martedì 5 agosto 2014

Dalla Val Bregaglia al Passo Maloja in bicicletta

Il tempo è incerto e in quest'estate bizzarra che ci ha abituati a uscire sempre con impermeabile e ombrello, sembra che da un momento all'altro le nuvole debbano riversare sulla terra già satura d'acqua altri scrosci di pioggia. Nonostante questo la voglia di trascorrere una giornata all'aperto, magari in sella alla bicicletta scalando un passo alpino, è molta. Così senza rifletterci troppo guidiamo fino a Mese, piccolo centro abitato alle porte della cittadella di Chiavenna, abbandoniamo l'auto in uno dei tenti parcheggi non a pagamento e, zaino in spalla, partiamo alla conquista del Passo Maloja
La strada inizia a salire dolcemente e accompagnati dal profumo di polenta e salsicce alla griglia proveniente dalle cucine dei Crotti e dallo splendido salto delle cascate dell'Acquafraggia a Borgonuovo di Piuro (http://amareviaggiarescrivere.blogspot.it/2014/05/dalle-cascate-dellacquafraggia-alla.html)
ci addentriamo sempre più nella stretta vallata dai fianchi boschivi e dalle antiche contrade abbarbicate sulla roccia dura e nascoste dai lunghi rami di castagno. A Castasegna la dogana ricorda il passaggio dall'Italia alla Svizzera e subito il fascino di verdi prati curati, di borghi raccolti dalle vie lastricate e più avanti d'incontaminate pinete tra cui spuntano pittoresche baite in legno, addolciscono le pendenze della carreggiata. Non fraintendetemi, la salita per il Passo Maloja è certamente pedalabile, il manto stradale è liscio e curato come un tavolo da biliardo e non si rischia neppure di cadere nelle canaline laterali, in Italia pericolosissime dato che ai margini l'asfalto s'interrompe bruscamente precipitando per venti centimetri e più ma che qui neppure si distinguono risultando una continuazione della carreggiata. Detto questo, bisogna comunque superare 1500 metri di dislivello da Chiavenna (circa 1100 metri da Castasegna) e perciò un po' di fatica si deve fare! 

Carta d'identità e altimetria del Passo Maloja




Nella frazione di Coltura, vicino a Stampa, sulla sinistra incontriamo il Palazzo di Castelmur  raggiungibile dalla statale 37 del Maloja grazie all'elegante ponte in pietra, sorretto da arcate, detto 'della baronessa'. L'edificio, costruito nel 1723 da Giovanni Redolfi e poi ampliato dal barone Giovanni Castelmur tra il 1850 e il 1854, somiglia a un castello in stile neogotico-moresco dalla bella facciata tinteggiata di rosso, merlata, stretta da due alte torri e fiancheggiata da un'ampio giardino. Nel 1961 il Palazzo è stato acquistato dal Comune di Bregaglia e ora ospita l'Archivio storico locale, un  museo e diverse mostre temporanee. 
Per informazioni visitate i siti internet: http://www.bregaglia.ch/it/cultura-arte-natura/musei-a-gallerie/palazzo-castelmur oppure http://www.centrogiacometti.ch/it/il-luogo/palazzo-castelmur oppure http://www.palazzo-castelmur.ch/index.html





Palazzo Castelmur a Coltura, vicino a Stampa, in Val Bregaglia
Qualche chilometro più avanti non passa inosservato l'imponente muraglione della diga di Albigna. Eretta dalla società elettrica di Zurigo tra il 1955 e il 1959, lo sbarramento alto 115 metri e lungo 759 appare tra due alti picchi granitici al limite della pineta e funge da bacino di sicurezza in caso di forti precipitazioni. Una comoda funivia che parte da Pranzaira proprio all'esterno di un largo tornante, permette di oltrepassare gli oltre 900 metri di dislivello, altrimenti faticosamente superabili tramite un ripido ma suggestivo sentiero.  
Per pianificare la visita consultate il sito internet: http://www.valbregaglia.ch/it/attivita/escursioni/diga-e-funivia-dell-albigna


Vista sulla Val Bregaglia e in alto a sinistra la diga di Albigna
Breve ristoro
Finalmente sul Passo del Maloja


Gli ultimi tornanti che ci separano dal passo sono micidiali, ma appaiono splendidi una volta superati e contemplati dalla terrazza panoramica naturale del Maloja dalla quale si gode una magnifica vista sull'alta Val Bregaglia, ricompensa perfetta dopo un'impegnativa pedalata. Dal valico inizia anche la splendida Engadina con i suoi meravigliosi laghi alpini e l'illustre e signorile località di Saint Moritz alle quali ho dedicato diversi post come: 'Da Livigno all'Engadina per un week-end in quota tra stambecchi e specialità valtellinesi' (http://amareviaggiarescrivere.blogspot.it/2013/08/da-livigno-allengadina-per-un-week-end.html o sulla rivista on line 'Turisti per caso' al sito http://turistipercaso.it/lombardia/69655/da-livigno-allengadina.html e ancora 'L'Engadina vista dall'alto' (http://amareviaggiarescrivere.blogspot.it/2013/07/l-engadina-vista-dallalto.html). Insomma, tante emozioni e avventure racchiuse in pochi chilometri montani estremamente magici. 

Meritata foto di rito sotto il cartello del Passo Maloja
Panorama dal Passo del Maloja verso la Val Bregaglia e la micidiale serie di tornanti finali

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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