra inaspettata meraviglia di questo itinerario, non tanto per la sua conformazione quanto per il paesaggio che lo circonda e si riflette sulla superficie dell'acqua. 

Vedute del Laghetto di Zana: visto dall'alto dal sentiero che scende dal Sasso Bianco, due immagini del Pizzo Cassandra che si riflette nelle sue acque, 
e l'ultima con i massicci montuosi che chiudono in lontananza la Valmalenco  





Poi rotoliamo tra un sasso e l'altro lungo la flebile traccia di sentiero che conduce all'Alpe Zana (2085 metri), quindi imbocchiamo l'ultima parte di sali scendi, stavolta ben segnalati, sino a tornare di nuovo ad Arcoglio superiore, ammirando ancora delle vedute idilliache sulla sottostante val Torreggio, gli alpeggi e le montagne innevate. Da qui manca solo la discesa tra i pascoli prima e nella pineta poi, per arrivare alla macchina e concludere così un'altra favolosa escursione in famiglia capace di unirci sempre di più e regalarci forti emozioni. 

Panorami idilliaci scendendo dal lago Zana all'alpe omonima, 
la prima verso il Pizzo Scalino, la seconda sulla val Torreggio



Veduta sulla Valmalenco dal punto panoramico lungo il sentiero Alpe Zana - Arcoglio Superiore e istantanea del monte Arcoglio Superiore




Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.   

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