lunedì 21 settembre 2020

Ai Piani Resinelli

Una vetta dalle pareti verticali e la cima coperta dai boschi domina l'ingresso alla Valsassina. La roccia, punto di osservazione strepitoso, fa parte del comprensorio dei Piani Resinelli, e in particolare del Parco del Valentino, ed è la meta di una domenica di settembre dal tempo troppo incerto per avventurarsi a quote elevate. 

Oggi arriviamo a Lecco per poi seguire le indicazioni per la Valsassina e alla rotonda di Ballabio proseguire per gli 8 chilometri in salita di una strada zeppa di curve fino ai 1200 metri dei Resinelli. L'avvallamento in cui trovano posto bar, alberghi, case private, rifugi, prati e ristoranti è collocato ai piedi del massiccio della Grigna meridionale la cui guglia più alta misura 2184 metri. Il colore biancastro delle rocce calcaree assieme alla forme appuntite mi ricordano le tanto amate Dolomiti. 

Veduta nuvolosa sulla Grigna meridionale

Di parcheggi ce ne sono molti eppure man mano che ci si avvicina al parco la probabilità di trovarne di liberi diminuisce drasticamente durante il fine settimana. Consiglio perciò di lasciare l'auto all'inizio del centro abitato, accanto alla chiesetta, e di proseguire a piedi lungo via Escursionisti. Le piattaforme in legno sospese fra gli alberi del Parco Avventura segnalano l'inizio della mulattiera che vogliamo percorrere. Qualche centinaia di metri ci separano dall'ingresso al Parco del Valentino a entrata gratuita. Il cancello si trova alla bocchetta del Piave da dove si osserva lo strapiombo sulla val Calolden. I tratti in piano si alternano a leggere salite e si procede immersi in uno splendido bosco di latifoglie, pulito e arioso, superando la signorile casa museo villa Gerosa, quest'anno chiusa, e allontanandosi sempre più dai rumori della civiltà. Dopo circa mezz'ora di camminata lenta, all'improvviso, le piante svaniscono e il panorama mozzafiato del Belvedere si spalanca davanti agli occhi. Spiccano il Monte Barro e la sagoma inconfondibile dei Corni di Canzo, appaiono in successione l'apice lecchese del lago di Como, il bacino di Garlate e quello di Olginate, e più distante lo specchio d'acqua di Annone. 

Panorama dal Belvedere

Veduta sui laghi salendo verso Roccolo

Aggirato il terrazzo panoramico naturale lo sguardo viene attratto dai picchi verticali, calcarei, che si dipanano e degradano dal monte Coltignone che supera i 1450 metri di quota. E' possibile arrivarci allungando di poco il percorso, tuttavia noi preferiamo fermarci in località Roccolo per poi ridiscendere in paese.

Le creste che degradano dal monte Coltignone

Nel parco ci si diverte

Nostro figlio ci ha fatto promettere di portarlo al parco avventura Resinelli (sito internet: http://www.parcoavventuraresinelli.it/) e una promessa va mantenuta! Così, dopo altri venti minuti di cammino, eccolo divertirsi sui  percorsi mini baby  pensati per i bimbi fino ai 5 anni e i 110 cm. Oltre questa altezza è possibile accedere a 5 percorsi e per i più grandi a ulteriori 6, per non parlare dell'adrenalinica arrampicata su un albero fino a 10 metri di altezza. Il divertimento è assicurato per tutta la famiglia anche se noi 'rimaniamo a terra' e ci sentiamo appagati della felicità di Leonardo. Quando crescerà sarà bello provare tutti assieme anche le altre attrazioni. Per il momento siamo più che soddisfatti della giornata trascorsa in mezzo alla natura e ai bei paesaggi della nostra Lombardia.

Equilibrio su uno dei percorsi mini baby

Uno scorcio del parco avventura

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.   

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