martedì 25 novembre 2014

Il Bioparco di Valencia

Tratto dal diario 'Tentazione spagnola: Valencia' sulla rivista online Turisti per caso.
Se volete leggere per intero il mio diario di viaggio dedicato alla frizzante, futuristica ma anche amante delle tradizioni Valencia, cliccate sul link della nota rivista online 'Turisti per caso':  http://turistipercaso.it/valencia-10/72665/tentazione-spagnola-valencia.html

Il BIOPARCO è una di quelle attrazioni che una persona non si aspetterebbe di visitare a una manciata di minuti dal centro cittadino eppure, oltrepassato il lungo ponte all'estremità orientale dei giardini Turia, ci si ritrova catapultati nella calda savana africana come se per incanto una macchina degna dei migliori film di fantascienza ci avesse trasportato all'istante in Africa. Se pensate a uno zoo state erroneamente cadendo in un superato quanto spiacevole cliché perché qui le gabbie sono bandite e gli animali vagano liberi in ambienti naturali sapientemente ricostruiti e a loro famigliari. Sembra di poterli sfiorare semplicemente allungando la mano ed è un privilegio osservarli muovere in un'area apparentemente selvaggia. 
La Savana africana
Una delle emozioni offerte dal parco è il potersi sedere ai tavolini in legno del bar ristorante mimetizzato in una capanna dal tetto in paglia, come fosse uno di quei lussuosi lodge prenotati dai turisti durante i safari, e ammirare gli animale sfilare a pochi passi da noi. Solo uno specchio d'acqua abitato da grossi pesci ci separa da una distesa prativa, interrotta qua e là da aree sabbiose, sulla quale eleganti giraffe passeggiano tranquille fra un branco di antilopi e di solitari uccelli dalle zampe slanciate e il lungo becco arancione. Più distanti, un leone con la sua leonessa dormicchiano sdraiati all'ombra di grandi blocchi rocciosi dalle sfumature rossastre mentre nella foresta di baobab placidi elefanti sollevano nuvole di terra con le loro proboscidi. E' meraviglioso restare in silenzio a guardare tutto questo, ascoltando i suoni della natura e sorseggiando un cocktail come dei veri signori viaggiatori. La scoperta della savana procede incontrando gli occhietti curiosi dei piccoli suricate, continua nella grande voliera, fiancheggia gli habitat di porcospini, manguste, iene, facoceri, si avvicina alle simpatiche zebre, ai possenti rinoceronti e a tante altre specie animali forse meno conosciute. 

 Splendidi ricordi del Bioparco





Non da meno sono le due aree contigue che ripropongono l'ecosistema delle zone umide e della foresta equatoriale. Qui gli sfuggenti leopardi procedono guardinghi vicini ai simpatici scimpanzé, il bufalo rosso alza la polvere battendo gli zoccoli a terra, le miti tartarughe sonnecchiano tranquille, l'ippopotamo cammina leggero nell'acqua torbida e immobili coccodrilli sembrano preparare un attacco. Ognuno di loro vi trasmetterà differenti suggestioni ma nessuno, sono certa, irromperà nella vostra anima come il grande gorilla maschio dall'espressione intensa e penetrante: pare di fissare negli occhi un uomo, severo e forse un po' imbronciato. Tutt'altro che serio e sempre pronto a mettersi in mostra gli gironzola attorno un piccolo che si arrampica e assume pose divertenti per farsi guardare dai turisti.


L'espressione del Gorilla
Nel Bioparco si scopre anche l'ambiente del Madagascar che viene introdotto da una magnifica area, dal verde lussureggiante e un bel lago con tanto di spiaggia e cascatelle, popolata dai simpatici fenicotteri rosa in piedi su una zampa sola. Uno di loro è appollaiato in cima a un masso: forse è il capo e vuole tenere sotto controllo il gruppo. Tuttavia di quest'area, l'emozione che custodiremo per sempre nel nostro cuore ce l'ha regalata l'incontro ravvicinato e senza barriere con i lemuri
Questi buffi primati sono una specie endemica protetta del Madagascar e purtroppo alcune delle loro varietà sono a rischio estinzione per colpa della deforestazione e dei bracconieri. Per tali motivi è estremamente importante conoscerli per rispettarli e proteggerli, altrimenti anche i lemuri finiranno nel lungo e triste elenco di specie che l'uomo ha distrutto con il suo agire sconsiderato e privo di scrupoli. 
Fissato tale concetto potrete varcare la porta che delimita la loro foresta e lasciarvi rapire dai grandi occhi tondi, sporgenti, arancioni, quasi spiritati e dal musino simile a quello di un furetto, solo un po' più grande, dei lemuri dalla coda ad anelli. E' incredibile vederseli atterrare con un salto proprio davanti ai piedi e camminare per nulla impauriti quasi sfiorando le nostre gambe. Fantastico osservarli seduti in posizione umane e scrutarli mentre giocano fra loro; bellissimo ammirare le acrobazie di un lemure indri dal colore bianco e nero e la lunga coda foltissima. Tutto questo è eccezionale e sarà il ricordo indelebile di una giornata unica nel suo genere. 


Laghetto dei Fenicotteri
Alcuni scatti dei simpatici lemuri








Realtà come quelle del Bioparco di Valencia servono a salvaguardare il mondo animale avvicinandoci a esso con una rinnovata coscienza. Davvero vogliamo rischiare che un giorno, per causa nostra, tutto ciò non esista più? Riflettiamo e agiamo di conseguenza perché il rispetto di ciò che ci circonda nasce dentro ognuno di noi dal momento in cui nasciamo e compiamo i primi passi sulla terra.
Sito internet del Bioparco: http://www.bioparcvalencia.es/en/ 

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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