Quando l'estate finisce gli alberghi si svuotano, i rifugi chiudono, le mucche scendono a valle coi propri pastori abbandonando pascoli e baite e la montagna rimane silenziosa, solitaria, a tratti malinconica: è questo il periodo che io e mio marito preferiamo. Non ci sono problemi di parcheggio, non bisogna fare a gara per arrivare primi al miglior tavolo con panchine e si può godere del silenzio perfetto della montagna o meglio, è possibile rilassarsi ascoltando il gorgogliare delle acque glaciali del fiume mischiato al fruscio delle fronde dei pini mosse dal vento. All'ombra inizia a essere freddo e si ricerca il sole, ormai non più così caldo come nei mesi estivi.
La diga di Alpe Gera e quella di Campo Moro in Valmalenco sono una meta impraticabile ad agosto ma perfetta all'inizio dell'autunno.
|
Diga di Alpe Gera vista dal muraglione del bacino di Campo Moro
|
Superati i pascoli e le baite di Campo Franscia si sale lungo una strada stretta e tortuosa fino a raggiungere il pianoro dov'è ubicato il rifugio Zoia e sotto il quale si apre il grande bacino della diga di Alpe Gera. Alle sue spalle svettano la cima Motta con gli impianti di risalita e le punte innevate del massiccio del Disgrazia.
La diga di Alpe Gera è un' importante opera d'ingegneria realizzata tra il 1961 e il 1964, ha una capienza massima di 68 milioni di metri cubi d'acqua e le dimensioni dello sbarramento pari a un'altezza di 175 metri e a una lunghezza di 530 metri costituiscono un volume tale sufficiente a contenere il Duomo di Milano. Inoltre è percorsa da uno degli ascensori più alti d'Europa, ben 140 metri.
|
Diga di Alpe Gera |
Poco più avanti s'impone il muraglione di Campo Moro eretto tra il 1956 e il 1958 e costituito da due dighe separate da un grande sperone di roccia. Con la capacità di 11 milioni di metri cubi d'acqua la diga di Campo Moro è sensibilmente inferiore alla 'sorella' sottostante ma possiede comunque dimensioni ragguardevoli grazie ai 96 metri di altezza della sezione est e alla lunghezza totale di 330 metri.
|
Il bacino di Campo Moro circondato da splendidi ghiacciai |
Una volta saliti in cima al muraglione di Campo Moro costeggiamo il lato destro del bacino ammirando l'incredibile panorama sul rifugio Bignami e i ghiacciai retrostanti dai quali discendono cascate d'acqua gelida e grigia. Il sentiero poi si divide in due e bisogna superare la ripida rampa in bitume per giungere all'ameno quadretto dell'Alpeggio in val Poschiavina. Da qui continua l'Alta via della Valmalenco ma noi dobbiamo fermarci qui perché col passeggino è impossibile andare oltre e l'altitudine comincia a essere elevata per un bimbo di pochi mesi. La passeggiata se pur breve è comunque stupenda e tempestata di scorci davvero mozzafiato.
|
Rifugio Bignami sopra la diga di Campo Moro |
|
Alpeggio della Val Poschiavina |
|
Altro meraviglioso scorcio della diga di Campo Moro con le sue montagne |
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
Nessun commento:
Posta un commento