Il ricordo di una passeggiata, di una giornata normale, di quando nessuno immaginava che il mondo sarebbe precipitato in una pandemia. Questa è una 'finestra sul lago di Como', l'interno buio della chiesetta di Sant'Andrea sopra il centro di Bellano che si spalanca sulla luce, sulla vita, sulla speranza.
BELLANO è un vivace paese allungato sulle rive del lago di Como, nel ramo che termina nella fiorente cittadina di Lecco. Ci sono il lido, la passeggiata sul lungolago e il molo per imbarcarsi su uno dei traghetti che portano a scoprire le bellezze di uno dei luoghi più famosi d'Italia e non solo.
Bellano però non è soltanto questo.
Per scoprirlo appieno bisogna allontanarsi dalla brezza lacustre tanto piacevole durante l'estate per addentrarsi nel dedalo di stradine che si insinuano nel centro storico. Qui i muri alti delle abitazioni sono talmente vicini da impedire al sole di toccare terra. Qui gli stendardi delle varie contrade ondeggiano sopra le nostre teste e cancelli robusti si aprono su androni segreti, per svelare l'intimità della gente che li abita.
BELLANO è un vivace paese allungato sulle rive del lago di Como, nel ramo che termina nella fiorente cittadina di Lecco. Ci sono il lido, la passeggiata sul lungolago e il molo per imbarcarsi su uno dei traghetti che portano a scoprire le bellezze di uno dei luoghi più famosi d'Italia e non solo.
Bellano però non è soltanto questo.
Per scoprirlo appieno bisogna allontanarsi dalla brezza lacustre tanto piacevole durante l'estate per addentrarsi nel dedalo di stradine che si insinuano nel centro storico. Qui i muri alti delle abitazioni sono talmente vicini da impedire al sole di toccare terra. Qui gli stendardi delle varie contrade ondeggiano sopra le nostre teste e cancelli robusti si aprono su androni segreti, per svelare l'intimità della gente che li abita.
Ci fermiamo a sbirciare, poi riprendiamo a camminare. A un tratto la luce del giorno diventa più forte e le case si schiudono a conchiglia per descrivere piazza San Giorgio che accoglie la parrocchia del paese e la chiesa dei Santi Nazaro e Celso. Accanto a essa comincia la bella scalinata in acciottolato che si arrampica come un serpentone sul pendio della montagna che schiaccia il paese sul lago. La seguiamo curiosi e dopo una decina di minuti vediamo comparire sopra di noi le cappellette della Via Crucis. Sono quelle che accompagnano i visitatori, atei o credenti, sino alla semplice e candida chiesetta di Sant'Andrea.
Via Crucis verso la chiesa di Sant'Andrea |
Altare della chiesa di Sant'Andrea |
Documenti ne attestano la presenza già nel XIII secolo ma da allora l'edificio subì diverse ristrutturazioni, l'ultima nel 1800. L'esterno non colpisce, le facciate non sono arricchite da statue o pitture e il campanile si nasconde fra le chiome rigogliose degli alberi vicini. E' varcando la soglia che si scoprono i colori leggeri degli affreschi all'altare, la finezza del pulpito in legno aggrappato alle colonne e l'espressività del crocefisso ligneo risalente al XIII secolo.
Crocifisso ligneo nella chiesa di Sant'Andrea |
La scultura è molto semplice, eppure è in grado di trasmettere il profondo dolore e l'angoscia provati da Gesù Cristo negli ultimi istanti della sua vita terrena.
Dopo qualche minuto di raccoglimento torniamo fuori, sul terrazzo proteso sopra i tetti di Bellano e dal quale si gode di una vista magnifica sul tratto centrale e settentrionale del lago di Como, con i paesi della riva opposta e le montagne verdissime sulle cui cime è già caduta la prima neve.
Vista dal terrazzo della chiesa di Sant'Andrea
Contempliamo il panorama, poi io lascio marito e figlio da soli per entrare di nuovo nella semioscurità della chiesetta. Guardo fuori, guardo il mondo attraverso il portale ed ecco la foto perfetta: una porta sul lago di Como...
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