La Torre Vittoria e il Palazzo del Parlamento |
Sfilata di cavalli e cavalieri a Buckingham Palace |
Il caos di Piccadilly Circus |
Trafalgar Square |
Le torri di Westminster Abbey sopra i tetti londinesi |
L'imponenza della Cattedrale di St. Paul |
CONSIGLI PER RISPARMIARE UN PO'
Per il pernottamento Booking.com
offre ai clienti abituali sconti davvero interessanti soprattutto se si prenota
pochi giorni prima di partire scegliendo l'opzione senza cancellazione. Noi
abbiamo alloggiato al 'The Paramount hotel' a Kensington, un quartiere pulito,
tranquillo e signorile dove non mancano negozi, ristoranti di ogni genere, fast
food e pub caratteristici in
cui gustare fish&chips con una Guinness alla spina. A tal
proposito per trascorrere una vera serata all'inglese consiglio il
pub 'Earls Court Tavern' a 5 minuti dall'hotel in Earls Court Road.
Se invece non potete rinunciare alla cucina italiana, poco più avanti c'è il
bel locale della nota catena Zizzi, un'ancora di salvezza in caso di overdose
da panini, patatine e salse ipercaloriche.
Spostarsi a Londra è davvero semplice grazie
alla capillare rete di trasporti
pubblici tuttavia noi non
abbiamo mai preso la famosa 'Tube' (metropolitana) in quanto, avendo
l'hotel nel quartiere centrale di Kensington ed essendo abituati a
camminare, siamo riusciti a visitare le principali attrazioni vagabondando a
piedi, che è poi il modo migliore per apprezzare la città. Solo per un giorno
si è rivelato utilissimo l'abbonamento all'autobus al costo di 5£ e valido per
24 ore (acquistabile alle macchinette poste all'ingresso della metro), con il
quale ci è stato possibile organizzare un vero e proprio tour di Londra
spingendoci sino alle mete più decentrate come il British Museum e il Tower
Bridge. Questa è un'ottima ed economica alternativa al costoso 'Hop on Hop
off'; basta scaricare la mappa dei bus sullo smartphone o il tablet (per
esempio dal sito: http://www.spazioroma.com/mappe/londra/mappa-bus-londra.html) e
salire/scendere alle fermate accanto ai punti d'interesse.
Il Castello di Windsor si trova nel villaggio
omonimo a circa un'ora e un quarto di pullman dal centro di Londra; noi
l'abbiamo raggiunto usufruendo degli autobus 'Green Line' dei quali trovate
orari, prezzi e tragitto sul sito: http://www.greenline.co.uk/.
Se partite da Londra dopo le 12:00 risparmiate il 40% sul prezzo del biglietto
(andata/ritorno da 15£ passa a 9£); in alternativa ci sono i treni dalle
stazione di Paddington o Waterloo ma sono più costosi.
Migliaia di pietre rettangolari delle tonalità
del grigio sfumano al bianco e quindi all'ocra e
s'incastonano perfettamente le une sopra le altre per formare
torrioni e torrette, portali e mura merlate di una delle residenze officiali
della Regina, o meglio la sua preferita.
Fu William il Conquistatore a iniziarne la
costruzione nel 1070, inizialmente voluta per la vicinanza alla foresta reale di
caccia e per proteggere l'ingresso a Londra da ovest. Nei secoli a
seguire la struttura andò ampliata, distrutta, ricostruita e via via convertita
in un castello adatto ad accogliere i 39 regnanti che vi abitarono.
Da lontano pare una cittadella fortificata su un basso promontorio, splendida sì,
eppure simile a molte altre sparse per tutta Europa e circondate dalle
pittoresche casette color pastello e in mattoncini rossi dei ristorantini e dei
negozi di souvenir. Tuttavia avvicinandosi si comprende l'unicità di
questo luogo e le guardie in uniforma iniziano a farci respirare la regalità
della monarchia inglese.
