Castel Sant'Angelo e il ponte Vittorio Emanuele II |
Visto da lontano la semplicità e la colorazione delle pietre di Castel Sant'Angelo contrastano con l'eleganza e il candore delle statue in travertino di ponte Vittorio Emanuele II, delle sue arcate in muratura e delle sculture marmoree del Bernini di Ponte Sant'Angelo. Particolarissimo il corpo cilindrico del Castello protetto da possenti muraglioni e suggestiva la statua in bronzo dell'Arcangelo Michele poggiata sulla sommità, che sembra sorvegliare tutta Roma.
Un pò di storia e di architettura
La parte centrale di castel Sant'Angelo fu costruita intorno al 130 d.C. dall'imperatore Publio Elio Adriano che la concepì come una monumentale tomba per sè, i familiari e i propri successori. Tuttavia solo per circa un secolo preservò tale mansione, fino a quando vi trovarono riposo le spoglie dell'imperatore Caracalla.
Nel tempo intorno al Mausoleo furono edificate delle imponenti cinte murarie che ne convertirono la funzione originaria in fortezza blindata e prigioni. Passato poi nelle mani del papato vennero costruiti una serie di appartamenti divenuti via via sempre più sontuosi per ospitare i diversi Pontefici.
Il castello è collegato alla città dal Ponte Sant'Angelo, una volta chiamato ponte Elio, abbellito da statue barocche realizzate dallo scultore Lorenzo Bernini nella seconda metà del 1600. L'ampia fortificazione quadrata che protegge la mole cilindrica è consolidata agli angoli da quattro bastioni: Bastione San Marco, San Luca, San Giovanni e San Matteo, sui quali giacciono cannoni e palle da cannone.
Dall'Atrio Romano si parte alla scoperta della fortezza percorrendo la suggestiva Rampa Elicoidale che permette di superare un dislivello (senza accorgersene) di ben 12 metri. Un ponte in salita attraversa la Sala delle Urne (grande cella sepolcrale) e successivamente si immette nella Rampa Diametrale che sbocca nel Cortile dell'Angelo (o Cortile d'Onore) che costituisce l'accesso agli appartamenti papali e nel contempo funge da divisorio tra la parte romana del Mausoleo di Adriano e quella rinascimentale delle lussuose sale.
Si possono ammirare la Sala della Giustizia, così chiamata per l'angelo della Giustizia in essa dipinto, Sala di Clemente VII adornata con magnifici quadri, Sala di Apollo riccamente decorata e Sala Paolina. Non vi deluderanno nemmeno la Sala del Tesoro con gli antichi armadi e forzieri in legno contenenti documenti e l'opulento tesoro frutto dell'erario vaticano e la Sala della Biblioteca, affrescata con numerose figure mitologiche e romane.
Per ultime, Sala delle Colonne e Sala della Rotonda, ubicate in cima alla fortezza, concederanno l'accesso al Terrazzo dell'Angelo dominato dalla grande statua in bronzo dell'Arcangelo Michele. Da qui godrete di una vista a 360 gradi che spazia sui tetti, i monumenti e gli alberi di Roma, dal Vittoriano alla Basilica di san Pietro, fino ai giardini di Villa Borghese. Dal terrazzo tutto sembra tranquillo, il frastuono della città non turba la quiete di questo luogo e il panorama pretende e ottiene senza sforzo l'attenzione di tutti gli avventori.
Sicuramente suggestivi il Giretto di Pio IV che corre tutt'intorno al corpo centrale e il Cortile del Pozzo, così chiamato per la presenza del pozzo di Alessandro VI. Da un lato del cortile una rampa di scale scende fino al locale rettangolare detto 'il Parlatoio' e quindi all'angusto corridoio ai cui lati si aprono le piccole e cupe celle che costituiscono le Prigioni Storiche. Una seconda rampa di scale conduce alle Oliare, vaste aree sotterranee con 83 giare in terracotta per raccogliere l'olio ad uso alimentare, difensivo o per illuminare. Qui si trovano anche alcuni ambienti rotondi utilizzati per lo stoccaggio del grano.
Infine non potrete rinunciare alla passeggiata ai piedi delle imponenti mura che incombono silenziose e autorevoli sul visitatore, lungo il camminamento di ronda e i quattro bastioni.
L'imponenza di Castel Sant'Angelo da Ponte Sant'Angelo |
Castel Sant'Angelo visto dal piazzale verso il palazzo della Corte di Cassazione |
Uno scorcio di Roma ripreso da Castel Sant'Angelo |
La Basilica di San Pietro vista da Castel Sant'Angelo |
Il Cortile dell'Angelo, chiamato oggi così per la presenza della statua dell'arcangelo Michele, veniva anche identificato come 'Cortile della Campana' in quanto si udiva chiaramente il suono della campana della misericordia, ubicata in cima alla torre. I suoi rintocchi annunciavano le esecuzioni nel sottostante 'Cortile delle Fucilazioni' (che brivido pensarci).
