Se dovessi descrivere CRACOVIA con tre aggettivi sceglierei giovane, vivibile, storica, il mix perfetto per una fuga primaverile al di fuori dei confini italiani.
Sorge lungo le rive del fiume Vistola nella Polonia meridionale, raggiungibile comodamente con un volo low cost della durata di 1 ora e 45 minuti dagli aeroporti milanesi. La moneta è lo Zloty, l'adattatore per gli apparecchi elettronici non è necessario, trasporti pubblici e taxi hanno un costo inferiore rispetto all'Italia, i biglietti di tram e bus comprano pure a bordo o in molte delle fermate a terra, pagando in moneta oppure con la carta di credito, dove disponibile.
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La splendida Piazza del Mercato di Cracovia |
I piatti tipici come i pierogi, ravioli ripieni di carne o verdure, l'obwarzanek, ciambella di pane, il gulasz, stufato di carne, i gnocchi di patate, i pierniczki, biscotti speziati, non ci hanno entusiasmato seppure assaggiati in un ristorante tipico come il Kuchnia u Doroty. Per le altre tre cene abbiamo quindi optato, con maggiore soddisfazione, per il cibo di strada provando la mezza baguette super farcita e, viaggiando con un bambino, per due ristoranti pizzeria italiani. La Trattoria Mamma Mia, ambiente molto carino, porzioni non abbondanti ma gustose, e le Tre Sorelle, un locale più semplice dal buon rapporto qualità-quantità-prezzo. Non ci siamo fatti mancare neppure le degustazioni alcoliche con la Sliwowica, distillato di prugne, e il liquore alla ciliegia nel bar Pijana Wisnia lungo via Florianska il cui colore distintivo è il rosso proprio come la bevanda, nel quale è venduta una versione analcolica per i più piccoli.
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La 'cintura' verde di Stare Miasto |
Questi ultimi contraddistinguono pure la 'cintura verde' che racchiude in un abbraccio Stare Miasto, il cuore cittadino, raggiungibile dall'aeroporto grazie al bus numero 300 in una trentina di minuti. Cracovia è pulita, vivibile, verdissima, l'architettura lineare, semplice, con colori tenui dei suoi palazzi storici la rendono elegante. Essendo uno dei centri più antichi della Nazione è ricca di storia e, per la gioia dei bambini, di leggende. E' stata capitale del Regno di Polonia e il patrimonio monumentale figura in quello UNESCO fin dal 1978, anno in cui Karol Wojtyla, allora arcivescovo della città, fu eletto Papa Giovanni Paolo II.
Ne iniziamo la scoperta dalla COLLINA DI WAWEL, un luogo intriso di spiritualità, pare infatti che il dio Shiva lanciò in dono all'umanità sette pietre magiche della quali una finì proprio a Wawel. Gli ingressi al primo ampissimo cortile esterno occupato in gran parte da un prato fiorito, dov'è possibile sedersi ai tavolini del bar e godere del panorama, e al secondo cortile porticato, sono gratuiti. Alle attrazioni affacciate su di essi si accede invece scegliendo fra le diverse combinazioni di biglietti.
Fiori e Palazzi della Collina di Wawel
Di certo sono affascinanti i piani reali del Castello I e del Castello II, ma per non appesantire troppo la visita a nostro figlio Leonardo abbiamo optato 'solo' per la visita al Tesoro della Corona, con spade, armi e armature, gioielli, oggetti particolarissimi, ornamenti per i destrieri, e alla Cattedrale risalente al XIV secolo e arricchita da splendide cappelle laterali, tombe reali nelle cripte, ma soprattutto dall'alta Torre di Sigismondo. Alla cima si accede inerpicandosi su strette e ripide scale in legno e custodisce la più antica campana della Polonia, pesante ben 11 tonnellate, dedicata al fondatore re Sigismondo. Si dice che toccare il battaglio porti fortuna. Merita salire anche sulla Piattaforma di Osservazione per ammirare dall'alto Wawel e il paesaggio cracoviano e poi girovagare nel piccolo e grazioso giardino reale.
Lasciate alla fine la discesa alla grotta del Drago, posta vicino alla riva della Vistola, coronata dalla statua in ferro della creatura mitologica che ogni cinque minuti 'sputa fuoco'. La sua presenza è legata a una leggenda secondo la quale molto tempo fa un drago viveva proprio un questo anfratto nella roccia e terrorizzava gli abitanti capeggiati da re Krak. I poveretti erano costretti a procurargli animali da divorare (o secondo alcune versioni ragazze vergini). Molti cavalieri provarono, senza successo, a ucciderlo, finché un umile calzolaio ebbe l'idea di riempire una pecora di zolfo prima di gettarla in pasto al terribile essere. La sostanza gli provocò un fortissimo bruciore che lo costrinse a bere l'acqua del fiume fino a scoppiare.
