lunedì 10 luglio 2023

A spasso per la Buda... di Budapest

Tratto dal mio racconto 'Budapest, moderna e aristocratica'dedicato al viaggio tra i musei, le terme, i palazzi e i giardini della capitale ungherese, e pubblicato sulla nota rivista online 'Turisti per caso'. Se volete leggerlo per intero e collezionare consigli pratici per organizzare la vostra fuga a Budapest, cliccate sul link: https://turistipercaso.it/diari-di-viaggio/moderna-e-aristocratica-questa-capitale-europea-e-la-meta-perfetta-per-un-viaggio-low-cost.html

Assieme al Parlamento è l'altro simbolo della capitale ungherese e per raggiungerlo scendiamo alla fermata della metro linea 2: Batthyàny tér. In un quarto d'ora di camminata in salita, intervallata da scalinate e parchi giochi, ci troviamo a guardare con il viso rivolto al cielo la finezza architettonica del Bastione dei Pescatori

Scorcio esterno del Bastione dei Pescatori

E' il frutto della miscela fra lo stile neogotico a quello di derivazione romanica, con torri cilindriche, tetti conici rovesciati, monofore e bifore. Deve il nome alla corporazione omonima su cui incombeva la responsabilità di sorvegliare e difendere questo tratto di mura. 
La visita è libera fatta eccezione per il ponte di osservazione superiore, che in realtà è solo pochi metri sopra la piazza al centro della quale si erge la statua di Stefano I d'Ungheria, e quindi non offre un panorama diverso da quello già splendido che si può godere gratuitamente. Detto questo, preferiamo sederci a uno dei tavoli del bar con vista indimenticabile su Pest e il Parlamento, sorseggiando con calma delle limonate fresche e frizzanti aromatizzate con vari tipi di frutta, che qui vanno per la maggiore (birra a parte ovviamente).

A spasso nel Bastione dei Pescatori e la statua di Stefano I d'Ungheria




Poco distante mostra la propria eleganza la chiesa di Mattia. Costruita nel 1200 in stile gotico, è sontuosa e slanciata, piastrelle di ceramica colorate ricoprono il tetto, il campanile è una meraviglia così come gli interni riccamente decorati e il portale di Maria aperto sotto il rosone. Per entrare bisogna acquistare il biglietto online o alle casse ma merita sicuramente.

L'eleganza della chiesa di Mattia

Aperitivo con vista splendida sul Parlamento

Sulla stessa collina si estende, a una ventina di minuti di passeggiata, l'enorme complesso del castello, pure chiamato Palazzo Reale per via della conformazione austera. Per arrivarci si cammina per lo più nel bosco, scorgendo la funicolare che lo collega ai piedi del promontorio e il ponte delle catene. Inaugurato nel 1849 e chiamato così per via delle catene fra le torri, è il primo viadotto stabile in Ungheria sul Danubio. 

Panorama dal castello su Pest con, sulla destra, il ponte delle catene

Le origini invece del castello risalgono al XIII secolo, sebbene di questi ruderi non ne sia rimasto nulla. Bisogna infatti aspettare il Raniscimento con re Mattia e poi la dinastia degli Asburgo per vedere nascere e modificare la fortezza vera e propria. Danneggiata durante le rivolte ungheresi e la seconda Guerra Mondiale, quella che vediamo oggi è il risultato del restauro in stile neoclassico del dopoguerra. Un insieme di cortili, camminamenti, giardini, fontane e statue, ospita il museo storico, la gallerie nazionale ungherese, la biblioteca Szechenyi e il palazzo Sàndor, la residenza ufficiale del presidente.
Non ne abbiamo visitato nessuno, preferendo trascorrere il tempo ad ammirare il paesaggio, una calamita per gli occhi, e ascoltare un duo di artisti di strada bravi e simpatici che cantavano e suonavano all'ombra delle facciate imponenti. 
Conclusa la parentesi canora proseguiamo fino al termine della passatoia da dove la visuale si apre sulla collina Gellért ricoperta di alberi e prati, e con i ruderi della Cittadella eretta dai turchi durante il loro periodo di dominazione. Il nome proviene dalla leggenda seconda la quale i pagani spinsero giù dal crinale il vescovo Gellért che finì nella faglia ai piedi del colle da cui sgorgano le acque termali di Budapest. La statua del religioso sovrasta le cascatelle artificiali formate sul fianco roccioso del promontorio antistante al ponte della Libertà, quello che percorriamo a piedi una volta scesi sulla riva del Danubio, per tuffarci nella movida serale di Pest.

Veduta dal Castello sulla collina Gellért in cima alla quale si adagia la Cittadella



Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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