Abbiamo visto Verona a Natale con le bancarelle zeppe di dolciumi e statuine, durante le calde sere d'estate quando si cerca la frescura lungo le rive dell'Adige e pure nelle mezze stagioni, proprio come in questo autunno, periodo da noi amatissimo per via dei colori della natura e per quella voglia di godersi le ultime giornate tiepide dell'anno prima dell'arrivo dell'inverno. Le nostre scarpe si sono consumate sui marmi e le pietre delle vie e le piazze del centro, gli occhi hanno spiato attraverso i portoni dei palazzi che nascondono scaloni e corti signorili, le mani si sono posate sui blocchi dell'Arena, l'anfiteatro romano. Pensavamo di aver visitato tutte le principali attrazioni e anche qualcosa di più, eppure ci mancava una vera e propria meraviglia. Sto parlando della Basilica di San Zeno.
L'elegante Basilica romanica di San Zeno |
Facciata principale della Basilica |
La basilica impone sulla piazza la magnificenza dell'architettura romanica. La facciata principale si slancia verso l'alto grazie alle linee verticali e pulite, appare tra l'antica torre dell'Abbazia e l'elegante campanile e con essi condivide un perfetto cromatismo dato dall'impiego della pietra di tufo alternata ai mattoni. Il grande rosone ne occupa quasi per intero la sezione superiore e sotto di esso vi è il protiro, ovvero la zona di passaggio dall'esterno all'interno, realizzato dal maestro Nicholaus. Le colonne che lo compongono poggiano su due leoni e se si osservano le decorazioni in alto si scoprono delle sculture particolari, simboleggianti l'allegoria della vita umana. Per questo sono dette 'la ruota della fortuna'.
La policromia della navata centrale |
Altro scatto della navata centrale con l'ingresso alla cripta |
Il gioiello della basilica è a mio parere la cripta che si apre dopo una scalinata in discesa nel centro della navata. Questo ambiente è davvero fascinoso, creato da 49 pilastri e 54 volte a crociera che suddividono lo spazio in 9 piccole navate. Tra la selva di colonnine mal si celano i tozzi basamenti che sostengono la chiesa superiore e in fondo all'abside, dietro a una cancellata, compare un'urna nella quale sono conservate le spoglie di San Zeno.
Selva di colonnine della cripta |
Accanto alla chiesa si apre il chiostro risalente al X secolo ma più volte rinnovato fino alla forma attuale del 1400. Lo spazio verde è ampio così come quello destinato al corridoio che gli gira tutto intorno, ospitante vari monumenti sepolcrali. Curioso notare come le arcate dei lati nord e sud siano a tutto sesto mentre quelle sugli altri due lati appaiono a sesto acuto. Parte del prato è occupato dall'edicola sporgente dove un tempo esisteva il lavatoio per i monaci. Ora della vasca d'acqua non vi è traccia, così come della fontana da cui sgorgava la principale fonte di vita del complesso religioso.
Alcune immagini del chiostro
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
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