PONTE DI LEGNO, il bel paese a 1258 metri di altezza con una forte vocazione turistica, adagiato nella conca alpina da cui prendono il via due salite leggendarie per i ciclisti, il Tonale e il Gavia, è ideale per le vacanze estive e invernali, e pure per una fuga dalla caotica giungla cittadina.
Qui in alta Valle Camonica (provincia di Brescia) durante i mesi più caldi dell'anno si trovano refrigerio e una varietà di escursioni adatte alle famiglie. Appena fuori dal centro abitato e al principio della Val Sozzine è stata creata una radura popolata dalle sculture di animali, gnomi e fanciulle, è perfetta per riposare, rinfrescarsi nel torrente e divertirsi con canaletti d'acque e giochi in legno (parcheggio a pagamento al costo fisso di 5 euro al giorno, nel momento in cui scrivo il post).
Quando il caldo si fa più intenso è possibile giungere in auto fino al valico del Tonale da dove salire sulla seggiovia Valbiolo e 'sbarcare' ai 2240 metri di altitudine nei pascoli verdi del Villaggio delle Marmotte, composto da diverse costruzioni in legno pensate per i bambini/ragazzi e con una panorama incantevole sui picchi innevati del gruppo dell'Adamello (articolo sul blog: 'dalla Val Sozzine al villaggio delle Marmotte').
Se invece cercate la neve e il ghiaccio pure ad agosto potete saltare sulla cabinovia Paradiso che supera in dislivello di circa 700 metri per catapultare il visitatore ai quasi 2600 metri di quota di un paradiso bianco, al cospetto del ghiacciaio Presena (articolo sul blog: 'da Ponte di Legno a Madonna di Campiglio per un weekend al fresco con la nostra setterina').
Oggi vi propongo un'altra passeggiata per nulla impegnativa, se come noi deciderete di sfruttare il passaggio in salita delle seggiovie e godere della pineta in discesa, affrontando un dislivello totale di 700 metri distribuiti in circa 7 chilometri. La stazione a valle del primo impianto quadriposto, il Ponte di Legno - Valbione, è facile da individuare perché posto a fianco della strada statale SS42 del Tonale, al limitare del paese. Ha un ampio parcheggio e trasporta ai 1512 metri di altezza della località ISOLA VALBIONE, una conca naturale affacciata sulla val Camonica, in gran parte circondata dai fianchi montuosi ricoperti di conifere e più in alto da picchi rocciosi e valloni innevati. Fin qui si può arrivare anche auto ma la strada è molto stretta e frequentata da diversi ciclisti.
Isola è un piccolo eden con al centro un laghetto per la pesca alla trota e in cui trovano spazio scivoli, carrucole, altalene e altre attrezzature in legno, tavoli e panche per il picnic. C'è pure un bar-ristorante-self service in cui pranziamo con toast e piadine seppure propongano primi e secondi caldi di qualità media e prezzi non proprio economici.
La bella località montana di Isola Valbione
Poco oltre il tracciato della pista da sci si nascondono una manciata di baite ben ristrutturate, ma ciò che rende particolare il luogo è la presenza del campo da golf a nove buche del Golf club Pontedilegno. E' presente anche un campo pratica dove chiunque può provare a cimentarsi grazie alle mazze fornite gratuitamente e a un secchiello di trenta palline prelevate al distributore al costo di 2 euro e 50 centesimi. Nostro figlio ovviamente ha voluto mettersi alla prova, divertendosi molto, e vi garantisco che non è per nulla scontato riuscire a colpire la pallina e soprattutto a spedirla lontano nel prato.
Sebbene né io né mio marito siamo dei giocatori questo sport ci affascina da sempre, in particolare per via delle location suggestive scoperte durante i nostri viaggi. Come per esempio quella del campo di Brautatholt in Islanda, 30 chilometri a nord della capitale Reykjavik, in cui il nero della sabbia e della roccia lavica esalta ancora di più il verde intenso del tappeto erboso meticolosamente rasato. Oppure quella dei green più antichi del mondo, protesi verso il mare del Nord a St. Andrews in Scozia, conosciuta come la città natale del golf. Se siete curiosi, sul blog trovate i post di quei viaggi: Irlanda e Scozia, e Islanda.
Il secondo troncone della seggiovia biposto raggiunge il Corno d'Aola a 1933 metri di quota. E' visibilmente datato ma in compenso attraversa un ambiente più suggestivo, totalmente immerso tra le cime degli alberi che spuntano da un sottobosco punteggiato di fiori o ricoperto dai muschi, reso rigoglioso e splendido grazie ai numerosi temporali di questa estate.
La stazione a monte dell'impianto non offre un granché, eccetto una veduta ampia sulla conca che accoglie il paese di Ponte di Legno, i prati del passo Tonale e la valle del Gavia. Vi sono solo un rifugio con una piccola terrazza e una chiesetta minuscola, il proseguimento di qualche sentiero verso l'alta montagna e la stradina sterrata con pendenze lievi che riporta a Isola Valbione, proprio quella che seguiamo noi.
Salita in seggiovia verso il Corno d'Aola, con vista sulla conca di Isola Valbione |
Panorama dal Corno d'Aola: verso il Passo del Tonale e
sul fondo valle con Ponte di Legno e la salita al Passo Gavia
Ci godiamo la passeggiata senza fatica inspirando l'aria fresca, pulita, carica dei profumi della pineta, e superata la metà imbocchiamo il sentiero sulla sinistra indicato come 'giro golf'. E' il tracciato che si addentra nella valletta su un manto morbido di aghi di pino e conduce all'apice del campo per poi seguirne il perimetro fino a tornare al laghetto di pesca sportiva. Il luogo è un'oasi di sport, quiete e ralax, sprovvisto di panorami mozzafiato è vero, ma colmo di quei benefici per la mente e il corpo che il verde della natura sa regalare.
Immagini del sentiero 'giro golf' e del campo di golf a Isola Valbione
Concludiamo la camminata alternando la carrozzabile per Ponte di Legno ai tracciati fra i grossi tronchi di pino, facendo il pieno di quelle frescura e serenità oggi più che mai indispensabili per affrontare un'altra settimana stritolati dalla solita routine e dai problemi di sempre.
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
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