Dalla città di Rouen inizia uno splendido itinerario tra le abbazie più famose di tutta la Francia nella verdeggiante valle della Senna. Qui il fiume disegna delle ampie curve procedendo sornione in un territorio che alterna
colline ricoperte di boschi ad ampi campi coltivati e i piccoli villaggi
compaiono ordinati in questo tranquillo paesaggio naturale.
La prima tappa è l' ABBAZIA DI SAINT MARTIN DE
BOSCHERVILLE famosa per l'alta torre-lanterna sopra il transetto e le
due snelle torrette che fiancheggiano la facciata romanica. L'interno è
semplice ma elegante e i curati giardini sul retro ricchi di fiori e siepi
abbelliscono l'intero complesso abbaziale che comprendeva il dormitorio, le
cucine, il granaio per la conservazione del raccolto, la falegnameria,
l'infermeria e la stalla per la comunità di monaci che vi dimoravano.
|
Facciata dell'Abbazia |
|
Statua di Saint Martin |
Poco distante scopriamo i ruderi della fascinosa ABBAZIA BENEDETTINA DI
JUMIEGES. Fondata nel 654 da San Filiberto, dopo un periodo di degrado
a causa delle invasioni vichinghe rinacque grazie all'interesse dei duchi di
Normandia divenendo un importante polo intellettuale. Subì modifiche e
ricostruzioni mischiando così diversi stili architettonici quali il romanico e
il gotico; venne addirittura trasformata in una cava di pietre, salvata nel
1852 da una ricca famiglia francese e infine comprata dallo stato nel
1946.
La facciata
principale, se pur
dall'aspetto austero con le due torri alte ben 46 metri, a prima vista appare completa
regalando così l'illusione che l'intero complesso sia ancora perfettamente
conservato. Invece varcando il portale ci si ritrova nella lunga e stretta
navata centrale dagli archi e le pareti in pietra, dove il pavimento è un
soffice tappeto d'erba e il tetto è un bel cielo azzurro solcato qua e là da
nuvole bianche. Dell'antico coro non è rimasto praticamente nulla eccetto una
delle 7 piccole cappelle disposte intorno a esso. Si raggiungono i resti della
più piccola chiesa di Saint
Pierre per poi passeggiare
nel chiostro e arrivare di fronte alla foresteria, ovvero la zona dedicata ai
visitatori importanti. Ci si perde quindi nel grande
parco di 15 ettari dove i prati si alternano a boschi di
pini e faggi e a curati giardini. Da qui si possono scattare delle foto
suggestive dell'abazia, perdersi nelle note del tempo ammirando centinaia di
anni di storia e con un po' di fantasia immaginare la magnificenza del
complesso quando ancora i monaci pregavano inginocchiati sui banchi nella
navata centrale o gli aristocratici consumavano un ricco pranzo nella
foresteria.
(sito internet: http://www.abbayedejumieges.fr/)
Ecco una serie di suggestivi scorci dell'Abbazia di Jumieges
Procediamo verso nord perdendoci nell'ordinata e verdeggiante campagna; la
strada si snoda da prima su ripide colline boschive e poi spiana su altipiani
coltivati dove qua e là compaiono isolate fattorie e recinti popolati da mucche
pezzate dalle quali si ricava il latte per i gustosi formaggi francesi. Dopo
una sosta veloce a FECAMP (una volta il più importante porto
peschereccio di Francia) per respirare la prima brezza marina della
vacanza, arriviamo finalmente sul lembo di spiaggia che tante volte abbiamo
visto su quadri e cartoline: sto parlando della celebre COSTIERA DI
ETRETAT famosa in tutto il mondo grazie ai dipinti del pittore
impressionista Monet.
Questo territorio a picco sul mare fa parte
della 'Cote d'Albatre' che si estende per circa un centinaio di chilometri ed è
caratterizzato da splendide scogliere bianche e spiagge di ciottoli e ghiaia
che sembrano state create da falci divine per la loro forma a mezzaluna.
Entusiasti scivoliamo verso il mare affondando i piedi tra i piccoli sassi
levigati e appena prima di sfiorare l'acqua ci fermiamo a contemplare il
paesaggio spettacolare. A sud si staglia l'alta falesia d'Aval a
cui si appoggia il suggestivo arco naturale chiamato Manneporte e
poco dietro si erge l'aiguille d'Etretat, una sorta di solitaria
piramide affusolata e appuntita circondata dal mare. A nord la baia è
chiusa dalla falesia d'Amont sulla quale sorge la piccola
cappella di Notre Dame des Flots.
Ovviamente non ci accontentiamo di ammirare
queste meraviglie solo da lontano, vogliamo scoprirle e assaporarle passo dopo
passo. Ci inerpichiamo quindi lungo la scala ricavata nel fianco della falesia
d'Aval e come per magia ci ritroviamo sulla sua sommità a guardare dall'alto il
picco dell'aiguille d'Etretat che si specchia nelle acque cristalline e l'ampia
spiaggia con le bianche scogliere verticali che si apre ancora più a sud, non
visibile da Etretat. Potremmo camminare per ore in questo scenario da
sogno, abbagliati dal sole che si riflette sulla candida roccia calcarea e
accarezzati dalla lieve brezza marina. Con dispiacere abbandoniamo il lato sud
della baia e percorriamo tutta l'insenatura di Etretat per salire sulla falesia
d'Amont (raggiungibile anche in auto). Anche da qui si gode di una vista
spettacolare sulla falesia gemella e sul grazioso villaggio e prima di
ripartire non rinunciamo alla passeggiata per la graziosa Etretat, tra case
antiche, negozi di souvenir e caratteristici ristorantini.
(sito internet:
http://www.etretat.net/office-de-tourisme-etretat/modules/content/content.php?page=accueil)
|
Falesia d'Amont sulla quale sorge la piccola cappella di Notre Dame des Flots |
|
Meraviglioso scorcio di Etretat |
|
Falesia d'Aval a cui si appoggia l'arco naturale chiamato Manneporte e il solitario Aiguille d'Etretat |
|
La fascinosa scogliera si estende imponente verso sud |
|
L'aiguille d'Etretat si erge solitaria in mezzo al mare |
Riguardando le fotografie pensiamo con orgoglio che anche noi, se
pur per poche ore, abbiamo conosciuto quel luogo magico dal quale tanti
artisti sono stati ispirati e hanno dedicato la propria arte.
Diario pubblicato anche sulla nota rivista on line Turisti per caso.
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
Nessun commento:
Posta un commento