lunedì 22 dicembre 2014

Murano e il suo artigianato

Tratto dal diario 'Emozioni nella laguna di Venezia' sulla rivista online Turisti per caso.
Se volete leggere per intero il mio diario di viaggio dedicato all'emozionante Venezia e alle vivaci Murano e Burano cliccate sul link della nota rivista online 'Turisti per caso':
http://turistipercaso.it/venezia/72538/emozioni-nella-laguna-di-venezia.html

La storia dell'isola inizia nel lontano 453 quando un gruppo di persone impaurite vi trovò rifugio per sfuggire dalle scorribande degli Unni. Le sue vicende tuttavia, non destarono particolare interesse fino al 1291 quando il Maggior Consiglio decise, come precauzione contro gli incendi, di demolire tutte le vetrerie di Venezia per ricostruirle a Murano. E' da questo momento che comincia la rapida crescita demografica, economica, culturale dell'isola, la quale attira inoltre l'interesse dei ricchi veneziani che qui vi costruirono ville prestigiose. 

Scorcio di Murano
In una delle tante fabbriche del vetro vediamo nascere un vaso e un cavallo con il metodo della soffiatura. Il cicerone ci spiega che il vetro si ricava da polveri di silicio (cioè formate quasi esclusivamente da ossido di silicio) importati in italia da una cava francese e che le varie colorazioni sono il risultato dell'aggiunta di altre sostanze come l'ossido di ferro per ottenere il verde, il cromo e il cobalto per le sfumature di blu e l'oro per la colorazione rubino.


La soffiatura del vetro
Dopo l'affascinante dimostrazione costeggiamo il canale fino al Ponte San Donato dal quale si ha una vista meravigliosa della Basilica dei Santi Maria e Donato e del vicino possente campanile a pianta quadrata. Risalente al XII secolo, la Basilica presenta una facciata davvero particolare in stile bizantino dal caldo colore ocra dei mattoncini con cui è stata costruita. Spicca l'abside poligonale che emerge dalla facciata con le sue dolci linee curve e due fila di sottili colonnine in marmo bianco che al piano terra fluiscono in una serie di volte e al piano superiore sorreggono una loggia con transenne dello stesso colore. All'interno, la grande navata centrale affiancate dalle due più piccole laterali conduce inevitabilmente all'abside maggiore che strega per i suoi mosaici con il fondo in oro. Non scordatevi di guardare sotto i vostri piedi perché anche il pavimento è composto da migliaia di tessere colorate di forme e dimensioni differenti, a tratti sbiadite dall'inesorabile trascorrere del tempo, e pazientemente accostate per creare scacchiere, pavoni, draghi, aquile, falchi e figure concentriche che sembrano ipnotizzare. 


Museo del Vetro
Due vedute della Basilica dei Santi Maria e Donato




Superiamo il Museo del Vetro senza visitarlo perché qui a Merano tutti i negozietti sono in fondo delle piccole esposizioni e per le calle non mancano delle belle produzioni artistiche come l'enorme cristallo di neve, il giardino fiorito con tanto di farfalle e uccellini e il gruppo di anatre pronte a spiccare il volo sopra l'acqua della laguna.  

Ovviamente non si può rinunciare a entrare in qualcuna delle tantissime botteghe, ma attenzione al prezzo e alla qualità. Non abbiate fretta di acquistare il vostro ricordo, confrontate fra loro i prodotti e sono certa che troverete la stessa creazione a due o tre prezzi differenti.


Le creazioni di Murano





Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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