Una volta usciti dalla grotta è piacevole passeggiare lungo le sponde della Vistola, rilassarsi al sole, salire a bordo di uno dei tanti battelli per la cena o per una breve crociera fluviale.
Sulla terra ferma invece i musei da visitare sono parecchi, così come le vie pedonali, gli angoli, le chiese, l'antico complesso fortificato rimasto con la Porta di San Floriano e il Barbacane, e la magnifica PIAZZA DEL MERCATO (Rynek Glowny). Ampia e maestosa, il suo perimetro è disegnato da facciate eleganti restaurate in diversi stili architettonici nell'insieme armoniose. Nel centro vi sorgono la Torre del municipio alta 70 metri e il Mercato dei Tessuti (Sukiennice), un edificio gotico - rinascimentale alleggerito dai portici laterali. Un tempo era l'importante nucleo commerciale di Cracovia, ora al livello della piazza esibisce negozi di artigianato e souvenir, il primo piano è occupato da una Galleria d'Arte polacca mentre i sotterranei ospitano il Museo Rynek, visitato con entusiasmo pure da noi. Si esplorano i resti portati alla luce dagli scavi per la ripavimentazione della piazza e si cammina fra le ricreate ambientazioni medievali della città, inoltre giochi e pannelli touch screen catturano l'attenzione di grandi e piccoli curiosi.
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Torre del Municipio e Mercato dei Tessuti (sulla sinistra) in Piazza del Mercato |
Le meraviglie di Rynek Glowny continuano con la chiesetta laterale romanica dell'XI secolo e l'imponente Basilica di Santa Maria, eretta in mattoni inizialmente in stile gotico, caratterizzata da due torri possenti di altezze diverse, la più bassa di 69 metri con un coronamento rinascimentale, la più alta di 81 metri con torricelle all'apice. Da quest'ultima, ogni ora, un trombettiere compone una breve melodia che si interrompe improvvisamente per ricordare la falsa leggenda diffusa da una guida turistica nel 1920 secondo la quale durante le invasioni tartare una sentinella fu colpito mortalmente da una freccia mentre suonava la tromba per avvertire del pericolo. Sarà pure una finzione ma la tradizione piace a chiunque e alla fine il trombettista saluta la folla ai piedi dei torrioni.
Un altro edificio simbolo di Cracovia è il Collegium Maius, l'università Jalleonica, costruito in cotto e pietra, accessibile solo con visite guidate e di cui ci siamo limitati ad ammirarne il cortile circondato da arcate gotiche, con al centro un pozzo e un balconcino laterale dal quale a orari prestabiliti fa capolino un carillon con personaggi legati alla storia del Collegio. E' il più antico edificio universitario della Polonia, un ateneo molto famoso dove studiarono pure l'astronomo Copernico e Karol Wojtyla poi divenuto Papa Giovanni Paolo II.
A soli 10-15 minuti di passeggiata da Piazza del Mercato si trova un'oasi verde di ben 250 anni creata dall'Università Jagellonica della città: il Giardino botanico. Girovagando all'ombra del grande arboreto si scovano esemplari di fiori, arbusti e alberi centenari tra cui saltellano scoiattoli molto socievoli in cerca di noccioli e pigne da sgranocchiare. I viali, il laghetto, le aiuole, i sentieri e le rocce ricreano un ambiente vario ed estremamente piacevole da scoprire, mentre le serre custodiscono e consentono la crescita della vegetazione proveniente dalle aree tropicali del pianeta. A rendere la visita ancora più piacevole la possibilità di rilassarsi ai tavolini esterni del bar pasticceria o sulle sdraio posizionate nel prato antistante.
E per il divertimento serale a misura di famiglia è sufficiente vagabondare per il centro e assistere alle esibizioni degli artisti di strada, scatenarsi con balli di gruppo o curiosare nei tantissimi negozi di souvenir. Per gli appassionati del vintage come noi merita pure il Museo del flipper, non grande e completo come quello di Budapest (la stupenda capitale ungherese visitata nell'estate del 2023) ma comunque perfetto per trascorrere un'ora spensierata. Ci siamo poi lasciati sopraffare dall'insistenza di Leonardo, nove anni appena compiuti, risoluto a entrare nella Casa delle attrazioni, una sorta di sale di intrattenimento diffuse (in edifici piuttosto malandati del cuore cittadino) che offrono diverse esperienze interattive, alcune delle quali a mio parere ridicole e perciò non consigliabile. I bambini però ne escono divertiti.
Cracovia ha ancora molto da offrire soprattutto se viaggiate in coppia o con figli grandi: musei d'arte e di storia, la fabbrica di Oskar Schindler, gli imponenti tumuli prativi, l'escursione al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau o alla turistica località montana di Zakopane, mete già segnate per un futuro viaggio nella Polonia meridionale.
Nel prossimo post vi porto invece a scoprire il gioiello della Miniera di Sale di Wieliczka, un luogo meraviglioso appartenente al mondo sotterraneo, contraddistinto da sempre da misteri e leggende.
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
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