martedì 7 agosto 2018

Grinda, Sandhamn e Gallno: perle dell'arcipelago di Stoccolma

Non si può avere un assaggio della vera Svezia se non si visita l'incantevole arcipelago di Stoccolma. Migliaia di isole, isolotti disabitati e scogli compongono un puzzle percorso dai fiordi nelle acque del mar Baltico di fronte alla capitale. Questa vacanza sarebbe stata incompleta, e forse un po' banale, se non ci fossimo stati. Perché è proprio qui che si comprende quanto gli svedesi amino la natura, la semplicità della vita all'aria aperta e siano orgogliosi della propria Nazione.
Ci imbarchiamo la mattina alle 9:30 sulla nave veloce Cinderella (sito internet per consultare orari e costi: https://www.stromma.se/en/stockholm/cinderella-boats/) dai moli di Nybroviken lungo Strandvagen e subito incolliamo il naso alle grandi vetrate per godere del panorama che ci scorre attorno (l'imbarcazione possiede pure un ponte esterno dove potersi accomodare, ma data la frescura del mattino preferiamo rimanere sottocoperta). Il tragitto per raggiungere Sandhamn è di 2 ore e 15 minuti di paesaggi indimenticabili che mi sono impressa nella mente e nel cuore. 
Allontanandosi da Stoccolma le rive si fanno più selvagge e i palazzi si trasformano in piccoli agglomerati di casette il cui praticello ben curato e privo di recinzioni scivola fino all'acqua. Il battello si muove sull'acqua in un continuo stringersi e allargarsi dei fiordi che via via attraversa, incrocia navi da crociera e piccole imbarcazioni, e transita vicinissimo alle pittoresche abitazioni di Vaxholm e alla sua possente fortezza. Poi aumenta la velocità dove la costa si ricopre di pinete e rocce grige: lì la natura sembra prendere il sopravvento sull'uomo e le case si diradano. I piccoli moli privati sono un obbligo per raggiungere questa porzione di paradiso sganciata dalla terraferma, perché qui le barche sostituiscono le automobili e vengono usate ogni giorno dagli abitanti delle isole per recarsi al lavoro a Stoccolma. E' proprio un'altra vita e io non posso che rimanerne affascinata.


Alcune immagini dell'arcipelago





Le 2 ore abbondanti di navigazione necessarie a raggiungere SANDHAMNnella parte esterna dell'arcipelago oltre la quale il Mar Baltico si apre a vista d'occhio, sembrano pochi minuti. Così quando davanti a noi compare il porto di questa nota località di villeggiatura, famosa per gli sport acquatici, non ci pare possibile di essere già arrivati a destinazione. La baia pullula di yacht, grandi e piccole barche a vela, motoscafi e gommoni, e sulla terra ferma spicca il caratteristico edificio di colore rosso del Sandhamn Seglarhotell. 
Una volta sbarcati entriamo nel piccolo ma ben fornito negozio di alimentari per acquistare acqua, pane e biscotti (unico punto di rifornimento dell'intera isola) quindi passeggiamo per il villaggio scoprendone i punti panoramici e di tanto in tanto sgranocchiamo qualcosa. I prezzi dei ristoranti sono proibitivi, e comunque dopo l'abbondantissima colazione è sufficiente uno spuntino. Incuriositi ci addentriamo nella pineta seguendo le indicazioni per Trouville, l'altra località balneare di Sandhamn, distante circa tre chilometri. La vegetazione è più rada rispetto a quella che ricopre gli isolotti più interni dell'arcipelago, e il terreno è più secco, nonostante ciò una miriade di piantine di mirtilli ricoprono il suolo creando un tappeto verde brillante. Non ci sono mezzi di trasporto pubblici e l'unico modo per muoversi sull'isola è a piedi o in bicicletta seguendo i tracciati sterrati e i sentieri disseminati di radici degli alberi. Il percorso è un po' monotono, ma appena si scelgono delle deviazioni verso il mare si scoprono delle spiaggette incantevoli di sabbia e sassi, le stesse ritrovate davanti alle casette nascoste tra gli alberi di Trouville. Qui non c'è nulla, a parte il fascino silenzioso e solitario della natura.


