Se volete leggere per intero il mio diario di viaggio dedicato alla frizzante, futuristica ma anche amante delle tradizioni Valencia, cliccate sul link della nota rivista online 'Turisti per caso': http://turistipercaso.it/valencia-10/72665/tentazione-spagnola-valencia.html
Il BIOPARCO è una di quelle attrazioni che una persona non si aspetterebbe di visitare a una manciata di minuti dal centro cittadino eppure, oltrepassato il lungo ponte all'estremità orientale dei giardini Turia, ci si ritrova catapultati nella calda savana africana come se per incanto una macchina degna dei migliori film di fantascienza ci avesse trasportato all'istante in Africa. Se pensate a uno zoo state erroneamente cadendo in un superato quanto spiacevole cliché perché qui le gabbie sono bandite e gli animali vagano liberi in ambienti naturali sapientemente ricostruiti e a loro famigliari. Sembra di poterli sfiorare semplicemente allungando la mano ed è un privilegio osservarli muovere in un'area apparentemente selvaggia.
La Savana africana |
Splendidi ricordi del Bioparco
Non da meno sono le due aree contigue che ripropongono l'ecosistema delle zone umide e della foresta equatoriale. Qui gli sfuggenti leopardi procedono guardinghi vicini ai simpatici scimpanzé, il bufalo rosso alza la polvere battendo gli zoccoli a terra, le miti tartarughe sonnecchiano tranquille, l'ippopotamo cammina leggero nell'acqua torbida e immobili coccodrilli sembrano preparare un attacco. Ognuno di loro vi trasmetterà differenti suggestioni ma nessuno, sono certa, irromperà nella vostra anima come il grande gorilla maschio dall'espressione intensa e penetrante: pare di fissare negli occhi un uomo, severo e forse un po' imbronciato. Tutt'altro che serio e sempre pronto a mettersi in mostra gli gironzola attorno un piccolo che si arrampica e assume pose divertenti per farsi guardare dai turisti.
L'espressione del Gorilla |
Questi buffi primati sono una specie endemica protetta del Madagascar e purtroppo alcune delle loro varietà sono a rischio estinzione per colpa della deforestazione e dei bracconieri. Per tali motivi è estremamente importante conoscerli per rispettarli e proteggerli, altrimenti anche i lemuri finiranno nel lungo e triste elenco di specie che l'uomo ha distrutto con il suo agire sconsiderato e privo di scrupoli.
Fissato tale concetto potrete varcare la porta che delimita la loro foresta e lasciarvi rapire dai grandi occhi tondi, sporgenti, arancioni, quasi spiritati e dal musino simile a quello di un furetto, solo un po' più grande, dei lemuri dalla coda ad anelli. E' incredibile vederseli atterrare con un salto proprio davanti ai piedi e camminare per nulla impauriti quasi sfiorando le nostre gambe. Fantastico osservarli seduti in posizione umane e scrutarli mentre giocano fra loro; bellissimo ammirare le acrobazie di un lemure indri dal colore bianco e nero e la lunga coda foltissima. Tutto questo è eccezionale e sarà il ricordo indelebile di una giornata unica nel suo genere.
Laghetto dei Fenicotteri |
Alcuni scatti dei simpatici lemuri
Realtà come quelle del Bioparco di Valencia servono a salvaguardare il mondo animale avvicinandoci a esso con una rinnovata coscienza. Davvero vogliamo rischiare che un giorno, per causa nostra, tutto ciò non esista più? Riflettiamo e agiamo di conseguenza perché il rispetto di ciò che ci circonda nasce dentro ognuno di noi dal momento in cui nasciamo e compiamo i primi passi sulla terra.
Sito internet del Bioparco: http://www.bioparcvalencia.es/en/
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
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