mercoledì 25 maggio 2016

Museo Mille Miglia: una storia lunga un secolo

Tratto dal diario 'Innamorarsi di Brescia' sulla rivista online Turisti per caso.
Se volete leggere per intero la nostra gita fuori porta dedicata alla cittadina lombarda, cliccate sul link della nota rivista online 'Turisti per caso': 
http://turistipercaso.it/brescia/74902/innamorarsi-di-brescia.html

Il MUSEO MILLE MIGLIA è ospitato in un antico convento poi convertito in cascina, un edificio lungo e basso dalla tipica forma a ferro di cavallo raccolto intorno all'ampia corte dove un tempo si svolgevano le principali attività agricole e scorreva la vita di signori e contadini. Il Museo si trova nel quartiere di Sant'Eufemia nella periferia ovest della città, addossato alla base del Monte Maddalena, quindi per raggiungerlo è comodo utilizzare un mezzo proprio per non dipendere da orari e autobus affollati. 


Immagini d'epoca della mitica Mille Miglia

Vetture e personaggi che hanno fatto la storia della Mille Miglia
La storia di Brescia del '900 è indissolubilmente legata alla Mille Miglia, la corsa automobilistica su strade aperte al traffico più fascinosa al mondo e contrassegnata dall'inconfondibile freccia rossa. La leggenda nasce nel 1927 grazie alla viscerale passione per i motori del popolo bresciano e in particolare per merito dell'Automobile Club Brescia. Sino al 1957 la Mille Miglia raccoglie fans e trionfi via via sempre crescenti, finché l'ennesimo incidente mortale spinge il Governo italiano a porre fine alle gare di macchine su percorsi normalmente aperti al traffico.    
L'Officina Mobile della Mille Miglia, una Fiat 508 Balilla 

In verità, molti avevano l'interesse a eclissare un tale successo motivati da gelosie e soprattutto da questioni economiche, in quanto la gara bresciana era scomodamente divenuta ben più popolare di qualsiasi altro tipo di gara automobilistica, come ad esempio la Formula 1. Si deve attendere il 1968 per veder rinascere il mito sotto forma di 'rievocazione storica delle undici vittorie Alfa Romeo'. In quell'anno viene appunto organizzato un raduno di Alfa d'epoca spider per il lancio del nuovo modello 1750. Sono i primi passi verso il ritorno della leggenda. Dal 1977 infatti, con frequenza biennale, viene ufficialmente ripresa la Mille Miglia rievocativa, ovvero disputata con le vetture che hanno scritto la storia della competizione tra il 1927 e 1957, e a partire dal 1987 l'evento si ripete annualmente. 


La freccia rossa simbolo della Mille Miglia e le pompe di benzina di un tempo: dei veri capolavori

La meravigliosa galleria del Museo Mille Miglia

L'agghiacciante titolo di un giornale dell'epoca
Prendere parte oggi alla Mille 
Miglia, o semplicemente assistervi come pubblico, significa a parer mio elogiare il glorioso passato automobilistico italiano nonché rendere omaggio ai piloti e ai costruttori di un tempo senza i quali non esisterebbero le eccellenze motoristiche dell'Italia di adesso. 
Ovviamente nel Museo, com'è logico immaginare, sono esposti gli storici modelli delle automobili partecipanti alle edizioni della gara accanto all'abbigliamento, ai gadget e alle pompe di benzina dell'epoca. Se alzate gli occhi poi, potrete osservare i vecchi articoli di giornali riguardanti non solo la competizione ma pure i fatti storici più importanti accaduti in quegli anni. 
Mi ha lasciato senza parole leggere la prima pagina del Giornale di Brescia di martedì 7 agosto 1945 che riporta il drammatico titolo: La prima bomba atomica è caduta sul Giappone; sottotitolo: la sua potenza è pari a quella di 20 mila tonnellate di tritolo e distrugge ogni cosa nel raggio di tre chilometri. Terrificante. 


Modellino del Flyer primo aereo a elica con motore dei fratelli Wright
Nella sede museale trova posto anche una piccola, se pur molto interessante, esposizione di modellini in scala di invenzioni meccaniche come per esempio quello del primo aereo a elica con motore dei fratelli Wright, il sistema biella-manovella, il Carro a vapore di Cugnot e la simpatica evoluzione della bicicletta a partire dal celeripede del 1816 fino all'antenata della tanto amata due ruote moderna.      





La simpatica evoluzione della bicicletta dal celeripide del 1816 fino all'antenata della nostra due ruote moderna
Per informazioni su costi, orari e molto altro consultate il sito internet: http://www.musilbrescia.it/minisiti/simil/web/musei-enti/brescia-hinterland/mille-miglia/index.html

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.


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