L'imponenza dell'esterno addolcita da prati
curatissimi, fontane, ruscelletti, fiori e alberelli si tramuta
all'interno in uno sfarzo elegante e gli Appartamenti
di Stato, spesso utilizzati dai membri della famiglia reale per gli
eventi pubblici, interpretano appieno tale raffinatezza. Stupende le
scalinate, il mobilio e le sale che accolgono alcuni tra i più bei
tesori della Royal Collection; colossale la Waterloo Chamber,
voluta da Giorgio IV per celebrare la sconfitta di Napoleone Bonaparte nel
1815, e splendida la St.
George's Hall con il soffitto
intervallato da costoloni in legno e gli stemmi delle
famiglie nobili. Da inizio ottobre a fine marzo è possibile visitare anche
le Semi-State Rooms riccamente decorate e utilizzate dalla
regina per eventi ufficiali.
Nel castello è conservata qualcosa in grado di
far tornare bambina qualsiasi donna; sto parlando della Queen Mary's Dolls' House, la casa
delle bambole più grande e famosa al mondo. Costruita per la regina
Mary dal famoso architetto inglese Sir Edwin Lutyens intorno al 1920,
rappresenta la perfetta miniatura di un'abitazione aristocratica con tanto
di acqua, elettricità e ascensori funzionanti. Aprite bene gli occhi
mentre ammirate la biblioteca, la cantina e il giardino perché la
precisione dei dettagli vi toglierà il fiato.
La visita alla fortezza di Windsor si conclude
nella Cappella di St. George, meraviglioso
esempio di architettura gotica con la magnifica volta, sostenuta da nervature
che si dipanano dalle colonne come i rami di una palma, sotto cui giacciono le
tombe di dieci sovrani. Curioso sapere che la Cappella è la casa spirituale
dell'Ordine della Giarrettiera, l'ordine più antico della Cavalleria britannica
fondato nel 1348 da Edoardo III.
http://www.royalcollection.org.uk/visit/windsorcastle
Essendo il nostro primo viaggio nella capitale
britannica abbiamo scelto di usufruire di questo notevole vantaggio rinviando a
una successiva vacanza le attrazioni a pagamento. In soli quattro giorni è
impossibile vedere tutto e il costo degli ingressi è elevato, quindi bisogna
scegliere con attenzione cosa si vuole davvero visitare.
E' meglio munirsi della cartina distribuita
all'ingresso e scegliere le sale in base ai gusti personali in modo da
prediligerne la visita. Per avere preventivamente un'idea della disposizione,
sul sito internet di ciascun museo potete visionare le piante dei diversi piani
con le accurate descrizioni.
Solitamente all'orario di apertura si accalcano
lunghe file (prevalentemente di scolaresche) davanti all'entrata principale ma
basta ripassare mezz'ora/un'ora dopo per accedere senza problemi inoltre, se
non siete in gruppo, è più intelligente optare per gli ingressi secondari.
Infine, al venerdì alcuni musei adottano un
orario prolungato, informatevi sul sito per usufruire di questo vantaggio.
Iniziamo dalla National
Gallery in Trafalgar Square,
una delle più grandi pinacoteche del mondo, dall'ingresso monumentale ispirato
al pronao di un tempo greco con tanto di colonne, capitelli decorati e
frontone. La Galleria vanta oltre 2300 dipinti raccolti in ordine
cronologico a partire dal 1250 fino al XX secolo e organizzati in
splendide sale dagli spazi ampi ed eleganti. Per darvi un'idea delle opere
basti pensare ai pittori del calibro di Leonardo Da Vinci e Botticelli,
Michelangelo e Caravaggio, Raffaello, Tiziano, Tintoretto e, passando per
Canaletto, arrivare fino a Rembrandt, Vincent van Gogh, Monet e Cézanne.
In poche parole, qui chiunque troverà esposto il proprio artista
preferito.
