Diario di viaggio pubblicato anche sulla nota rivissta on-line Turisti per caso al link: https://turistipercaso.it/diari-di-viaggio/alla-scoperta-dei-castelli-di-ludwig-e-del-paese-dipinto-oberammergau-con-sosta-a-innsbruck.html
La magica fortezza di Neuschwanstein, a cui la
Disney si è ispirata per disegnare il proprio castello delle fiabe,
ci compare all'improvviso tra la nebbia spazzata via dal vento.
Sgraniamo gli occhi dallo stupore perché una costruzione talmente incantata e
incantevole come questa, non l'avevamo mai vista. La struttura slanciata con
torri, torrette, guglie, merletti e feritoie si erge in cima a
un promontorio roccioso sull'orrido di Pollat. Ci avviciniamo alle
possenti mura tenendo la testa all'insù per ammirare tutta l'imponenza di
Neuschwanstein e varcando l'enorme volta d'ingresso, ci pare di essere
catapultati in un altro mondo, quello delle fiabe e dei sogni che affascina sia
i bambini che gli adulti.
Attraverso l'ampio cortile interno accediamo agli interni, a dir poco
spettacolari. Camminiamo sui pavimenti di marmo e osserviamo i
lussuosi ornamenti e le colonne della maestosa 'sala del
trono', contempliamo il prezioso legno intarsiato della 'sala da
pranzo', le decorazioni della 'camera da letto' e il ricco mobilio del
'salotto'. Ci meravigliamo per l'ampiezza e la luminosità della 'sala
dei cantori' che contrasta con la semplicità e
l'intimità del giardino d'inverno.
Sembra impossibile che tutto questo sfarzo sia nato dall'idea di una sola
persona, Re Ludwig II di Baviera. Questi diventò
sovrano a soli 18 anni e da subito manifestò la sua passione per
l'edilizia monumentale. Ammiratore del noto compositore Wagner, si
ispirò alle sue opere per la progettazione dei castelli
tanto da divenire famoso come il 're delle
favole' e con le magnifiche fortezze di Neuschwanstein, Linderhof e
Herrenchiemsee, volle realizzare il proprio paradiso in terra.
La passione per Wagner si ritrova negli
innumerevoli dipinti nelle sale di Neuschwanstein, che riproducono le
ambientazioni descritte nelle più note opere del compositore come la
leggenda di Sigfrido, il Parsifal, Tristano e Isotta, il Lohengrin e
il Tannhauser.
L'indole eccentrica e solitaria di Re Ludwig II di
Baviera lo portò a trovare una misteriosa morte nel lago
Starnbergersee il 13 giugno 1886 e destò scalpore quanto
le meravigliose opere che oggi abbiamo il privilegio di visitare.
Il castello delle fiabe di Neuschwanstein |
Usciti dal castello non potete rinunciare alla vista da brivido che si
gode dal ponte di Maria. Guardate verso il basso le verticali
pareti di roccia dell'orrido di Pollat nelle quali serpeggiano le acque
spumeggianti del torrente e poi sollevate lo sguardo, per godervi il
panorama sul bosco incantato popolato da folletti e fate che
sorvegliano attenti questo luogo.
Più in basso e nascosto dalla rigogliosa vegetazione è adagiato il castello di Hohenschwangau del padre di Ludwig II, nel quale il monarco trascorse la sua infanzia. L'esterno, ricostruito in stile medievale, è meno fastoso e imponente di Neuschwanstein e gli interni raccolti risultano certamente più adatti per vivere la normale esistenza di tutti i giorni.
Il castello di Hohenschwangau |
Abbandoniamo il turistico paese di Fussen ai piedi dei castelli di
Hohenschwangau e Neuschwanstein per seguire una strada sinuosa che si
snoda tra alte pinete di conifere e costeggia un lago dalle limpide acque
fino a raggiungere Linderhof . Qui, nella lussureggiate
vegetazione al centro di un ampia tenuta, una bianca struttura contrasta con il
verde brillante del prato e si specchia nella fontana sulle cui acque sembrano
galleggiare le statue dorate. Re Ludwig II di Baviera amava
rifugiarsi in questo paradiso. Le ricche decorazione degli spazi interni ci
abbagliano con il loro luccichio, i dipinti dai curatissimi particolari
regalano movimento e leggerezza alle pareti e gli enormi lampadari di
cristallo incombono al centro delle sale. Colori forti si alternano a tinte
pastello e statue, vasi e ceramiche abbelliscono ancor di più i già
meravigliosi ambienti.
