mercoledì 19 novembre 2014

Venezia: il magnifico Palazzo Ducale

Tratto dal diario 'Emozioni nella laguna di Venezia' sulla rivista online Turisti per caso.
Se volete leggere per intero il mio diario di viaggio dedicato all'emozionante Venezia e alle vivaci Murano e Burano cliccate sul link della nota rivista online 'Turisti per caso':
http://turistipercaso.it/venezia/72538/emozioni-nella-laguna-di-venezia.html

Palazzo Ducale visto da Piazza San Marco
Il PALAZZO DUCALE è un edificio capolavoro dell'arte gotica. Varcata la Porta del Frumento ci si ritrova sotto il porticato del grande cortile con al centro due 'vere da pozzo', ovvero due balaustre che proteggono il foro del pozzo, e di fronte i marmi della piccola ma riccamente decorata cappella del Doge. Sull'ala destra rinascimentale, in contrasto con l'ala sinistra più antica e severa, troneggia la scala dei giganti con le statue di Marte e Nettuno e poco prima si apre la scala dei Censori a cui si accede per il percorso di visita.
Il piano superiore, quello delle logge, consente una passeggiata su tre lati del Palazzo Ducale e regala delle vedute suggestive sia sulla corte interna che su Piazza San Marco.
Percorrendo la volta splendidamente ornata con stucchi bianco e oro della scala d'Oro si arriva all'appartamento del Doge e alle Sale Istituzionali (tra cui la Sala del Maggior Consiglio, del Senato, del Collegio, del Consiglio dei Dieci e delle Quarantie) nelle quali si svolgevano importanti riunioni capaci di assicurare la stabilità e il rispetto della legalità. La nobiltà riuscì a garantire per secoli la pace sociale tanto da acquisire potere e rispetto e, sotto il simbolo del leone marciano, il suo governo prosperò a lungo senza essere messo in discussione.

Il Palazzo Ducale visto dal grande cortile interno 








La Sala del Senato, chiamata anche dei Pregadi perché il Doge raccomandava ai membri di partecipare alle assemblee, esibisce pareti e soffitti pieni di meravigliosi intarsi color oro insieme a stupendi affreschi realizzati per la maggior parte da Tintoretto e la sua bottega, le cui figure trasmettono movimento ed espressione. Il Consiglio dei Dieci (la cui nascita è strana perché istituito nel 1310 per giudicare un gruppo di nobili che avevano tentato di rovesciare le istituzioni dell'epoca) avrebbe dovuto essere provvisorio ma in realtà divenne un vero e proprio tribunale permanente in grado di prendere decisioni in campo religioso, politico, della difesa e al servizio di una élite di aristocratici. La sala che accoglieva il Consiglio dei Dieci, oltre che per i magnifici affreschi del Veronese e i decori del soffitto, risulta particolare per i diciassette riquadri posti a semicerchio che simboleggiano il reale numero del 'Consiglio dei dieci'. Infatti ai dieci candidati eletti dal Senato e dal Maggior Consiglio si aggiungeva il Doge insieme ai suoi sei fidati consiglieri. 
La Sala del Maggior Consiglio è una sala enorme, la più grande di tutto Palazzo Ducale e misura 53 metri di lunghezza per 25 metri di larghezza. Sotto il soffitto vi sono i dipinti dei primi 76 dogi della storia di Venezia. Provate a immaginare una domenica mattina di settembre del lontano 1400 quando al rintocco delle campane di San Marco circa 2000 nobili, dai ranghi più semplici a quelli più prestigiosi, salivano la Scala d'Oro e camminavano attraverso i saloni nei loro morbidi mantelli per affollare la Sala del Maggior Consiglio, presieduta dal Doge, per votare e prendere decisioni riguardanti il futuro di Venezia. Se anche col passare del tempo il Senato tentò di limitarne i poteri, questo Consiglio rappresentò la sola e unica forma di democrazia, se pur ristretta ai ceti sociali più alti.
Dalle Sale Istituzionali il percorso prosegue fino all'Armeria, ovvero un susseguirsi di ambienti dove sono conservate armature, spade, balestre da fuoco, accette, archibugi, strumenti di tortura, di varie provenienze e diverse epoche.

Sala del Senato
Particolare della Sala del Senato
Sala del Maggior Consiglio
Sala del Consiglio dei dieci
Attraverso una scala si scende poi fino a uno dei due stretti corridoi che attraversano il celebre Ponte dei Sospiri e collegano il Palazzo Ducale all'edificio dall'altra parte del canale che ospitava le Prigioni Nuove. Costruito nel 1614, il Ponte dei Sospiri deve il suo nome ai prigionieri che uscivano dal tribunale per raggiungere le proprie celle e, sospirando, gettavano un'ultima occhiata attraverso le finestre alla laguna e all'isola di San Giorgio, per loro simbolo di una libertà ormai negata.
Confinante con le Sale Istituzionali, l'altra ala del Palazzo Ducale era destinata agli appartamenti del Doge, suddivisi in saloni riservati alla vita privata e stanze di rappresentanza. Curioso sapere che quelle private, di norma erano meno vistose e in numero minore rispetto a quelle che il Doge aveva a disposizione nella sua dimora di famiglia (forse per non farlo rilassare troppo!). Di questi locali certamente non passano inosservati i grandi camini in marmo, i soffitti in legno intagliato e gli innumerevoli stucchi.



Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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