venerdì 7 agosto 2015

La bellezza del Passo Gavia

In questa lunghissima estate ci stiamo proprio sbizzarrendo con le uscite in bicicletta e scalare i passi alpini, sospinti dalla fresca brezza d'alta quota immersi in paesaggi aspri e incontaminati, si è rivelato un vero toccasana per fisico e mente. Così la fatica del pedalare in salita diventa piacere e soddisfazione e la nostra 'due ruote senza motore' si trasforma in un mezzo di trasporto ideale per attraversare le montagne. Gli occhi si possono perdere in orizzonti lontani oppure concentrare su qualche anfratto nella roccia per scoprire marmotte e stambecchi. 

Stavolta è il turno dei 2652 metri di quota del Passo Gavia, il sesto più alto valico stradale asfaltato e aperto al traffico d'Europa che per una manciata di metri supera il celeberrimo, e aggiungo ambito da noi ciclisti, Col du Galibier con i suoi 2645 metri.
L'inizio della scalata su pedali è posta nell'incantevole villaggio montano di Bormio, patria delle escursioni in bici e punto di partenza del più famoso fratello maggiore Passo Stelvio. Se volete saperne di più sul paese curiosate nel post 'Bellezze di Valtellina: Bormio' all'indirizzo: http://amareviaggiarescrivere.blogspot.it/2015/05/bellezze-di-valtellina-bormio.html , se invece avete intenzione di sfidare sua maestà Re Stelvio potete consultare l'articolo a esso dedicato al link: http://amareviaggiarescrivere.blogspot.it/2015/07/scalata-al-passo-stelvio.html  


Anche il Passo Gavia è stato conquistato

La strada per il Passo Gavia da Bormio misura circa 26 chilometri, non pochi per superare un dislivello complessivo di 1437 metri e sufficienti per trarre in inganno sulla vera difficoltà della salita. In un mondo perfetto questi dati significherebbero una pendenza costante del 5,5%, idilliaca ma noiosa, la realtà invece è molto più divertente e lunghi pezzi pianeggianti, o addirittura in leggera discesa, si alternano a tratti arcigni con inclinazioni che sfiorano il 14%. Consoliamoci perché almeno, una volta superati quei maledetti strappi in cui rimpiangi gli inviti dei parenti di trascorrere una giornata in baita oziando e abbuffandoti di polenta e salsicce, arrivano dei bei falsopiani dov'è possibile alzare lo sguardo e ammirare il panorama.  

Carta d'identità e altimetria del Passo Gavia da Bormio



L'altimetria è presa dall'utilissimo e ben fatto sito internet: http://www.salite.ch/struttura/default.asp?ultime=10 , pagina assolutamente da consultare da tutti gli amanti della bici da corsa; ve la consiglio!


Il percorso conduce da prima all'abitato di Santa Caterina Valfurva attraverso una vallata animata da caratteristici paesini, ampi pascoli e poi da fitte pinete, quindi s'inerpica stretto e tortuoso sul fianco della montagna regalando però vedute incredibili sul fondovalle. Dopo alcuni centinaia di metri davvero difficili si cambia scenario ritrovandosi in un ambiente d'alta quota disseminato di rocce e bassi arbusti, plasmato dal gelo invernale e dai costanti venti freddi. In questo ambiente aspro e quasi per nulla influenzato dal passaggio dell'uomo si erge il monumento ai caduti, sormontato dalla statua di un'aquila, e più avanti compare inatteso il celeste dell'incantevole lago Bianco la cui presenza testimonia l'arrivo al rifugio Bonetta e al sospirato Passo Gavia, punto d'incontro tra la Valtellina e l'alta valle Camonica.

Curiosità: Il Gavia è divenuto famoso grazie al passaggio del giro d'Italia ma diverse volte le condizioni meteo avverse hanno costretto gli organizzatori a cancellarne, all'ultimo momento, il transito. L'ultima è accaduta nel 2013 mentre nel 2014, anno che vede il colombiano Nairo Quintana trionfatore della corsa rosa, la carovana riuscì a percorrerlo nonostante i timori e il clima difficoltoso.  

Ecco le foto dei bellissimi paesaggi che abbiamo attraversato durante la scalata

La Valfurva vista dalla strada per il Passo Gavia
Scorcio sulla valle dei Forni salendo verso il Passo Gavia
Monumento ai caduti sulla strada dal Passo Gavia
Gli ultimi chilometri del Passo Gavia da Bormio
Meraviglioso scorcio sul lago Bianco al Passo Gavia

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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