"Passato il ponte, il sentiero che da Gombaro vien su in un balzo regala fin da subito la piacevole sensazione di un tragitto lontano dal tempo. La città, in fondo alla forra, con la tettoia del vecchio mercato e il vecchio campanile, non sembrano più appartenere a quell'istante e, quasi all'improvviso, ci si trova alle porte di Maioni, la contrada che si dice abbia in sé il seme nascosto del primo soglio del Comune della città. Un piacevole scorcio di case addossate su vecchie cantine di volte annerite con la suggestione di vite trascorse su pavimenti di terra bagnata e l'umana sorte di taciti stenti..." a firma solo le iniziali dell'autore, B.G.
Sono queste le frasi che accolgono chiunque superi le cassandre del torrente Mallero, percorrendo il tracciato che dalle case di Gombaro, all'estremità nord della città di Sondrio, sale fino alla contrada di Maioni, porta del paese di Mossini. Da una manciata giorni assieme a quelle parole vi sono pure delle strane creature a dare il benvenuto a grandi e piccini, e a regalare degli attimi di spensieratezza. Sbocciano dal terreno, scrutano il viandante appesi ai rami degli alberi e alle recinzioni, o se ne stanno comode sui muretti. Popolano il bosco all'ingresso del borgo e dei nastrini rossi ne creano un'ideale connessione. Grazie a esse, o meglio per merito di chi le ha create, la magia del Natale ha invaso Mossini. Si tratta di Laura Arena, Marica Ruttico, Davide Branchi e delle loro rispettive famiglie, unite nell'associazione "Proloco dei Terrazzamenti" (pagina su facebook). Appena nata possiede tutte le caratteristiche, ovvero creatività, voglia di fare e spirito propositivo, per realizzare grandi cose nei mesi a venire. Intanto l'inaugurazione del 'bosco di Natale' sta raccogliendo riscontri molto positivi e le decorazioni sono spuntate anche nel vicino borgo di Triasso. Lo scopo dell'associazione infatti è quello di unire le piccole frazioni di Mossini, Sant'Anna e Triasso, dislocate lungo i meravigliosi sentieri dei terrazzamenti vinicoli che caratterizzano la nostra Valtellina e sono conosciuti in tutta Italia. Le contrade si stanno ripopolando di bambini e assieme a loro è arrivato un nuovo vento di allegria, accompagnato da fresche iniziative. Perciò briglie sciolte all'immaginazione, alla passione e all'ottimismo, più che mai indispensabili per illuminare il prossimo 2021.
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| Il ponte sul fiume Maioni |
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| Babbo Natale saluta i viaggiatori |
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| Nastri rossi segnalano il percorso |
Ecco le strane creature...
Se vogliamo lasciarci stordire dagli addobbi natalizi, quelli più finti e artificiali, allora possiamo ridiscendere il sentiero del Gombaro e seguire il margine del fiume Mallero fino al cuore della Sondrio vecchia. Lì di sera le calde illuminazioni dei lampioni regalano atmosfere romantiche d'altri tempi, ma pochi passi più avanti i giochi di luce nelle grandi piazze Garibaldi e Campello fanno ubriacare. Fiocchi di neve dalle mille tonalità di colore volteggiano sulle facciate dei palazzi cittadini più importanti, mentre il paesaggio innevato proiettato sulla collegiata dei Santi Gervasio e Protasio e sull'edificio del comune ci ricordano che l'uscita dall'inverno, quest'anno, sarà più lunga e insidiosa del solito. Il cartello poi affisso sul portale d'ingresso del Musa, il museo valtellinese di storia e arte, (post al link: http://amareviaggiarescrivere.blogspot.com/2016/07/al-musa-di-sondrio.html) avverte i bambini che Babbo Natale non potrà venire a trovarli, stendendo un velo di delusione... Per tutti noi e in particolar modo per loro speriamo davvero in un 2021 ricco di gioia e spensieratezza.
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| Per le vie della Sondrio vecchia |
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| L'avviso di Babbo Natale... |
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| Le luci di Piazza Garibaldi |
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| I paesaggi sulla collegiata dei Santi Gervasio e Protasio |
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| Piante innevate sulla facciata del palazzo del comune di Sondrio |
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
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