martedì 19 agosto 2014

Vi presento sua maestà la Reggia di Versailles

Un'intera giornata dedicata a Versailles: finalmente vedrò la splendida residenza che tanto mi ha fatto sognare da bambina grazie al cartone animato 'Lady Oscar'. Ve lo ricordate? Aiuto come sono vecchia!

Il Palazzo di Versailles
I Giardini di Versailles
Consiglio: potendo, acquistate i biglietti su internet (per esempio su: http://www.guidatours.com/it/biglietti-versailles-c-16.html); se invece, com'è accaduto a noi, per il giorno della nostra visita l'operazione non era possibile su nessun sito, saltate la lunga fila alla biglietteria e usufruite delle macchinette self-service facili e veloci che quasi nessuno utilizza (si trovano nella stanzetta alla sinistra degli sportelli ufficiali). 
Inutile dire che per conoscere Versailles non basta visitare il palazzo ma bisogna perdersi nei meandri dei suoi infiniti giardini arrivando fino al Trianon; perciò è meglio comprare un ticket cumulativo per tutte le attrazioni, risparmiando. Detto questo, se arrivate in tarda mattinata e c'è una fila lunghissima per entrare al Palazzo non disperatevi e accedete subito ai giardini, proseguite la visita fino al Trianon con tutta calma poi, verso le 4 del pomeriggio ritornate all'ingresso e come per magia scoprirete che la fila è scomparsa... Questo perché la maggior parte dei gruppi, soprattutto quelli degli insopportabili giapponesi, segue rigidamente il senso della visita (Palazzo, poi in trenino fino al Trianon e infine i Giardini) che invece si può tranquillamente capovolgere.
(sito internet: http://www.chateauversailles.fr/homepage)

Il Palazzo visto dal Parterre d'Acqua 
La Fontana dell'Encelado che si ispira alla caduta dei Titani dell'Olimpo sepolti dalle rocce del Monte omonimo
Spruzzi d'acqua nel Bacino di Apollo
Il mattino senza nemmeno un minuto di coda accediamo alla bellissima terrazza sul retro del Palazzo dove sono collocati i Parterre d'acqua, cioè le due grandi vasche ornate da statue che preannunciano quello che si troverà pochi passi più avanti. Il Giardino è immenso e la vista spazia fino al Grand Canal e al Parco di latifoglie. Grandi fontane dai meravigliosi giochi d'acqua si alternano a lunghi filari di siepi, gruppi scultorei, viali di ghiaia e selve. Il tutto è creato seguendo la ricercata e precisa arte dei giardini alla francese e ispirandosi al mito di Apollo, dio del sole. 
Sulla destra scende il Viale d'Acqua che conduce al Bacino del Drago e poi al grande Bacino di Nettuno mentre davanti ai nostri occhi scivola verso il Bacino d'Apollo e il Grand Canal il tappeto verde del Viale Reale. Lateralmente si sviluppa un intricata serie di boschetti che nascondono magnifiche fontane, sculture e pergolati fioriti. Se ci soffermiamo a pensare che qui i più importanti re di Francia hanno organizzato feste, banchetti, balli in maschera, rappresentazioni teatrali e spettacoli con fuochi d'artificio, il luogo diventa ancor più magico e grandioso. 
Quello che mia ha colpito di più? Sicuramente ammirare gli splendidi giochi d'acqua del Bacino dello Specchio e l'incredibile ambientazione dei Bagni di Apollo con i tre gruppi scultorei posizionati nella grotta. 

I Bagni di Apollo 
I giochi d'acqua del Bacino dello Specchio
Il Grande Trianon nasce sulle ceneri di un villaggio che Luigi XIV acquistò e fece demolire nel 1668 per poterci edificare la sua residenza privata, luogo di riposo riservato nel quale sfuggire dai rigidi vincoli dell'etichetta di corte che lui stesso aveva deliberato. Il Grande Trianon è un basso e lungo edificio che affaccia sull'enorme giardino fiorito ed è caratterizzato dalle colonne rosa dell'ampio porticato. All'interno quadri, stoffe preziose, vasi, lampadari e un raffinato arredamento impreziosiscono l'ambiente rendendolo elegante e accogliente.
Il vicino Piccolo Trianon fu invece costruito tra il 1763 e il 1768 su volere di Madame Pompadour, amante del re Luigi XV, come proprio rifugio d'amore; sfortunatamente la dama morì prematuramente nel 1764 e la storia di questo edificio si legò indissolubilmente alla Regina Maria Antonietta che lo ricevette in dono dal marito Luigi XVI nel 1774 per potervi condurre una vita lontana dalla mondanità e dai doveri della Reggia. 
La tenuta del Piccolo Trianon è davvero incantevole a partire dal lineare Padiglione francese, proseguendo per il decorato Teatro della regina con gli armoniosi interne dalle tonalità del blu e dell'oro, immergendosi nel Padiglione ottagonale del Belvedere che si specchia nelle acque del lago e giungendo sino al neoclassico Tempio dell'Amore che ospita la copia della celebre statua 'l'Amore che ricava il suo arco dalla clava d Ercole' di Bouchardon. Il Villaggio della regina poi è davvero incantevole con le abitazioni dai tetti in paglia ispirate ai paesi della Normandia. La moda ai tempi di Maria Antonietta dettava un ritorno alla natura e perciò la regina lo fece edificare con tanto di fattoria, stalla, latteria per la preparazione del burro e del formaggio, il mulino ad acqua, la casa del guardiano e il boudoir. La maggior parte delle costruzioni sono ancora visibili e ben conservate ed è veramente strano pensare che all'interno di Versailles esista un luogo così, in piena contraddizione con lo sfarzo dei Palazzi e dei Giardini. 

