Qui la luce abbagliante del sole viene riflessa dai marmi bianchi con cui è stata costruita un'altra meravigliosa cattedrale: il DUOMO. Rimaniamo sempre affascinati dalla leggiadria della sua facciata, sebbene l'abbiamo vista molte volte.
Appare scandita dai pilastri, dal portale centrale e dai quattro laterali, dalle finestre sormontate da piccoli timpani e dagli innumerevoli elementi ornamentali. Le nicchie, le vetrate colorate, le 3400 statue decorative e le 135 guglie arricchiscono la struttura, esprimendo appieno lo stile gotico del Duomo e facendone uno degli edifici religiosi più grandi e sfarzosi d'Europa.
La splendida facciata del Duomo di Milano |
Fontana di Piazza Castello e sullo sfondo la Torre del Filarete |
La Pergola dei Gelsi realizzata in onore di Leonardo da Vinci nel Cortile delle Armi al Castello Sforzesco |
Il 'progetto Porta Nuova', nato per Expo 2015, ha riconvertito una vasta area attigua alla stazione Garibaldi in zona residenziale e commerciale di moderna concezione. Questo processo d'innovazione è inarrestabile e ha dato il via a una vera e propria rinascita lavorativa e culturale della Lombardia, da sempre motore dell'economia italiana.
Con alcune immagini del quartiere Porta Nuova vi auguro una buona lettura e un altrettanto buon viaggio nella frizzante Milano...
Cominciamo dal Duomo.
L'idea del Duomo
nasce nel 1386 con l'arcivescovo Antonio da Saluzzo
che volle edificare una nuova Cattedrale al posto di quella di Santa
Maria Maggiore. Da quel momento la costruzione si è evoluta pian
piano, seguendo il susseguirsi delle famiglie nobili che ne hanno
finanziato e influenzato la realizzazione. Dall'epoca Viscontea
si è passati a quella degli Sforza e dei Borromeo, per
arrivare all'ottocento e quindi ai giorni nostri: l'era degli
infiniti restauri.
Per visitare
l'interno bisogna munirsi di un ticket in vendita nella vicina
biglietteria. Per evitare le lunghe code consiglio di comprarlo, come noi, sul
web con un piccolo sovrapprezzo di prevendita. Eccovi l'indirizzo
internet: https://www.duomomilano.it/it/buy-tickets/, dove potrete
combinarlo con i musei e la salita alle terrazze.
Stavolta ci siamo
accontentati, si fa per dire, di portare nostro figlio Leonardo di tre anni a
camminare nelle cinque navate interne, aggirando le 52 possenti
colonne che sorreggono gli archi a sesto acuto.
Il marmo
trasuda storia, religiosità, dogmi e insegnamenti ecclesiastici, arte, abilità
e ingegno dell'uomo. La sacralità del luogo spinge a procedere in silenzio, rispettosi
di un'opera la cui bellezza e il fascino sono unici al mondo.
Lo ammetto,
la visita al Duomo non si può considerare completa senza la salita alle terrazze,
da noi già affrontata in passato e che consiglio assolutamente. Perché da
lassù è possibile ammirare da vicino i particolari
delle decorazioni altrimenti indistinguibili dal basso. Ci si
ritrova in una selva simmetrica di guglie che regalano uno
spettacolo ineguagliabile e si diventa ancor più
consapevoli dello straordinario lavoro dell'uomo nel corso dei
secoli. Le guglie sormontate da statue si elevano verso l'alto,
trasformandosi in mezzi per raggiungere la salvezza del cielo. La Madonnina risplende
alla luce del sole coronando con eleganza questo
sbalorditivo complesso architettonico.
Dopo un
pranzo veloce ed economico al Macdonald in piazza ci lasciamo trasportare
dal flusso di persone che scorre in GALLERIA VITTORIO EMANUELE II.
Le volte
della copertura in vetro e cemento proteggono la passeggiata tra
ristoranti, negozi di abiti griffati, borse, accessori di lusso e oreficerie.
Qui ci sono anche l'ingresso alla Ricordi-Feltrinelli e la vetrina della
più antica libreria d'Italia, la Libreria Bocca fondata nel 1775. Se poi
fate sfuggire lo sguardo dalle attività commerciali per posarlo sui piani alti
degli edifici potrete scorgere affreschi, decorazioni e statue. Ancora più
su, nelle lunette che sorreggono
la cupola, sono dipinte le allegorie dei quattro continenti
(America, Asia, Africa ed Europa), mentre sul pavimento a mosaico compaiono
i simboli delle quattro città che sono state Capitali del Reggo d'Italia
(Milano, Torino, Firenze e Roma). Superstizione vuole che calpestare i testicoli
del toro dello stemma di Torino porti fortuna.