Il Passetto di Borgo, ben visibile dal 'Giretto', è una sorta di corridoio che unisce Castel Sant'Angelo (partendo dal Bastione San Marco) al Vaticano. Fu realizzato da papa Niccolò III, nella seconda metà del 1200, il quale decise di trasferire la residenza del pontefice nella più protetta città del Vaticano. Nel corso dei secoli, tanti usufruirono di questo passaggio per salvarsi la pelle ma la fuga più eclatante fu quella di papa Clemente VII che nel 1527 riuscì a sfuggire ai Lanzichenecchi che devastavano la città.
Papa Gregorio I (detto anche Gregorio Magno e pontefice dal 590 al 604) salì sul gradino più alto della Chiesa proprio mentre a Roma imperversavano carestie, anarchia, disordini tra la popolazione e un alluvione aveva messo definitivamente in ginocchio la 'città eterna'. Come se non bastasse, la peste stava mietendo gli ultimi sopravvissuti a quelle terribili calamità naturali e sociali. Papa Gregorio Magno quindi, decise di organizzare una processione per implorare un intervento divino che pare si manifestò con la splendente apparizione dell'Arcangelo Michele nell'atto di riporre nel fodero la propria spada: era il 29 agosto del 590. A tale visione seguì la sera stessa la fine della peste; per tale motivo il 'mausoleo di Adriano' o 'mole Adriana' divenne 'Castel Sant'Angelo' e in cima al castello fu posta la statua dell'angelo.
Ovviamente la statua che oggi possiamo ammirare non è la stessa, tuttavia non manca di fascino e imponenza con il suo corpo in bronzo che raggiunge 5 metri di altezza e un'apertura alare di circa 6 metri.
Ai Musei Capitolini è conservata una curiosa pietra ove si dice sia incisa l'impronta che l'Arcangelo Michele lasciò atterrando dal cielo per porre fine alla pestilenza. Dato che non c'è nessuno in grado di smentire o sostenere tali leggende, crederci mi risulta estremamente affascinante.
C'è chi giura di vedere ogni 11 settembre, il fantasma di Beatrice Cenci procedere lentamente nella Piazza e sul Ponte Sant'Angelo tenendo tra le mani la sua testa mozzata. Visione indiscutibilmente macabra giustificata però dall'atroce fine della ragazza condannata da Papa Clemente VIII per aver ucciso il padre aguzzino che l'aveva torturata e seviziata per anni. L'11 settembre 1577 venne giustiziata (o meglio decapitata) nella piazza di Ponte Sant'Angelo e da allora la sua anima vaga senza trovare pace per le violenze subite e l'atroce morte del corpo.
Le statue che un tempo adornavano e abbellivano la facciata di Castel Sant'Angelo, si dice siano state utilizzate nel VI secolo dai Bizantini come dei veri e propri proiettili lanciati contro i Goti che stavano assediando la città. Come si può immaginare andarono distrutte e quindi perse per sempre così come la maggior parte dei marmi che rivestivano l'esterno del castello che ora appare estremamente semplice e lineare.
Benvenuto Cellini, orafo, sculture e scrittore d'arte, dal carattere burrascoso e violento, fu rinchiuso nelle Prigioni storiche di Castel Sant'Angelo per omicidio. Da prima incarcerato in una cella ariosa affacciata sul 'Cortile del Pozzo', si dice che riuscì ad evadere calandosi con una fune attraverso il vano della latrina esterna. Tuttavia la sua libertà durò ben poco, infatti venne ripreso e segregato in una delle anguste celle delle famose 'Prigioni storiche' del castello.
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un enorme saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
Benvenuto Cellini, orafo, sculture e scrittore d'arte, dal carattere burrascoso e violento, fu rinchiuso nelle Prigioni storiche di Castel Sant'Angelo per omicidio. Da prima incarcerato in una cella ariosa affacciata sul 'Cortile del Pozzo', si dice che riuscì ad evadere calandosi con una fune attraverso il vano della latrina esterna. Tuttavia la sua libertà durò ben poco, infatti venne ripreso e segregato in una delle anguste celle delle famose 'Prigioni storiche' del castello.
Cortile dell'Angelo all'interno del castello |
Il Passetto di Borgo che unisce il castello (dal Bastione San Marco) al Vaticano |
La maestosa statua di San Michele Arcangelo |
Le possenti mura di Castel Sant'Angelo |
Roma rapisce in ogni suo angolo! Difficile liberarsene! Bello qui! :-)
RispondiEliminaE' veramente stupenda...fin troppo perchè è difficilissimo ripartire e impossibile dimenticare!
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