(sito internet:http://www.nationalgallery.org.uk/)
Per apprezzare al meglio la maestosità del Natural
History Museum bisogna
passeggiare in Cromwell Road lungo tutta la facciata principale senza dubitare
si tratti del museo di storia naturale. In effetti il complesso
neogotico potrebbe far pensare a una cattedrale dal grandioso portone
aperto sotto una serie di archi a tutto sesto concentrici e fiancheggiato da
due alte torri abbellite da guglie. Anche il salone principale simile alla
navata di una chiesa rende diffidenti, nonostante lo scheletro di un dinosauro
(ovviamente una copia) inizi a insospettire il visitatore. Per fugare ogni
dubbio ci si deve addentrare nelle diverse gallerie dove sono esposti minerali,
mammiferi e quello che c'è da sapere sulla storia del nostro pianeta. Se avete
bambini preparatevi a trascorrerci l'intero pomeriggio, se invece questo genere
di argomenti non v'interessa granché, vale comunque la pena perdere qualche
minuto per ammirare l'esterno e il salone d'ingresso.
(sito internet: http://www.nhm.ac.uk/)
In città non poteva certo mancare il Science Museum la cui
esplorazione inizia nell'Energy Hall con l'enorme macchina a vapore, per
procedere nell'elettrizzante area dedicata all'Exploring Space piena di razzi,
satelliti e sonde spaziali. Nella Making the Modern World si percorrono 250
anni di storia della scienza e della tecnologia grazie ai mezzi e alle scoperte
divenute fondamentali per l'umanità, quindi si vola nella Flight Gallery
dove sono conservati i modelli di molti velivoli aerei. Questi sono gli spazi a
mio parere più interessanti però al Science Museum c'è molto di più e
per scoprirlo consultate il sito
internet: http://www.sciencemuseum.org.uk/.
Per la quantità e la varietà di pezzi
collezionati provenienti da svariate epoche, civiltà e aree geografiche mi
piace paragonare il British Museum a 'un prezioso scrigno nel quale sono
custoditi i tesori del mondo'; iniziate a scoprirlo sul sito
internet: http://www.britishmuseum.org/)
Girovagare a piedi per le città è una delle
nostre più grandi passioni e una metropoli come Londra si presta benissimo a
questo tipo di approccio visto il susseguirsi di luoghi interessanti.
Si parte da Victoria Station per raggiungere in
pochi minuti il simbolo della monarchia inglese ovvero Buckingham Palace. Il palazzo
costruito nei primi anni del 1700 non spicca tanto per la bellezza quanto per
la sua vastità; nella visitabile Queen's Gallery sono esposti i tesori della
collezione reale mentre nelle Royal Mews, le scuderie, i pezzi più interessanti
sono certamente le carrozze della famiglia reale. Il centro della piazza di
fronte a Buckingham Palace è occupato dal Queen Victoria Memorial, un
gruppo scultoreo in marmo bianco
dove spiccano la statua della regina Vittoria seduta sul trono e quella dorata
della Vittoria che svetta come una guglia in cima al monumento.
Il prospiciente St. James Park, oltre a offrire splendidi scorci dal ponticello sul
lago, concede piacevoli momenti di riposo e dopo una breve sosta si è
pronti a superare la scalinata fino a Waterloo Place e quindi a gettarsi
nella baraonda di auto, bus e insegne luminose di Piccadilly Circus. Sull'angolo
con Haymarket c'è una bella fontana chiamata 'The horses of Helios' con le
statue in bronzo di quattro destrieri dai dettagli sorprendenti; sono
i cavalli di Helios, dio della luce, che dall'alba al tramonto guida il carro
solare per il cielo.
