Persino in Valtellina quest'estate il caldo è insopportabile, almeno in pianura, quindi cerchiamo un po' di refrigerio sui monti delle vallate vicine con l'obiettivo di compiere nuove escursioni e godere di panorami diversi ma comunque incantevoli, in compagnia della nostra setterina Kira.
La prima parte dell'itinerario si snoda dal fascinoso paese di Ponte di Legno, a poco meno di 70 chilometri da Sondrio, fino al Passo del Tonale dove saliremo sulla Cabinovia Paradiso per giungere ai 2587 metri di altezza del valico omonimo ed esplorare il gruppo della Presanella e il ghiacciaio Presena.
Ricorderemo la tragedia del Primo Conflitto Mondiale durante il quale proprio su queste montagne vennero travolte moltissime giovani vite e lo faremo attraverso il Monumento alla Fratellanza eretto sulla riva di un lago glaciale, il Forte Strino e il Sacrario militare del Tonale.
Il secondo giorno, dopo una breve sosta nella nota località turistica di Madonna di Campiglio, prenderemo la cabinovia Grosté che dal passo Campo Carlo Magno in circa 20 minuti giunge a 2485 metri di quota e da lì intraprenderemo un suggestivo percorso fino ai rifugi Tuckett e Quintino Sella tra i meravigliosi pinnacoli delle Dolomiti del Brenta...
Diario pubblicato anche sulla nota rivista online 'Turisti per caso'.
Ai lettori del blog dedico queste foto nella speranza vi portino un po' di refrigerio e suscitino un pizzico di amore verso le nostre belle montagne italiane...e a seguire potrete leggere la nostra avventura.
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Sacrario militare al Passo Tonale |
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Forte Strino a 6 chilometri dal Passo Tonale |
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Lago glaciale vicino all'arrivo della cabinovia Paradiso, nel cuore della Presanella |
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Teloni sopra il ghiacciaio Presena |
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Io e Kira al passo Grosté sopra Campo Carlo Magno |
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Il paesaggio lunare di Passo Grosté |
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Al cospetto delle Dolomiti del Brenta |
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Le Dolomiti del Brenta viste dai rifugi Tuckett e Quintino Sella |
Da Sondrio dopo essere transitati sul Passo
dell'Aprica percorriamo la verdissima alta Valle Camonica e in poco meno di 70 chilometri
raggiungiamo il suggestivo paese
di Ponte di Legno. Questa nota località sciistica svela le proprie bellezze
di villaggio montano passeggiando per le vie del centro storico che costeggiano
il torrente Frigidolfo e sulle quali si aprono numerose boutique. Non ci
tratteniamo molto perché l'abbiamo visitata più volte e per uno spuntino
prediligiamo il più appartato locale 'La Tana dell'Orso' a pochi minuti dal
paese in direzione del Tonale, nascosto in una pineta all'inizio della val
Sozzine (sito internet: http://www.latanadellorsopontedilegno.it/hotel-spa-centro-benessere). Il luogo è perfetto per rilassarsi e gustare
dolci e formaggi nel curato spazio esterno e ovviamente i cani sono i
benvenuti.