La Galleria
è il salotto di Milano, dove chiunque può ammirare ciò che
solo in pochi possono acquistare e insieme a Via Montenapoleone e Via
della Spiga rappresenta uno dei luoghi dello shopping di lusso milanese.
Un quarto
d'ora di passeggiata attraverso vicoli meno affollati conduce al
fascinoso CASTELLO SFORZESCO.
Fondato dai
Visconti nella seconda metà del 1300, è con gli Sforza, quasi cento anni dopo,
che prende forma la fortezza di oggi.
Gli spruzzi
della grande Fontana di Piazza Castello si prestano a una foto
ricordo con la Torre del Filarete sullo
sfondo. Questa deve il nome all'architetto che la ideò nel 1452, ma di
fatto fu Beltrami che la ricostruì quattro secoli dopo. Inaugurata nel 1905, è
ben riconoscibile per la facciata elegante su cui compaiono, dall'alto verso il
basso, l'orologio con il sole raggiante, la statua di Sant'Ambrogio tra
gli stemmi degli Sforza e il bassorilievo di re Umberto I a cavallo.
Oltre la
torre si apre il Cortile delle Armi dove incuriosisce la
Pergola dei Gelsi, realizzata in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo
da Vinci e che riproduce l'affresco del genio toscano nella Sala delle
Asse.
Il Castello
Sforzesco raccoglie un'infinità di musei molto interessanti,
ma il nostro di Leonardo non è d'accordo a esplorare per ore delle sale chiuse
zeppe di antichità. Passiamo oltre, fermandoci nella Corte Ducale. Qui
c'è un portico a sei arcate le cui colonne si riflettono nel lungo specchio
d'acqua al centro del cortile, regalando uno effetto di prospettive e giochi di
luce. Sotto le volte si nasconde l'affresco di un grande
pachiderma che da il nome a quest'angolo della fortezza, detto infatti
portico dell'Elefante. Se pure i colori appaiono danneggiati e sbiaditi,
il fascino della semplice raffigurazione rimane intatta. Prospiciente alla
Corte Ducale si apre il cortile della Rocchetta la cui
caratteristica bellezza, a mio parere, si rivela sul soffitto del loggiato
decorato con tanti soli raggianti che sembrano davvero emanare calore e
allegria.
Al di fuori
delle mura del castello i prati, le piante e i laghetti di PARCO
SEMPIONE, sorvegliati dall'imponenza dell'Arco della Pace, offrono
l'impressione di essere in campagna, lontano dal rumore caotico della
metropoli.
Purtroppo la
bellezza del parco è guastata dalla presenza di individui loschi, probabilmente
spacciatori, che concludono gli affari in pieno giorno: pazzesco! Per fortuna
l'area dedicata ai bambini, tra l'Arena e l'Arco, è pulita, piena di giochi e
frequentata da molte famiglie. Se girate con bimbi piccoli è d'obbligo una
pausa qui, per poi continuare la scoperta di Milano nel vivace Corso
Garibaldi fino a EATALY SMERALDO.
La famosa
catena di negozi specializzata nella
vendita di prodotti italiani alimentari di alta qualità occupa la
storica sede del Teatro Smeraldo. L'ambiente è stato magnificamente
trasformato. Nell'ampio spazio centrale
vi sono bancarelle variopinte che ricordano un mercato d'altri tempi
e, tutt'intorno, due piani di ampi loggiati somiglianti alle vecchie platee
accolgono pregiate specialità gastronomiche in un tripudio di profumi, forme,
colori e soprattutto sapori.
Deliziamo il palato con una merenda a base di brioches, pasticcini e
dell'ottimo caffè.
Ubriacati dai colori e dalle fragranze di Eataly usciamo di nuovo
nell'aria fresca della sera per lasciarci alle spalle i quartieri che
hanno scritto la storia di Milano e avventurarci in quelli che ne rappresentano
il futuro.
Abbracciata dalle vetrate curvilinee dei moderni edifici si apre, a
una manciata di passi, la grande piazza circolare dedicata alla
celebre architetto e designer italiana GAE AULENTI.
Particolarmente dedita al restauro architettonico, tra i suoi lavori
più importanti voglio ricordare la riqualificazione della Gare d'Orsay a
Parigi in cui è allestito il Musèe d'Orsay, museo che ho visitato e del quale
mi sono innamorata (diario di viaggio 'a spasso per la città più romantica
del mondo, Parigi' al link:
http://amareviaggiarescrivere.blogspot.it/2013/02/parigi-spasso-tra-i-suoi-musei-piu-belli.html ).
La grande fontana a sfioro sistemata a livello della pavimentazione
occupa una buona parte di piazza Gae Aulenti e sulla sua superficie si
specchiano le linee futuristiche della Torre dell'Unicredit che,
con i suoi 231 metri di altezza, è il grattacielo più alto d'Italia.
