Castelgrande domina la bella cittadina di Bellinzona |
Eretto dalla nobile famiglia dei Rusca nel XIV secolo, Montebello rispecchia in pieno lo stile medievale grazie alla doppia serie di mura merlate, alle torri, le feritoie e un cammino di ronda con caditoie che protegge un nucleo centrale composto da vari edifici dove fremeva la vita di corte. Il castello oggi ospita il Museo civico con la collezione archeologica distribuito nei diversi piani del mastio, fino al sottotetto.
Castello di Montebello |
La vita di corte fremeva dentro il Castello di Montebello |
Mura merlate e torri cilindriche al castello di Montebello
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Scorci di 'Bellinzona in festa' dedicati a viticoltori locali
Con la pancia piena riprendiamo a passeggiare fiancheggiando la Collegiata dei Santi Pietro e Stefano e imboccando la salita di San Michele che conduce al vasto terrazzo prativo di Castelgrande (in alternativa vi si può accedere con l'ascensore) abitato fin dal 5000 a.C.. Le prime testimonianze di una vera e propria fortezza risalgono al IV secolo d.C., tuttavia bisogna attendere sino al XIV secolo per ammirare un complesso simile a quello odierno. Come la grande maggioranza dei castelli poi, nel corso della storia subì opere di modifiche e ampliamento che in parte ne modificarono la struttura, le ultime delle quali si svolsero fino a poche decine di anni fa.
A Castelgrande le ombre della Torre Nera (più bassa e tozza) e della Torre Bianca (più alta e snella) si proiettano sul manto erboso che ricopre una collina dai fianchi ripidi e rocciosi che si eleva nel centro della pianura, luogo ideale per costruire una fortezza a controllo del fondovalle. Uno stretto camminatoio collega le Torri dalla cui cima si dominano i tetti di Bellinzona e si ha la sensazione di essere protetti dallo sguardo vigile dei castelli sovrastanti di Montebello e Sasso Corbaro. Stupendi i filari di viti intorno a Castelgrande disposti sui ritagli di terra fra gli speroni di roccia, suggestivi i grappoli d'uva che sfiorano le pietre della cinta muraria, incantevole il vecchio e solitario albero di latifoglie che trova posto accanto agli storici edifici in questa spianata d'erba naturale.
Della fortezza, oltre che le torri, è possibile visitare alcune delle sale ristrutturate che in questo periodo ospitano la Mostra dedicata al ritorno dei Visconti
(sito internet: http://www.bellinzonaturismo.ch/it/eventi.aspx?id=135606). Fra armi, abiti, pergamene, gioielli, stemmi, monete vi sono esposti anche gli scudi della celebre battaglia di Giornico che nel 1478 vide la sconfitta dell'esercito del ducato di Milano per mano delle truppe confederate e degli abitanti della valle. Passo dopo passo si scopre la vita dei nobili di Bellinzona durante il periodo Visconteo Sforzesco, quando la città era un dinamico centro di scambi commerciali e culturali e si opponeva alla rigidità e alla forza militare imposte dai Cantoni Svizzeri.
Castelgrande visto dal Castello di Montebello |
Torre Nera di Castelgrande vista dalla Torre Bianca |
Torre Bianca (a destra) e Torre Nera a Castelgrande con il vecchio albero al centro |
Castello di Montebello e sopra di Sasso Corbaro visti da Castelgrande |
Nelle sue sale fino al 2 novembre si potrà ammirare l'Esposizione fotografica di Nicola Demaldi che documenta i prodigiosi lavori della galleria del Gottardo svolti dai cantieri AlpTransit. Grazie a filmati tridimensionali e a riprese reali si è catapultati nel cuore della roccia durante i momenti più importanti delle operazioni di scavo dei 57 chilometri del tunnel ferroviario più lungo al mondo. La tratta sarà inaugurata a dicembre 2016, permetterà di coprire Milano-Zurigo in meno di tre ore e lo scopo principale è quello di spostare su rotaie la maggior parte del traffico merci tra l'Europa e L'Italia settentrionale.
Già negli anni sessanta si pensava al progetto della cosiddetta 'ferrovia di pianura' ma solo nel ventesimo secolo si è stati in grado di realizzarlo grazie all'utilizzo di 4 macchine fresatrici tecnologicamente rivoluzionarie capaci di avanzare fino a 40 metri al giorno: con il solo esplosivo sarebbe stato impossibile! (Sito internet della mostra: http://www.bellinzonaturismo.ch/it/eventi.aspx?id=135554).
Sito internet dei castelli di Bellinzona per informazioni su orari, prezzi, accessi e mostre ed eventi: http://www.bellinzonaunesco.ch/castelliunesco/it/default.asp oppure http://www.bellinzonaturismo.ch/it/castelli.aspx
Il piccolo ma possente interno del castello di Sasso Corbaro |
Castelgrande e Castello di Montebello visti dal castello di Sasso Corbaro |
Qualche scatto veloce e ripartiamo in discesa verso Splugen, un piccolo villaggio di poco meno di 450 anime da cui inizia l'affascinante e geologicamente degna di interesse Via Mala. Ma questa è un'altra storia, un altro viaggio, un altro post, noi lasciamo il fondovalle per il Passo dello Spluga a 2114 metri, noto fin dai tempi lontani per andare e venire dalla valle del Reno Superiore e nelle cui vicinanze c'è il punto d'italia più distante in linea d'aria dal mare: ben 240 chilometri.
Curiosità a parte, il valico in sé è piuttosto anonimo, le vedute capaci di emozionare si trovano poco più in basso verso Chiavenna intorno alle acque glaciali della diga dello Spluga in cui si specchiano i picchi delle montagne e le nuvole in balie delle correnti.
Da qui, concludiamo la nostra giornata tornando nella cittadina di Sondrio in Valtellina dove viviamo, godendoci ogni metro di questo stupendo contesto alpino che ogni volta ci impressiona e conquista il nostro cuore.
L'ampia vallata che ospita il villaggio di San Bernardino |
Lago al Passo di San Bernardino |
Passo di San Bernardino |
Lago dello Spluga a pochi passi dall'omonimo Passo |
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
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