mercoledì 12 febbraio 2014

Le mille sfumature del Bryce Canyon

                               'In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso'. Aristotele


Silenzio, solitudine, orizzonti illimitati e praterie vastissime dove qua e là compaiono ranch popolati da una miriade di cavalli che galoppano inseguendosi l'un l'altro, giocosi, liberi, forti e indomabili. E' il selvaggio Utah che ci fa venir voglia di correre in quelle distese verdi dimenticando la frenesia del lavoro e dei mille impegni che impone la vita moderna. 
Ci limitiamo a parcheggiare l'auto in una piazzola solitaria e scendiamo a sgranchirci le gambe. Respiriamo profondamente l'aria fresca che odora di pascolo e ci chiediamo se il nostro stile di vita è poi quello più adatto per un essere umano. La risposta compare subito chiara nelle nostre menti. 
Per noi vivere non significa ansia, smania di prevalere sugli altri o voglia di possedere l'ultimo modello di cellulare. Vorremmo svegliarci sereni ogni mattina e poter ammirare dalla finestra un paesaggio ampio e incontaminato come quello dello Utah, dove l'occhio non trova barriere e il cemento non deturpa le bellezze della natura. Alzarsi con il cuore leggero, felici per la giornata appena iniziata ed entusiasti per il lavoro che occuperà il nostro tempo. 
E' il nostro sogno e chissà che un giorno non si possa realizzare.

Ma ora torniamo con in piedi per terra, anzi su quattro ruote, per continuare il viaggio. Attraversiamo l'arco di roccia rossa del Red Canyon e proseguiamo verso le incredibili mille sfumature del Bryce Canyon. In poco tempo raggiungiamo il primo punto di osservazione del parco e impazienti ci affacciamo dalla terrazza panoramica. L'emozione è fortissima: il respiro ci viene a mancare come se all'improvviso qualcuno avesse tolto l'ossigeno nell'aria e il cuore accelera i suoi battiti tuonando nelle tempie. L'estrema bellezza di quell'anfiteatro naturale colpisce potente come uno schiaffo e cattura violentemente occhi e anima. Le diverse tonalità che spaziano dal rosso al giallo annullandosi qua e là nel bianco, colorano le alte guglie di roccia sedimentaria formatesi dall'erosione di acqua, vento, ghiaccio (hoodoos) mentre il sole ne esalta il fascino.
E' difficile pensare ad altro, impensabile voltarsi e impossibile non innamorarsene. 









Bisogna assolutamente addentrarsi tra i fitti pinnacoli di roccia per contemplarli da una prospettiva diversa rispetto a quella offerta dalla terrazza panoramica. Ci sono molti sentieri di differenti lunghezze e difficoltà che attraversano il Bryce Canyon, tuttavia se non si ha molto tempo a disposizione consiglio almeno di percorrere il Navajo Trail e il Queen's Garden Trail.
Sono due tracciati abbastanza semplici lunghi poco meno di tre chilometri ciascuno, che si snodano ai piedi di rosse guglie e pareti sedimentarie le quali formano angoli particolari e suggestivi. Qui possiamo affondare i piedi nella terra, sfiorare le calde e friabili rocce arancioni e appoggiarci al tronco di un albero solitario che si allunga verso il cielo bramando la luce.

Dopo questo tuffo nel cuore del Bryce Canyon, risaliamo in auto e percorriamo senza fretta i circa 60 chilometri di strada che si snodano attraverso la riserva. Sostiamo in tutte le aree di osservazione per goderci il sempre mutevole ma fantastico paesaggio e fissarci per sempre nella mente gli scenari mozzafiato di Sunrise Point, Sunset Point, Inspiration Point e Rainbow Point.
Per concludere in allegria una giornata fin qui perfetta partecipiamo alla serata country con tanto di complesso e autentici cowboy nel saloon all'ingresso del parco, gustiamo il tipico menù di carne e salmone e cantiamo fino a notte fonda con gli appena conosciuti compagni di tavola.  

Anche al Bryce Canyon la natura si è mostrata in tutta la sua magnificenza ed è proprio passeggiando in questi parchi che si comprende l'importanza di proteggerla e preservarla per le future generazioni.








Se volete leggere per intero il mio diario dedicato al viaggio 'on the road' per eccellenza nell'America dell'Ovest tra California, Nevada, Utah e Arizona, cliccate sul link della nota rivista on line 'turisti per caso'. http://turistipercaso.it/stati-uniti/69112/il-nostro-sogno-americano-on-the-road.html
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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