sabato 28 ottobre 2017

Affreschi e camini del Castello di fenis


Nel mezzo della Valle d'Aosta si trova un paesino disposto su un altopiano prativo assolato e bordato dai boschi. Qui, sopra una bassa collinetta, si ergono le eleganti mura del CASTELLO DI FENIS, la seconda meraviglia valdostana. La cinta muraria esterna merlata, le grosse torri quadrate e le torrette cilindriche lo fanno sembrare uscito dalla malinconica fiaba della 'Bella addormentata', eppure Fenis è reale, magnifico e imponente. 




Le origini rimangono un mistero, solo a partire dal XIII si sono trovate testimonianze 
Torri e mura merlata di Fenis
dell'esistenza di un castello ma è dal 1330, anno in cui cade nelle mani della signoria di Aimone di Challant, che la sua storia decolla nei panni di residenza reale e non come fortezza dagli scopi bellici. Guardandolo infatti si apprezza la signorilità della struttura, per nulla adatta a sostenere cruenti combattimenti. Solo alcune accortezze come le caditoie e le alte mura in pietra rievocano pensieri militari, ma utilizzate soltanto nel caso di estrema difesa. E' la lunga dinastia dei Challant ad apportare sostanziali modifiche alla struttura originale. Loro ampliarono, riallinearono i livelli interni, abbassarono l'altezza delle stanze esistenti per ricavare un nuovo piano, affrescarono. 
Portarono avanti tutta una serie di costosi interventi al fine di rendere il castello una 
Plastico del castello di Fenis
residenza lussuosa e accogliente. Come la storia insegna dopo il periodo di fervore e grandezza arrivò il declino, cominciato nel XVIII secolo a seguito di anni di apatia. Fenis conobbe diversi proprietari tutti troppo oberati dai debiti per cambiarne le sorti. Venne così degradato a casa colonica finché nella seconda metà del 1800 passò allo Stato Italiano. Da qui comincia un nuovo capitolo della sua odissea caratterizzato da decenni di restauro che lo hanno trasformato nell'importante monumento medievale oggi visitabile.
Cosa ci ricordiamo della visita al castello? Di certo gli enormi camini nelle varie stanze e gli splendidi affreschi della cappella. 
Carro in legno intarsiato per le feste
Di alcune parti di questi ultimi sono rimaste solo le sagome disegnate perché le lamine d'oro/argento che un tempo le ricoprivano sono state rubate. Di notevole impatto visivo è pure lo splendido cortile con la scala semicircolare affrescata circondata da un loggiato in legno. Tra le figure dipinte spicca San Giorgio che salva la principessa colpendo a morte il drago. Nel vano della cisterna dove venivano raccolte le acque piovane è conservato un bel carro in legno finemente intarsiato utilizzato probabilmente durante le feste. Al castello le otto maschere apotropaiche scolpite in sasso sugli angoli alti delle torri regalano un alone di misticismo in quanto erano considerate una sorta di amuleto in grado di allontanare gli spiriti.  


I meravigliosi affreschi della cappella

Uno dei tanti grandi camini del castello

                                                             Gli affreschi del cortile







Per saperne di più consultate il sito internet di Fenis: http://www.comune.fenis.ao.it/cfe/index.cfm/castello-di-fenis.html

Tratto dal diario 'Le otto meraviglie della Valle d'Aosta' sulla rivista online Turisti per caso.
Se volete leggere per intero il mio diario di viaggio dedicato alla breve ma intensa vacanza in questa meravigliosa regione alpina cliccate sul link della nota rivista online 'Turisti per caso': http://turistipercaso.it/valle-d-aosta/76964/le-otto-meraviglie-della-valle-daosta.html 

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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