martedì 24 febbraio 2015

Urbino, dai dipinti di Raffaello al Palazzo Ducale

Tratto dal diario 'La nostra bell'Italia' sulla rivista online Turisti per caso.
Se volete leggere per intero il mio diario di viaggio dedicato alla breve vacanza sospesa tra la Romagna di San Leo, le Marche di Gradara e Urbino, l'Umbria di Gubbio e la bassa Lombardia di Mantova, cliccate sul link della nota rivista online 'Turisti per caso': http://turistipercaso.it/italia/72883/la-nostra-bellitalia.html


URBINO si staglia prepotente su due colli ripidi ed elevati emergendo da un paesaggio boschivo dove i prati e i campi coltivati sembrano ritagliarsi faticosamente uno spazio. Una giornata di pioggia accoglie il nostro ingresso in città dove il grigiore della nebbia è presto dimenticato grazie alla vivacità che la contraddistingue essendo il maggiore centro accademico delle Marche. In effetti, per vivere qui è meglio essere giovani viste le pendenze impegnative che raggiungono le strade e gli stretti vicoli che serpeggiano tra le case adibite ad appartamenti per studenti, le università e le innumerevoli opere d'arte dislocate per tutto il borgo.


Il complesso di Palazzo Ducale e della Cattedrale visto da uno dei vicoli del centro storico 
Si parte dalla Chiesa di San Francesco del XIV secolo, sull'angolo tra Via Raffaello e Piazza della Repubblica, ammirandone il campanile gotico e il porticato per poi spingersi fin sotto all'altare dietro cui è esposta la grande Pala di Federico Barocci raffigurante il 'Perdono di Assisi'. 
Poco distante dalla chiesa, in un edificio quattrocentesco semplice e lineare, si trova la CASA NATALE del celebre pittore RAFFAELLO (1483-1520) massimo esponente del Rinascimento e interprete di una nuova bellezza, classica, ideale, a tratti giocosa concretizzata nei suoi dipinti e capace di trasmettere serenità a chi la osserva. Oggi la casa, sede ufficiale dell'Accademia Raffaello, è visitabile e colpisce per la sua semplicità e l'intimità dei locali. Bella lSala Grande, il salone principale da ricevimento con il soffitto ligneo a cassettoni, il grande camino in pietra e due finestre con il tipico 'sedile urbinate'. Suggestiva la Stanza dell'Affresco che espone l'affresco della 'Madonna col Bambino' originariamente nella Sala Grande e successivamente rimosso e collocato in questo ambiente; eleganti sono l'arredamento, le ceramiche, il tavolino e i mobili in noce finemente decorati. Nel cortile interno, risultato dall'unione dell'abitazione della madre di Raffaello con quella del padre dopo il matrimonio, è curioso notare: le pietre e il lavabo utilizzati dagli aiutanti del pittore per raffinare i colori e il pozzo, indispensabile a quei tempi per l'approvvigionamento idrico.