La bellezza di Linderhof non si limita al castello ma si estende al
giardino all'inglese con le curate aiuole, le numerose fontane a
zampilli, la cascata e le tantissime sculture.
Passeggiando tra la folta vegetazione troverete la bassa 'casa marocchina' con le caratteristiche strisce rosse orizzontali delle pareti esterne, il 'tempietto di venere' che domina dall'alto di una collina terrazzata il castello, la 'capanna di hunding' che si sviluppa intorno ad una pianta di frassino, il 'chiosco moresco' in stile orientale e la cupola dorata e la misteriosa 'grotta di venere' alla quale si accede attraverso un piccolo squarcio nella roccia. Anche qui la magia delle favole si respira in ogni angolo del parco e scatena in noi una fervida immaginazione facendoci sognare un altro mondo, dove tutto è in armonia con la natura e la serenità regna sovrana.
La reggia di Linderhof |
Dobbiamo guidare un bel po' prima di raggiungere le rive del lago Chiemsee
in Baviera e una volta giunti al porticciolo abbandoniamo l'auto e ci
imbarchiamo sul primo traghetto per l'isola di Herrenworth, dove Re Ludwig
II di Baviera costruì la fastosa Herrenchiemsee. La reggia domina
la scena al termine di un lungo e ampissimo spazio aperto dove i viali si
alternano ad aiuole e fontane. Se vi sembra di averla già vista da qualche
parte non vi sbagliate; infatti la facciata principale è la fedele riproduzione
della più famosa reggia di Versailles.
Appena entrati, il magnifico 'salone delle scale' vi accoglierà con la
luminosità proveniente dalla vetrata sul tetto e la sontuosità delle sue
decorazioni. Anche a Herrenchiemsee il lusso, lo sfarzo, i meravigliosi
dipinti e i grandi lampadari sono il comune denominatore di tutti gli ambienti
che raggiunge la massima espressione nella 'camera da letto ufficiale' e
nell'incredibile 'salone degli specchi' con la sua serie di 17 alte finestre
per ogni lato.
La facciata principale della reggia di Herrenchiemsee |
La fontana di Latona nel parco della reggia di Herrenchiemsee |
Una delle splendide fontane della reggia di Herrenchiemsee |
Risaliamo sul traghetto godendoci il rilassante tragitto fino al
porticciolo, poi risaliamo in auto e ci dirigiamo verso il caratteristico paese
di Oberammergau, nelle vicinanze della famosa località
sciistica di Garmisch. Oberammergau è conosciuto per il grande numero
di affreschi che si ispirano a temi religiosi, favolistici o tradizionali e
adornano le facciate esterne delle case, facendo da sfondo ogni dieci anni
alla rappresentazione della 'Passione di Cristo'. Credetemi, ogni
abitazione è un capolavoro e merita la vostra, se pur breve, ammirazione.
Qui inoltre, la pratica della lavorazione del legno si tramanda di
generazione in generazione; i bellissimi negozietti di manufatti vi attrarranno
come api al miele e senza nemmeno accorgervene tornerete a casa con almeno un
souvenir artigianale.
Una delle case dipinte di Oberammergau |
Le scale e il loggione sono dipinti nel paese di Oberammergau |
Uno scorcio montano su una casa di Oberammergau |
Prima di rientrare in Italia non possiamo non fermarci a Innsbruck per
una fugace visita del centro storico, una pausa gustosa nel celebre 'Cafè
Sacher' (sorseggiando un thè accompagnato da una golosissima fetta di
torta sacher) e uno scatto all'impressionante trampolino olimpico del salto con
gli sci.
Spero di tornare al più presto a Innsbruck per un intero week-end, in modo
da scoprirne gli angoli più nascosti e potergli dedicare il post e le foto che
sicuramente merita.
Il balcone dal tettuccio d'oro di Innsbruck |
Il trampolino olimpico per il salto con gli sci |
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post.
Un enorme saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
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