Nel porto di Sandhamn

Bella veduta dal porto di Sandhamn

Suggestiva baia nell'isola di Sandhamn

Nei boschi di Sandhamn
Purtroppo il tempo per godere di queste bellezze è poco perché nella stessa giornata vogliamo conoscere anche l'isola di GRINDA, di dimensioni minori e raggiungibile in 45 minuti di traghetto da Sandhamn. L'approdo a Sodra (sud) Grinda è completamente diverso rispetto al porto attrezzato e affollato di barche da cui siamo partiti. Qui una conca prativa incorniciata dagli alberi accoglie i visitatori, sottolineando da subito la natura meno turistica di Grinda. Una strada sterrata si snoda tra i boschi dove s'intravedono pochi cottage destinati alle persone che in vacanza cercano una tranquillità totale. Il percorso si spinge all'interno costeggiando dei prati cintati nei quali pascolano i cavalli. Il panorama può indurre a pensare di essere stati catapultati in qualche vallata montana, invece dopo pochi passi si scopre una piccola baia pianeggiante dove una famiglia sta facendo il bagno, sebbene il mare non sia per niente caldo. Questo potrebbe ancora trarre in inganno perché la si potrebbe scambiare per un lago alpino, ma poi superato un basso promontorio si apre l'incantevole porticciolo, un piccolo gioiello incastonato fra le rocce a circa un chilometro di distanza dal molo di Sodra Grinda. Un pontile aggrappato ai massi sporgenti dall'acqua consente di percorrerlo tutto e regala degli scorci indimenticabili del fiordo dove le onde arrivano ad abbracciare i pini. Ci sediamo nella terrazza sull'acqua dell'unico bar e ordiniamo una birra; una volta accomodati sui divanetti fronte mare baciati dal sole ci chiediamo se stiamo vivendo un sogno. Questo è il vero relax svedese, questa è la vera Svezia, questo è il nostro sogno diventato realtà.


Conca prativa a Sodra Grinda
Cavalli al pascolo sull'isola di Grinda
 Due immagini indimenticabili del porticciolo di Grinda



Le sensazioni forti che ci ha regalato la visita di Grinda e Sandhamn ci spinge a imbarcarci di nuovo sulla motonave Cinderella, stavolta per scoprire l'isola di GALLNO.
Dopo 1 ora e trenta di navigazione tra gli stessi idilliaci panorami da noi tanto apprezzati, si giunge a un molo sul quale affaccia un pugno di casette rosse. Non appena scesi a terra ci accorgiamo della diversità di Gallno rispetto a Grinda e Sandhamn. I trattori e gli attrezzi agricoli posteggiati fuori dalle trattorie rosse descrivono il carattere agricolo dell'isola, abitata tutto l'anno dalle stesse famiglie che cercano di preservarne la natura e celebrano il proprio orgoglio di essere svedese sventolando la bandiera azzurra con la croce gialla in giardino. Il primo impatto, devo ammettere, non è idilliaco, ed è allontanandosi dal molo principale che si comincia ad apprezzare la bellezza di questo lembo di terra dal perimetro estremamente frastagliato e circondato da isolotti. Qui le piante di ciliege selvatiche lambiscono la stradina sterrata lungo cui transitano carretti motorizzati carichi di provviste e bambini. Le balle di fieno sono sparse nei prati e gruppetti di bimbi si arrampicano sugli alberi, si rincorrono e giocano a pallone in un ritaglio d'erba fra i pini, o si lasciano dondolare su un'altalena artigianale costruita con un pallone appeso al ramo di una betulla. Sembra di essere stati catapultati indietro nel tempo, però con le comodità attuali. Così si può scegliere di staccare completamente la spina per godere della semplicità e della bellezza offerta dalla vita campestre, e di tanto in tanto riallacciarsi al resto del mondo con le tv e i cellulari. 
Nel minuscolo porticciolo un altrettanto minuscolo ristorante dà la possibilità di mangiare sul pontile oppure sulle panche di legno antistanti. Poco più avanti terminano le case e la strada pian piano si restringe venendo fagocitata dalla fitta pineta. Quando meno ce lo si aspetta il mare si riconquista un lembo di terra creando delle baie favolose con sassi e spiaggette, dove le barche possono attraccare e i loro ospiti tuffarsi direttamente dai pontili. Noi rimaniamo incantati davanti a questi panorami e a un tale tipo di vacanza. Quanto sarebbe bello trascorrere i mesi estivi in questo tratto di mare, scoprendo ogni giorno un'isola diversa, con la libertà di andare dove si vuole, scegliendo di fermarsi in un porto attrezzato quando si ha voglia d'incontrare gente, oppure di insinuarsi in una baia isolata per godere da soli di tanta bellezza e tranquillità.


Baia nascosta sull'isola di Gallno

Tipica casetta rossa a Gallno

Attracco sull'isola di Gallno

Tratto dal mio racconto di viaggio 'Stoccolma e il suo magico arcipelago', dedicato alla bella capitale svedese e alle incantevoli isole di Gallno, Grinda e Sandhamn, pubblicato sulla nota rivista online 'Turisti per caso'. Se volete leggerlo per intero cliccate sul link: http://turistipercaso.it/stoccolma/79233/stoccolma-e-il-suo-magico-arcipelago.html

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere. 


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