Dopo la sosta affrontiamo la bella salita del Passo Tonale, un valico
alpino a 1883 metri di altezza punto di congiunzione tra
la lombarda Valle Camonica e la trentina Val di Sole, ambito d'estate
da ciclisti e motociclisti e assaltato durante i mesi
invernali dagli amanti dello sci. Chi come noi proviene da Ponte di
Legno è accolto sulla sinistra dal lato più dolce delle catene montuose, quello
dei pendii ricoperti di pascoli dalle pendenza accessibili dove spuntano gli
impianti di risalita, mentre sulla destra viene impressionato dalle rocce aspre
e verticali della Presanella la
cui scoperta è la principale meta di giornata. Per visitarla saliamo sulla
Cabinovia Paradiso che dal Tonale supera un vertiginoso dislivello di circa 700 metri per giungere
all'altezza di 2587 metri
del Passo Paradiso. In pochi minuti si è catapultati in un fascinoso
ambiente di alta montagna dove nelle acque di fiabeschi laghi glaciali si
specchiano il cielo cavalcato dalle nuvole e le cime innevate. Il Monumento
alla Fratellanza vigila sul
quieto paesaggio e ricorda l'immane
tragedia del Primo Conflitto Mondiale durante il quale vennero travolte
moltissime giovani vite. La targa apposta sulla sua base riporta la toccante frase: "Nel
segno della pace questo altare ideato e costruito dal cavaliere Emilio Serra
ricorda i caduti Italiani e Austriaci che in questo luogo di confine
combatterono il 19 giugno 1913 la prima cruenta battaglia del settore
Tonale-Adamello. Viandante, nel sacro silenzio della montagna fermati e prega.
Ritroverai la tua anima."
A una mezz'ora di cammino dall'arrivo della
cabinovia si arriva ai piedi del ghiacciaio Presena sulle cui
piste, in passato, si praticava lo sci nei mesi più caldi dell'anno.
Ora d'estate, a causa dell'innalzamento della temperatura e del
progressivo ritiro del fronte ghiacciato, la superficie viene coperta da un
bianco geotessile per limitarne lo scioglimento. Non avevamo mai visto nulla di
simile e la prima impressione ci ha lasciati perplessi, tuttavia ragionando
sull'importante scopo di conservazione del telone abbiamo finito per
apprezzarlo: ogni tanto anche l'uomo agisce in favore della natura.
Info utili: la cabinovia
Paradiso è aperta dal 20 giugno al 21 settembre con orario continuato dalle
8:30 alle 16:45, il biglietto di andata e ritorno costa 11 euro e i cani
salgono gratis.
A pomeriggio inoltrato, dopo la camminata ad alta quota, tentiamo di
acclimatarci alle temperature più elevate del Tonale rinfrescando viso e
braccia nell'acqua gelata della fontana accanto al Sacrario militare. Pure qui
infatti non poteva mancare il monumento eretto
in ricordo dei caduti italiani e austro-ungarici della Prima Guerra
Mondiale. Il piccolo corpo cilindrico in pietra funge da ingresso
all'ampia cripta sotterranea dove sono custoditi i resti di 858
soldati e l'esterno è abbracciato da due rampe di scale che conducono al
livello superiore dov'è adagiata l'imponente statua in bronzo della Vittoria
Alata. Vale la pena fermarsi e dedicargli qualche minuti in rispetto e in
memoria della nostra storia passata e dei connazionali caduti.
Al Passo Tonale non mancano alberghi,
ristoranti, bar e negozi, quindi la località può rivelarsi una buona scelta per
trascorrere qualche giorno di vacanza, noi però proseguiamo il viaggio
scendendo di circa sei chilometri lungo il lato trentino del valico
per visitare il Forte Strino. La rocca fu costruita nel
1860 con scopi difensivi e di combattimento utilizzando pesanti blocchi di
sasso legati fra loro con della malta e rivestendo l'esterno con lastre di
granito al fine di aumentare la resistenza contro i colpi nemici. Agli
inizi del '900 gli austriaci rimodernarono il forte e convertirono la
destinazione militare in semplice funzione di sbarramento e controllo stradale.
La struttura semicircolare appare ancora oggi solida e compatta e, da poco
ristrutturata, ospita il Museo della Guerra Bianca
con interessanti testimonianze sui combattimenti svoltisi sul vicino
fronte durante la Prima Guerra Mondiale.
Per la notte siamo ospiti di amici nei pressi di
Dimaro quindi non posso consigliarvi un bed and breakfast ma potete scegliere
la struttura più adatta alle vostre esigenze su uno dei tanti siti di ricerca
degli hotel, noi da tempo utilizziamo Booking.com e ci troviamo bene.