Dietro di essa svettano due palazzi nei quali non mi dispiacerebbe affatto
vivere perché, dalla primavera all'autunno, si trasformano in un vero e
proprio 'bosco verticale' grazie agli alberi piantati sui
balconi. Nel 2014 il 'bosco in verticale' è stato insignito dell'International
Highrise Award per essere l'edificio più innovativo al mondo. Qui infatti, come
si può ben vedere, la moderna architettura si fonde con l'indispensabile
requisito di sostenibilità ambientale.
Tutti i
palazzi sopra descritti, assieme agli altri realizzati nelle vicinanze o in via
di costruzione, fanno parte del progetto 'Porta Nuova' il cui
fine è la riconversione di una vasta area attigua alla stazione
Garibaldi in zona residenziale e commerciale di moderna concezione. Questo
processo d'innovazione, nato per Expo 2015, è ormai inarrestabile e ha dato il
via a una vera e propria rinascita lavorativa e culturale della Lombardia, da
sempre motore dell'economia italiana.
L'idea
esalta il concetto di vivibilità. Quindi spazi ampi e molto, moltissimo verde a
disposizione di adulti e bambini. Pure i parchi gioco presentano un design
moderno e Leonardo li ha apprezzati moltissimo. Di sicuro il progetto 'Porta
Nuova' è riuscito e promette di stupire ancora negli anni a venire.
La nuova linea della metropolitana M5 ci trasferisce direttamente dalla
stazione Garibaldi al capolinea, fermata Bignami. Il quattro stelle STARHOTELS
TOURIST, prenotato sul sito Booking.com usufruendo di un'ottima offerta, si
trova proprio all'uscita della metro. L'ubicazione è perciò comodissima e
assieme alle camere ampie e pulite, la colazione varia e abbondante e
l'insonorizzazione esterna delle stanze è in grado di offrire un soggiorno di
qualità, confortevole ed economico.
A nemmeno dieci minuti a piedi dalla struttura il centro commerciale
BICOCCA VILLAGE con negozi, locali, cinema e sala giochi aperti sino
a tarda sera può rappresentare una valida alternativa per trascorrere la
serata, soprattutto se si viaggia con dei bambini. Tra i tanti ristoranti
abbiamo scelto la pizzeria Pollicino perché dotata di area bimbi custodita. Un
servizio impagabile per i genitori che così possono cenare tranquilli mentre i
figli si divertono con palloni, mattoncini e playstation.
Concludiamo il sabato al Bicocca Village per iniziare la domenica di nuovo lì.
Non per sbizzarrirci nello shopping, bensì per entrare alla CITTA' DEI
ROBOT (https://lacittadeirobot.com/),
la tournée mondiale con protagonista l'intelligenza artificiale.
Il prezzo
del biglietto caro, 16 euro per gli adulti (14 nei giorni feriali) e 14 euro
per i ragazzi fino a 19 anni, gratuito soltanto per i bimbi fino ai 3 anni può
scoraggiare l'ingresso. Se tuttavia vi incuriosisce il mondo che verrà e ne
immaginate uno, se non proprio dominato dall'intelligenza artificiale, in
proficua cooperazione con gli automi, questa è la mostra che fa per voi. 72
robot mettono in mostra le proprie abilità in uno show interattivo capace di
entusiasmare grandi e piccini. Si interagisce con loro, si parla con loro! Li
si guarda ballare o preparare il caffè, nuotare nell'acqua o zampettare come
ragnetti. Se desiderate un cane ma non volete doverlo portare spasso, fargli
fare i bisogni e dargli da mangiare, eccovi la soluzione: un simpaticissimo
quadrupede automa. Potrete cimentarvi con i giochi della sala 'il lato oscuro',
tentare di superare indenni i raggi laser, indossare maschere che catapultano
in una realtà virtuale. E poi tante esibizioni e molteplici laboratori per
divertire i bambini. Tutto ciò si tramuta in un'esperienza che vale la pena di
sperimentare, originale, interattiva, istruttiva e futuristica.
Stazione S. Ambrogio della metro M2: è questa la fermata della nostra prossima
meta, il MUSEO NAZIONALE SCIENZA E TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI.
Nasce il 15
febbraio 1953 e con i suoi
Se da un
punto di vista architettonico la location risulta suggestiva, la facilità di
visita con un bimbo in passeggino non è altrettanto entusiasmante a causa dei
pochi ascensori e delle troppe scale. Avendo visitato diversi musei analoghi,
dal Deutsches Museum di Monaco di Baviera al Parco delle Scienze di Granada,
dal CosmoCaixa di Barcellona al Muse di Trento è normale formulare un
confronto. Qui mancano le aree dedicate ai bambini più piccoli dove poterli
avvicinare con i giochi alla scienza, non ci sono ristoranti, né self service,
né spazi svago interni ed esterni. Poche postazioni interattive risultano
accattivanti e alcune non sono di immediata comprensione. Badate bene: questo è
soltanto un mio parere personale che non deve scoraggiare l'ingresso, pure
perché ci sono collezioni molto interessanti che meritano di essere scoperte.
