Islanda? Nuova Zelanda? Canada? La bellezza di queste cascate può farvi pensare a paesi lontani e selvaggi invece ci troviamo a Borgonuovo di Piuro, piccolo centro della Valchiavenna a due passi dalla statale che sale al Passo del Maloja e conduce a St. Moritz in Svizzera.
Il fiume che le disegna nasce a 3050 metri di altezza e dopo aver dormicchiato un po' nel lago alpino, precipita in diversi salti per 1800 metri (da qui il nome d'origine latina 'Acqua Fracta' cioè acqua spezzata) creando le due splendide cascate dell'Acquafraggia. Persino Leonardo da Vinci ne rimase impressionato durante il suo viaggio in questi luoghi montani.Bellissimo è anche il paesaggio ai piedi delle cascate dove il prato pian piano lascia spazio al sottobosco di un castagneto che ospita un incredibile tappeto naturale di 'Aglio Orsino', una pianta erbacea con foglie oblunghe e particolarissimi fiori bianchi dal profumo intenso.
Nelle vicinanze partono diversi percorsi escursionistici che toccano suggestivi paesini come l'antico borgo di Savogno; se volete avventurarvi su questi sentieri consultate il sito internet: http://www.valchiavenna.com/it/itinerari/Cascate-Acquafraggia.html .
Noi ci siamo 'accontentati' di ammirare lo spettacolo dal basso cercando scorci indimenticabili da fotografare: che dite li abbiamo trovati?
Splendidi scatti delle cascate dell'Acquafraggia
All'interno del Parco Paradiso |
Dalla cima della rocca più alta chiamata Castellaccio, oggi come un tempo si dominava la cittadina, la bassa valle e l'inizio della Val Bregaglia appartenente ai Grigioni. Probabilmente il castello, del quale rimangono pochi ruderi, nacque intorno all'anno mille e col passare degli anni fu ristrutturato passando nelle mani di diverse famiglie come i Visconti e gli Sforza di Milano, i Medici.
Chiesa di San Lorenzo a Chiavenna vista dal Parco Paradiso |
Il fascino di questo giardino selvaggio ci contagia a ogni ripido gradino superato per raggiungerne la sommità e la fatica è ampiamente ripagata dall'ampio panorama che circonda il belvedere. Da qui si scorge ciò che rimane degli antichi 1840 metri e 14 torrioni delle mura di cinta erette tra il 1488 e il 1497 su volere di Ludovico il Moro per difendersi dai Grigioni. Le mura partivano e iniziavano dalla rocca dove sorgeva il castello gemino (ovvero costituito da
due edifici gemelli) e fra i vari palazzi proteggevano anche l'elegante chiesa di San Lorenzo, ben visibile dal Parco Paradiso. Purtroppo la cinta muraria non servì a molto dato che appena quindici anni dopo la sua costruzione i Grigioni conquistarono comunque Chiavenna.
Mirko e Alvin sulla cima del castellaccio nel Parco Paradiso |
Marmitta dei giganti nel Parco Paradiso |
A volte i detriti responsabili del moto corrosivo si possono ritrovare ben arrotondati sul fondo delle 'marmitte dei giganti'.
Dalla pietra ollare, roccia adatta per la lavorazione al tornio, si ricavavano i 'laveggi' ovvero delle pentole per la cottura dei cibi che tutt'oggi si possono acquistare come souvenir nei negozi di artigianato.
La lunga e profonda spaccatura della Caurga nel Parco Paradiso |
Scatti sulla Caurga
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