La tappa successiva è la grandiosa Trafalgar
Square distesa sotto il controllo della Nelson's Column, l'alta
colonna in granito sormontata dalla statua dell'ammiraglio Nelson e protetta
alla base da quattro leoni accovacciati dall'espressione fiera. La National
Gallery con l'adiacente National Portrait Gallery, la chiesa di St. Martin in
the Fields e a sud l'Admiralty Arch sono gli edifici più famosi della celebre piazza
da cui inizia Whitehall, la strada dei palazzi governativi. Prima di
percorrerla deviamo per Covent
Garden occupata quasi
totalmente dalla struttura coperta dell'antico Covent Garden Market all'interno
del quale gli spazi una volta occupati dal mercato di fiori, frutta e verdura
oggi sono la sede di negozi. Uno sguardo alla Royal Opera House, famoso teatro
d'opera, e poi giù lungo la Strand e quindi in Whitehall. Alla
Horse Guards le sempre affascinanti guardie a cavallo 'costringono' i
turisti a una foto ricordo mentre più avanti Downing street, nota per
essere la sede del Primo Ministro e del Governo di Sua Maestà,
appare abbastanza anonimo con un semplice cancello nero (e qualche agente)
a impedirne l'accesso.
Finalmente eccoci al cospetto di uno dei simboli
di Londra la celebre Torre dell'Orologio meglio conosciuta come Big Ben, dal nome della
grande campana al suo interno soprannominata Ben diminutivo di Sir Benjamin
Hall dirigente dei lavori di costruzione. Dal Big Ben inizia il meraviglioso
complesso dell'House of Parliament, o Palace of Westminster, trionfo neogotico
di guglie, statue, decori, bifore e trifore nella caratteristica
colorazione giallo pallido. Il Palazzo è chiuso all'estremità
opposta dalla possente Victoria Tower sulla cui cima sventola la bandiera
inglese quando il parlamento è riunito. Nei giardinetti adiacenti all'House of
Parliament fra le varie statue di personaggi illustri la più curiosa, a
mio parere, è quella paffuta del due volte Primo Ministro del Regno Unito Winston
Churchill, chiuso in un cappotto e appoggiato al bastone.
Le due alte torri della Westminster Abbey protese verso il cielo ai lati del
portale principale non passano certo inosservate, così come l'imponenza
dell'intera costruzione d'espressione gotica. Eppure ciò che rende unica
l'Abbazia non è tanto l'architettura quanto il legame indissolubile con la
monarchia, qui infatti sono stati incoronati e poi sepolti quasi
tutti i sovrani inglesi. Avendo già visitato numerose cattedrali in giro per
l'Inghilterra, e visto l'elevato prezzo del biglietto pari a 20£, ci siamo
limitati ad ammirarne l'esterno ma consiglio comunque l'ingresso a chi non
conosce questo tipo d'architettura.
Per concludere l'itinerario della giornata
percorriamo Victoria Street fino all'omonima stazione regalando uno sguardo
alla particolare costruzione neo-bizantina a strisce bianche e rosse della
Westminster Cathedreal, con torrette sormontate da cupole e lo slanciato
campanile.
Una nuova giornata ci porta a scoprire altre
bellezza di Londra a partire dall'elegante quartiere Belgravia, a ovest della
stazione Victoria, dove si respira un'aria aristocratica grazie alle eleganti
abitazioni in stile classico con colonne, portici e facciate rigorosamente di
colore bianco. Le auto di lusso parcheggiate lungo la strada non smentiscono la
ricchezza del quartiere e i negozi dei limitrofi grandi magazzini Harrods esibiscono il proprio sfarzo in un
ambiente ispirato all'antico Egitto. Fra vestiti, gioielli, orologi e
scarpe accessibili a pochi vi è anche un grande reparto gastronomico pieno
di leccornie per tutti e spazi riservati ai souvenirs. Non manca neppure
l'arte con una galleria dedicata alle creazioni moderne fra le quali spiccano
le opere dell'artista Lorenzo Quinn, figlio del famoso attore americano
Anthony Quinn.
Scendendo lungo la Brompton Road ricca di negozi
e boutique finiamo per incrociare la Cromwell
Road su cui affacciano due
dei principali Musei londinesi precedentemente descritti, ovvero il Victoria e
Albert Museum e il Natural History Museum (con l'adiacente Science Museum).