Come ad esempio quella dedicata alle invenzioni e all'arte di Leonardo Da
Vinci, agli ambienti caratteristici che ospitano la Fucina, l'Impianto
Siderurgico, le Fonderie, le immagini dallo spazio i cui colori ricordano dei
quadri impressionisti e la sezione sulla Fisica delle Particelle.
Quest'ultima in particolare mi ha affascinato.
Se
l'argomento vi appassiona consiglio di leggere il libro 'Il Bosone di Higgs' di
Jim Baggott che ripercorre la storia della fisica delle particelle fino agli
studi più recenti. Intanto riporto l'incipit che introduce a questa sezione del
museo: 'gli oggetti intorno a noi sono fatti di materia. Li possiamo
rompere, spezzettare sempre più fino ad arrivare a una specie di polvere,
sempre più fine. Possiamo separare gli atomi nei loro costituenti: protoni,
elettroni, neutroni e ancora più dentro fino ai quark. Insieme, queste
particelle formano la base del nostro sistema materiale. Siamo giunti nel mondo
delle particelle elementari... Ogni giorno al CERN, Organizzazione Europea per
la Ricerca Nucleare, guidato dall'italiana Fabiola Gianotti, e all'INFN, Istituto
Nazionale di Fisica Naturale, persone di tutte le nazionalità compiono ricerche
per capire sempre meglio la natura che ci circonda.'
Con un linguaggio
semplice viene spiegato cos'è e come funziona il famoso acceleratore di
particelle. Nell'anello sotterraneo della lunghezza di
Se volete approfondire
leggete un mio vecchio post: Il Bosone di Higgs, dove la politica divide la
scienza unisce, al link: http://amareviaggiarescrivere.blogspot.com/2015/04/il-bosone-di-higgs-dove-la-politica.html
Al CERN e all'INFN si
studia pure la Materia Oscura, ovvero quei quattro quinti di materia
costituenti l'universo di cui non sappiamo ancora nulla.
E' incredibile pensare
quanto sia immenso e sconosciuto ciò che ci circonda e altrettanto incredibili
siano le menti umane capaci di formulare e provare i concetti scientifici che
governano il tutto intorno e dentro di noi.
Fisica a parte, al museo Leonardo da Vinci merita un elogio il Padiglione
Ferroviario dove sono conservati, fra i tanti esemplari, un tram
trascinato dai cavalli risalente al 1885 e la grossa locomotiva a vapore Gr-691
soprannominata Nuvolari, tra le più veloci fra quelle alimentate a
carbone.
Lo spazio
esterno è occupato in gran parte dal Sottomarino Toti, un
sommergibile militare del 1967 al quale si accede solo a orari prestabiliti e
con un sovrapprezzo. Conoscendolo già siamo passati oltre, inseguendo nostro
figlio fin sotto il Lanciatore Vega. E' il modello fedele in scala
1:1 del primo Vega VV01, noto per la sua flessibilità operativa e che ha
portato in orbita nove satelliti. Alto
Sul cortile
si affaccia un edificio industriale che accoglie il Padiglione
Aeronavale. Lì lo sguardo si posa sulla Nave Scuola Ebe, un grande veliero
a due alberi costruito nel
Dopo la
scorpacciata di scienza e tecnologia raggiungiamo di nuovo in metropolitana la
stazione Garibaldi.
Pochi passi
e siamo letteralmente sotto Piazza Gae Aulenti. L'orologio indica appena le
cinque del pomeriggio eppure i nostri stomaci brontolano visto che abbiamo
saltato il pranzo per via della colazione abbondante. Inoltre i musei, assieme
alla frenesia costante che si respira a Milano, hanno
contribuito a farci venire una gran fame.
Scegliamo Ca'
Pelletti Locanda di Romagna per cenare con tre diversi piatti di pasta
e viziare il palato con dolcetti e caffè con crema al pistacchio.
Quindi gli
spruzzi colorati della fontana in piazza Aulenti catturano ancora una volta i
nostri occhi.
Qualche
corsa nei prati e un salto sui giochi nella zona verde ben illuminata di Porta
Nuova, poi con una camminata di venti minuti torniamo in Stazione Centrale per
salire sul treno che ci riporterà in Valtellina.
Salutiamo Milano e con
essa i due giorni ricchi di luoghi, monumenti, parchi e musei che hanno reso
meravigliosa la prima breve vacanza del 2020.
Bellissimo spaccato della mia città. Grazie
RispondiEliminaceleste
Grazie mille, sono felice che il post ti sia piaciuto. Spero di tornarci presto!
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