Nella provincia di TRIESTE, in Friuli Venezia Giulia si cela una caverna misteriosa. Il pianerottolo d'accesso all'attrazione non consente di capire cosa si nasconde oltre il cancello. Si intravedono solo delle scale che sprofondano in una voragine scura, aperta tra le querce e le betulle. Seguiamo la guida e gradino dopo gradino iniziamo a vedere il tesoro nascosto sotto la superficie rocciosa del Carso triestino. La galleria è stretta, le pareti umide e lisce, le luci disegnano il percorso sotto di noi creando un serpentone ricco di suggestione che conduce verso uno spazio più ampio. Ma cosa c'è di così interessante? Ci troviamo nella GROTTA GIGANTE, scoperta nel 1840 da Anton Frederick Lidner calatosi nel buio appeso a una semplice corda.
L'infinita bellezza del luogo è regalata dalle stalattiti e le stalagmiti. Le prime pendono dal soffitto e si formano nel corso di migliaia di anni grazie ai continui depositi di carbonato di calcio presente nell'acqua che se ne arricchisce percorrendo le rocce calcaree sovrastanti e poi gocciola ininterrottamente dall'alto. Le modalità di creazioni delle seconde sono le stesse, con l'unica differenza che queste crescono dal pavimento e, spesso, proprio sotto alle 'sorelle' stalattiti. Quando le due si congiungono danno origine alle colonne.
Tratto dal mio diario di viaggio 'Treviso,Trieste e Borghetto sul Mincio'. Se volete leggere l'intero articolo cliccate sul link della nota rivista on line 'turisti per caso': https://turistipercaso.it/trieste/82354/treviso-trieste-e-borghetto-sul-mincio.html
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
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