Affresco della 'Madonna col Bambino' esposto nella Casa natale di Raffaello
Una delle sale della Casa natale di Raffaello 
 Fortunatamente la pioggia ha lasciato spazio a un timido sole così percorriamo l'intera Via Raffaello fino a Piazzale Roma al centro del quale si erge il monumento dedicato al pittore urbinate. Da qui si passeggia in pianura sino al Parco della Resistenza per godere di una magnifica vista sulle colline circostanti che divengono in lontananza rilievi montuosi e sull'imponente complesso del Palazzo Ducale e della Cattedrale, nostre prossime mete. 
Scendiamo lungo stradine e scalinate nascoste al consueto flusso turistico per arrivare in Largo San Crescentino fiancheggiato da Palazzo Corboli e dal Palazzo Comunale, sulla cui parete campeggia un bel dipinto della Madonna con in braccio il Bambino, e al centro del quale si eleva una colonna sormontata dalla piccola statua in bronzo di San Crescentino patrono della città. 
Una manciata di metri e siamo in Piazza Duca Federico per ammirare col naso all'insù la bella Cattedrale in stile neoclassico. La facciata è scandita da lesene con capitelli decorati e il frontone è sormontato da statue dietro cui s'innalza la cupola. Il candore dell'esterno continua prepotente anche all'interno, opera del noto architetto Valadier, con la grande navata principale dal soffitto a volta e le due laterali terminanti in cappelle riccamente decorate.
Splendida veduta di Urbino dal Parco della Resistenza
Di fianco al Duomo non sfigura il PALAZZO DUCALE, sede della Galleria Nazionale delle Marche, stupendo esempio del Rinascimento italiano con le sue geometrie imponenti ma lineari, eleganti eppure regolari e senza fronzoli. L'edificio ha origini antiche ma fu con Federico da Montefeltro nel XV secolo che si diede il via alla realizzazione del Palazzo che tutt'oggi osserviamo. 
Il cortile d'onore interno è davvero signorile con il bel porticato che lo abbraccia disegnato da colonne che sostengono le volte a crociera del passaggio coperto. Da qui, scendendo lungo una rampa si arriva a un corridoio orizzontale nei sotterranei del Palazzo lungo cui si trovavano le cucine, il bagno, le cantine, la lavanderia, la stalla, la selleria e il magazzino per il foraggio, il tutto in un contesto di pavimenti in pietra, soffitti a volte e pareti in mattoni. Curioso sapere che nel corridoio sono state rinvenute delle vasche che servivano a depurare l'acqua raccolta nella cisterna del cortile d'onore. 
Il percorso di visita vero e proprio inizia con l'Appartamento della Jole, un insieme di sette sale che Federico da Montefeltro abitò per prime in attesa che si concludessero il lavori per il più sfarzoso Appartamento del Duca nel lato opposto del Palazzo. Quest'area prende il nome dal camino della 'Jole', una figura mitologica amante di Ercole scolpita sul camino della sala I. La sala III custodisce l'Alcova di Federico, un rarissimo arredo ligneo risalente al 1460 dove si celava il letto del principe. 
Nell'Appartamento degli Ospiti troviamo due opere a mio parere stupende: la 'Flagellazione' di Piero della Francesca e 'La Città Ideale' di Luciano Laurana. Particolare e sontuosa è la Sala degli Angeli, nelle Sale di Rappresentanzachiamata così per la splendida decorazione di putti (bambini) angeli danzanti sull'architrave del grande camino. Il Salone del Trono poi è certamente il più maestoso del palazzo visti i suoi 35 metri di lunghezza e i 15 di larghezza, abbellito da due camini e preziosi arazzi alle pareti. 
La Sala delle Udienze è il primo di una serie di ambienti magnificamente decorati dell'Appartamento del Duca, i suoi portali in pietra in cui si aprono meravigliose porte di legno intarsiato sono bellissimi. Nel cuore dell'Appartamento del Duca si cela lo Studiolo di Federico, giustamente definito uno scrigno di bellezza, che insieme alla Biblioteca e alle due cappelline sono i luoghi più raffinati del Palazzo. Le decorazioni pittoriche e gli intarsi regalano una prospettiva unica dando l'illusione di essere in un ambiente molto più ampio. Tra le sale dell'Appartamento della Duchessa, la Stanza di preghiera è quella che maggiormente affascina per le strabilianti decorazioni del soffitto che rappresentano scene di vita comune offrendo un senso di profondità impressionante. 
Chiudono questa carrellata di opere d'arte le Sale dell'Appartamento Roveresco destinate alla pittura del seicento e ospitanti quadri dal suggestivo potere realistico. 
(Sito internet del Palazzo Ducale: http://www.palazzoducaleurbino.it/)

Il cortile interno di Palazzo Ducale
Nei sotterranei di Palazzo Ducale
La Flagellazione di Piero della Francesca
Suggestivo scorcio di una delle stanze dell'Appartamento del Duca
Salone del Trono
Splendido dettaglio del soffitto nella Stanza di Preghiera, Appartamento della Duchessa
Confinante alla Piazza Duca Federico si allunga Piazza Rinascimento con l'Obelisco egiziano e la chiesa di San Domenico che per il periodo Natalizio ospita una piccola mostra di Musei.
Passeggiando per i vicoli più discosti dal centro scopriamo la bella 'casa di Francesco Paciotti architetto militare nato nel 1521' (così recita la targa apposta sul muro). Ospita la fondazione per la letteratura europea, moderna e contemporanea e dal cortile pensile si gode di una romantica vista sulle colline che al tramonto pare un quadro impressionista. La stessa fascinosa veduta, e ultima di questa intensa giornata, è offerta dal giardino del complesso monumentale Santa Chiaraantico monastero costruito nel XV secolo da Federico di Montefeltro e oggi sede dell'ISIA (istituto superiore per le industrie artistiche).

Romantico panorama delle colline intorno a Urbino

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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