La lunga e bassa facciata del Grande Trianon con il bel colonnato
Il Tempio dell'Amore e sullo sfondo il Piccolo Trianon
Il Padiglione Francese del Piccolo Trianon
Il Mulino ad acqua nel Villaggio della Regina  
La Fattoria nel Villaggio della Regina
Sono quasi le quattro del pomeriggio e, seguendo il consiglio di una gentilissima hostess incontrata in mattinata mentre acquistavamo i biglietti alle macchinette, decidiamo di avviarci all'ingresso del Palazzo dove, strano a dirsi, non c'è proprio nessuno. 

Un po' di storia: l'epopea di Versailles nasce con Luigi XIII che, innamoratosi del posto quando da bambino vi si recava a caccia col padre, decise nel 1623 di costruirvi un piccolo padiglione. Da allora tutti i re rimasero irrimediabilmente colpiti dal fascino del luogo tanto che Luigi XIV, re Sole, fondò la vera e propria Reggia di Versailles che presto diventò il simbolo e la sede della monarchia assoluta e del potere illimitato ed esclusivo che essa comportava. Con lui nasce la rigida etichetta che tutti devono seguire per poter vivere o anche solo visitare Versailles e che idealizza così i sovrani. I suoi eredi però, Luigi XV e soprattutto Luigi XVI interpretano la Reggia più come un luogo dove poter sfuggire ai noiosi impegni di stato piuttosto che come un simbolo della monarchia visibile e accessibile dalla nobiltà. E' proprio da questi atteggiamenti che inizia il lento ma inesorabile declino della monarchia assoluta che poi sfocerà nella devastante Rivoluzione francese.

E' impossibile non notare il grande cancello e le decorazioni dorate sul tetto e le terrazze del PALAZZO, preludio di uno sfarzo smisurato all'interno. Dopo una visita veloce del piano terra si sale al primo piano dove si è accolti dalla tribuna reale della Cappella. Da qui inizia la scoperta del Grande appartamento del Re nel braccio nord del palazzo e comprensivo di sette saloni: il Salone di Ercole, il Salone dell'Abbondanza, il Salone di Venere, di Diana, di Marte, di Mercurio e infine di Apollo. Ognuno di loro ha dai magnifici soffitti affrescati che lasciano letteralmente a bocca aperta mentre col naso all'insù si è intenti ad ammirarli. Fra tutti, il Salone di Ercole è quello che più mi ha entusiasmato per la ricchezza e i particolari della sua composizione allegorica, tuttavia quando si varca la soglia della Galleria degli Specchi (preceduta dal Salone della Guerra e seguita dal Salone della Pace) ci si accorge di non aver mai visto nulla di così grandioso e appariscente. Con i suoi 73 metri di lunghezza e 357 specchi è il simbolo della prosperità economica, artistica e politica della Francia. 
A seguire si scopre il Grande Appartamento della Regina, nel lato sud, con la Camera della Regina dai preziosi drappi e tessuti, il Salone dei Nobili, l'Anticamera del Grand Couvert dove la famiglia reale si sedeva a tavola e la Sala delle Guardie nella quale dodici guardie del corpo si susseguivano giorno e notte per proteggere la sovrana. Vi è poi l'Appartamento del re nelle cui stanze si svolgeva la sua vita privata e la Scale di Marmo, la più frequentata del Palazzo per il via vai di reali e cortigiani.

La Cappella Reale
Il Salone di Ercole 
Il Salone di Venere 
Il Salone di Marte
La Galleria degli Specchi
Per una giornata intera ci siamo immersi nelle bellezze della Reggia di Versailles... ora casa nostra ci sembrerà uno sgabuzzino!

Se volete leggere per intero il mio diario dedicato al viaggio 'on the road nella seducente Francia del Nord' cliccate sul mio post:  http://amareviaggiarescrivere.blogspot.com/2014/06/on-road-nella-seducente-francia-del-nord_5.html

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.


Nessun commento:

Posta un commento