martedì 2 settembre 2014

Due volte il Passo Bernina


Non è possibile, questa mattina splende il sole! Essendo in piena estate può sembrare strana un'esclamazione del genere, ma vi assicuro che la 'stagione calda' 2014 sarà ricordata come la più piovosa degli ultimi decenni, perlomeno qui al nord Italia. In effetti ammetto di invidiare non poco i nostri amici siculi che invece si stanno godendo giornate splendide in spiagge tra bagni, escursioni e cenette all'aperto. Per noi che rimaniamo in Valtellina non resta che accontentarsi e soprattutto cogliere al volo l'opportunità di scalare in bicicletta un altro passo mitico: il Bernina, e siccome non vogliamo rischiare di dimenticarcelo, transiteremo sul valico due volte percorrendo entrambi i versanti.  

Carta d'identità e altimetria del Passo Bernina da Poschiavo 



 Carta d'identità e altimetria del Passo Bernina da Samaden



Attraversiamo la frontiera svizzera appena dopo la cittadina di Tirano e proseguiamo lungo la strada numero 29 fino al tranquillo centro abitato di Poschiavo adagiato al termine di un bel tratto pianeggiante prativo dopo l'omonimo lago. Qualche agile pedalata in pianura e subito attacchiamo l'ascesa verso il Passo Bernina che sale costante tra le fitte pinete regalando solo qualche attimo di respiro in prossimità di Plan da la Rosa a circa 1800 metri d'altezza. Qui il panorama si apre in una meravigliosa vallata alpina ben curata, attraversata dalle acque fresche e limpide del fiume Poschiavino; baite costruite in legno e sasso rendono il luogo fiabesco e i fianchi ripidi delle montagne troneggiano sopra di noi. I pini iniziano a diradarsi lasciando spazio ai pascoli e l'illusione di pendenze meno arcigne è molto breve, infatti la carreggiata ricomincia ad arrampicarsi senza alcun riparo. Sulla destra, superati i 2000 metri di quota, s'incrocia la strada che serpeggia in un ghiaione sino al Passo della Forcola e quindi conduce alla zona franca di Livigno. La vetta è sempre più vicina, mancano tre chilometri e il panorama si apre sul Massiccio del Bernina ricoperto da numerosi ghiacciai. Pochi metri ancora sferzati da un vento piuttosto freddo e finalmente possiamo godere lo spettacolo che offre questa regione delle Alpi sul confine italo-svizzero e chiedere a un altro ciclista di scattarci l'immancabile foto ricordo sotto il cartello del valico.

Finalmente sul Passo Bernina in una splendida giornata di sole
Non contenti della pedalata e drogati da questa giornata di sole che vogliamo sfruttare fino all'ultimo istante, risaliamo in sella e scendiamo lungo l'altro versante del Passo. Il paesaggio è meraviglioso, impossibile non fermarsi ad ammirare il tipico colore verde-azzurro delle acque glaciali del lago Bianco e più in basso le lingue di nevi perenni del ghiacciaio Morteratsch che si prolungano tra le rocce scure.
(Per informazioni sul Morteratsch consultate il sito: http://www.pontresina.ch/it/inverno/pontresina/natur-im-engadin/taeler/morteratsch.html). Oltre al fiume, la gioiosa carovana di carrozze rosse del trenino del Bernina accompagna la nostra lenta discesa fino a Pontresina, dove svoltiamo a sinistra per la Val Roseg. 
(Sito internet: http://www.treninorosso.it/treninorosso

Diga del lago Bianco che s'incontra dal Bernina scendendo verso Samaden
Vista spettacolare sul ghiacciaio del Morteratsch
Il percorso 'car-free' che s'inoltra per 7 chilometri nella Val Roseg ha un fondo sterrato compatto perciò facilmente transitabile anche dalle biciclette da corsa, tuttavia il mezzo ideale per scoprire la vallata è la mountain bike con la quale è possibile divertirsi in fuori strada. Per coloro che preferiscono camminare c'è un bel sentiero nascosto nel fitto della pineta sull'altra sponda del torrente, mentre i più pigri possono salire sulle splendide carrozze trainate da cavalli che d'inverno, come per magia, si trasformano in comode e calde slitte.
(Per informazioni sulla Val Roseg consultate il sito: http://www.pontresina.ch/it/inverno/pontresina/natur-im-engadin/taeler/val-roseg.html).
Saranno l'aria pura e leggera, il sole meraviglioso e l'ambiente da favola che attraggono migliaia di turisti all'anno; è impossibile resistere al fascino della Val Roseg e lasciarla è davvero difficile. Purtroppo anche noi dobbiamo scivolare via sulla nostra due ruote e ripercorrere nel senso opposto i 17 chilometri che ci separano dal Passo Bernina. La difficoltà della salita da questo versante non è minimamente paragonabile a quella da Poschiavo; qui lunghi e dolci falsi piani salgono dolcemente fino al valico regalandoci la possibilità di ammirare, ancora una volta, uno stupendo paesaggio alpino.

Carrozza con cavalli nell'incantevole Val Roseg
La verdissima Val Roseg e il ghiacciaio sullo sfondo

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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