La mattina seguente superiamo 17 chilometri di tornanti e lunghi falsopiani
per arrivare ai 1700 metri di
passo Campo Carlo Magno, un'ampia
conca adagiata ai piedi delle meravigliose Dolomiti del Brenta.
Se il nome del valico non vi suona famigliare sicuramente avrete già sentito la
molto più nota e adiacente (2
km di distanza) località turistica di Madonna di Campiglio. A lei
dedichiamo solo una breve passeggiata perché la sua fama sta nello splendore
delle vette circostanti e non certo nelle affollate vie del centro
paese.
Appena sotto Campo Carlo Magno, a 1600 metri di quota,
saliamo sulla cabinovia Grosté che, suddivisa in due tronconi, raggiunge in
circa 20 minuti i 2485
metri del valico omonimo. Il luogo è completamente
diverso dal Passo Paradiso nella Presanella visitato il giorno prima, qui pare
di essere sulla luna perché grandi lastroni di roccia bianca foderano un grande
tavolato dalle dolci pendenze lasciando crescere solo qua e là delle
zone d'erba. Non ci sono ghiacciai e la vista ampissima spazia sulla vallata di
Madonna di Campiglio e il gruppo dell'Adamello da una parte e sui rilievi della
Val di Sole e della Val di Non dall'altra. Vale la pena esplorare con calma i
dintorni del passo Grosté, fermarsi di tanto in tanto a contemplare il
panorama, scattare delle foto e gustare uno spuntino sulla terrazza del rifugio
Stoppani all'arrivo dell'impianto di risalita proprio come abbiamo fatto noi.
Sì perché la montagna non è solo sinonimo di fatica e scarpinate ma anche di
momenti rilassanti e indimenticabili da trascorrere con le persone (e con i gli
amici a quattro zampe) ai quali vogliamo più bene.
Dopo il ritemprante riposo siamo pronti a
percorrere il sentiero che si fa strada fra le rocce, in un susseguirsi di
saliscendi e vallette, fino ai due rifugi limitrofi Tuckett e
Quintino Sella. Il tracciato si snoda sui fianchi frastagliati della
montagna dove il verde dei pini ha ceduto il posto al bianco abbagliante dei
cumuli di pietre staccatisi, nel corso della storia, dai picchi verticali
sovrastanti. La camminata è di circa un'ora e trenta e una volta giunti a
destinazioni il fiato viene a mancare per la bellezza delle cime dolomitiche
aperte in un anfiteatro davanti ai nostri occhi. Il Castelletto Inferiore
sfoggia tutta la sua imponenza e la poca neve rimasta si annida in qualche
rientranza ombreggiata della montagna e ricopre lo scivolo della bocchetta. Dai
rifugi partono sentieri più impegnativi per entrare nel cuore di questi
impressionanti prodigi della natura ma noi ci 'accontentiamo' di osservarli
comodamente seduti ai tavoli esterni, gustando una bibita fresca alla
spina accompagnata da una fetta di torta alla frutta e ci sembra di essere in
paradiso.
Il fresco week end in quota si conclude scendendo con la cabinovia al passo
Campo Carlo Magno e guardando allontanarsi le incredibili Dolomiti del Brenta.
Ripensando alle emozioni appena vissute io e mio marito ci rendiamo conto di
quanto siamo stati fortunati a trascorrere due giornate così meravigliose a
poca distanza da casa e iniziamo a pianificare un'altra fuga dal caldo di
questo luglio infernale...di certo anche la nostra setterina sarà d'accordo,
che dite?
Info utili: la cabinovia Grosté è aperta dal 20 giugno al 20
settembre 2015 dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 14 alle 17 (in certi giorni
l'orario è continuato e l'apertura è anticipata perciò è meglio chiedere
informazioni tramite il sito internet:
http://www.funiviecampiglio.it/it/estate/groste-cablecar), il
biglietto di andata e ritorno fino alla stazione a monte costa 17 euro e i cani
salgono gratis ma con museruola e tenuti al guinzaglio.
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
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