venerdì 15 febbraio 2019

La bella Superga

Ideata dall'architetto Filippo Juvarra, lBASILICA DI SUPERGA si adagia sull'omonimo colle alle porte del capoluogo del Piemonte e rappresenta la prima meta in terra torinese. Per arrivarci bisogna seguire una stretta e ripida strada trasformatasi in terreno di allenamento per molti ciclisti che preferiscono raggiungere Superga col solo motore di gambe e cuore. Alcuni scelgono di superare a piedi l'arcigno dislivello tra la pianura e la cima della collina, percorrendo i sentieri della limitrofa area protetta regionale, un po' come una sorta di pellegrinaggio. Noi (io, mio marito e il nostro piccolo Leonardo) invece, ci arriviamo in auto senza fare nessuna fatica. In alternativa ci si può servire anche della tranvia Sassi-Superga. Qualunque sia il modo con cui la si raggiunga l'eleganza della Basilica ripaga gli occhi di tutti, così come la vista sul lungo e frastagliato orizzonte innevato dove si scorgono la caratteristica forma appuntita del Cervino, il massiccio del Monte Rosa e le montagne del parco nazionale del Gran Paradiso. Appena sotto il colle la bella cittadina di Torino si estende da un lato, mentre dall'altra i boschi ricoprono le colline.    




E' merito della volontà di Vittorio Amedeo II di Savoia se possiamo ammirare questo edificio sacro. Nel 1706 infatti, durante il difficile assedio dei francesi, il duca salì fin quassù per esaminare dall'alto il campo di battaglia e sembra abbia pregato la Madonna affinché le strategie militari elaborate riuscissero a scacciare l'invasore. Vittorio Amedeo II vinse il conflitto e quello che accadde poi è lì da vedere: un vero e proprio capolavoro. 
La struttura circolare della Basilica sui toni dell'ocra termina con l'alta cupola barocca che da vicino appare ancora più imponente. L'ingresso è anticipato da uno spazio coperto detto pronao, in stile neoclassico. Il marmo bianco delle slanciate colonne, sormontate dal frontone decorato, splende alla luce del sole ed è magnifico. Ai lati del corpo centrale due campanili perfettamente simmetrici anticipano il lungo convento. 




Della Basilica si possono visitare gli appartamenti e le tombe reali e, per godere di un panorama ancora migliore, è possibile salire in cima alla cupola. Attenzione però agli orari di apertura. Noi abbiamo preferito godere 'solo' della sua bellezza esterna perché l'interno non ci incuriosiva particolarmente.

Merita invece la passeggiata sino alla parte posteriore dell'intero complesso dov'è stato eretto il monumento in ricordo della tragedia consumatasi il 4 maggio del 1949, quando l'aero con a bordo la squadra del Grande Torino si schiantò contro il muraglione di sostegno della Basilica.

Per tutte le informazioni consultate il sito internet: http://www.basilicadisuperga.com/it/


Tratto dal diario 'I mille volti di Torino' sulla rivista online Turisti per caso.
Se volete leggere per intero il mio diario di viaggio dedicato al dinamico capoluogo piemontese cliccate sul link della nota rivista online 'Turisti per caso': http://turistipercaso.it/torino/76474/i-mille-volti-di-torino.html

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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