Dopo la scorpacciata di cultura si sente il bisogno di rilassarsi in uno dei
tanti parchi londinesi, quindi perché non gettarsi nel vicino Kensington Garden?
Percorsa Queens Gate fino a Kensington Road, il
Memoriale dedicato al Principe Alberto sistemato dirimpetto alla sala
da concerti Royal Albert Hall sembra dare il benvenuto nei giardini. Qui
il laghetto Round Pound è la casa di stupendi cigni e il Kensington Palace,
abitato anche dalla compianta Lady Diana, ospita una collezione di abiti da
cerimonia. Volendo si può allungare fino a Notting Hill per rivivere le scene dell'omonima
commedia del 1999 con Julia Roberts e Hugh Grant ma noi preferiamo
esplorare il parco e ci dirigiamo verso l'estremità settentrionale del
lago The Serpentine che divide Kensington Garden da Hyde Park. Fra i tanti
angoli suggestivi dei due parchi segnalo i Giardini all'italiana creati dal
Principe Alberto per l'amata Regina Vittoria, la statua di Peter Pan, la
Fontana in memoria della Principessa Diana e il Wellington Arch
dedicato alle vittorie inglesi nelle guerre napoleoniche ed eretto in Hyde
park corner, da dove è possibile prendere l'autobus o la metro per tornare
in hotel.
UNA CARTOLINA TRA PASSATO E FUTURO
Nel mezzo del complesso fortificato della Tower
of London spicca
la White Tower circondata da due cinte murarie e una striscia di prato verde, una
volta profondo fossato. Iniziata nell'XI secolo da Guglielmo il
Conquistatore, la Torre di Londra passò da fortezza a caserma e quindi a
residenza reale ma la sua principale funzione fu quella di prigione. Qui
furono incarcerati e giustiziati diversi personaggi d'importanza storica e oggi
è divenuto uno dei simboli della città, inespugnabile contenitore
dei gioielli della corona.
Il Tower
Bridge sembra congiungersi alla Tower of London ed è
entusiasmante percorrerlo così come fermarsi esattamente nel centro dove le due
campate si sollevano per consentire il transito alle navi. Ancora più
sorprendente è osservare le due torri neogotiche del ponte stando ai loro piedi
e vedere sfilare sopra le nostre teste i grossi cavi bianchi e azzurri come
fossero decorazioni natalizi.
L'ultima attrazione del giorno ci viene regalata
uscendo dalla City of London per tornare in centro a bordo di un autobus
rosso a due piani; si tratta della strabiliante Cattedrale di St. Paul nella quale il principe Carlo
sposò Lady Diana e gli inglesi diedero l'ultimo addio a Winston Churchill. E'
d'obbligo fare un giro completo dell'imponente edificio per contemplare
la cupola più grande della città e la bella facciata col doppio colonnato.
Se poi si ha già nostalgia del Tamigi basta raggiungere la vicina passerella
pedonale chiamata Millenium Bridge progettata dall'architetto Norman
Foster e magari recarsi sull'altra sponda alla Tate Modern, una delle più celebri
gallerie d'arte moderna al mondo.
PER CONCLUDERE
Quattro giorni sono bastati a eleggere Londra
vincitrice della nostra 'top ten' delle città europee. Giovane e antica,
caotica e tranquilla, vivace e romantica, multietnica a tal punto da non
farci sentire stranieri. Si è rivelata un ottimo antidoto alla sfiducia e
alla rassegnazione percepite di questi tempi nel Bel Paese. Negli ultimi
anni molti giovani hanno lasciato l'Italia per lavorare nella capitale del
Regno Unito perché pare che lì meritocrazia e serietà contino ancora qualcosa.
Sperando in una svolta continuiamo a viaggiare per conoscere mondi e storie
diverse e soprattutto per non smettere mai di sognare.
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