venerdì 12 febbraio 2021

Un tuffo nelle fontane di Roma

Ripartiamo dall'Italia, la nostra magnifica Italia, magari dalle città d'arte che tutto il mondo conosce e ci invidia. Proprio così potremo aiutare il nostro turismo a ripartire, e noi riusciremo a respirare quella bellezza eterna che è sempre lì e aspetta soltanto di essere nuovamente apprezzata. 
Oggi voglio ricordare un frammento di ROMA, un luogo a cui molti hanno dedicato la propria musica, provando a raccontare le meraviglie, la gioia di vivere e quell'alone di dolce vita onnipresente tra le sue vie lastricate. Fra tutti gli artisti, quello che a mio parere è riuscito a descriverne al meglio il carattere è Antonello Venditti con la sua 'Roma capoccia'.
Roma è romantica al tramonta quando i tetti delle cupole si infiammano di rosso, frizzante la sera con il brulicare di mille locali, elegante di notte quando la luna si specchia nelle grandi fontane. E' affascinante persino con la pioggia, assonnata quando il mattino tutto pian piano si risveglia, solitaria nei caldi pomeriggi estivi e giovane durante le frizzanti giornate primaverili. Non c'è un momento del giorno o una stagione in cui Roma non sia bella con 'la maestà der Colosseo' e 'la santità der Cupolone', e mentre la si ammira pare che il tempo si sia fermato. In questa città tutto è immortale, persino le emozioni e i ricordi che l'hanno fatta rivivere dentro ognuno di noi durante la lunga pandemia. 

La 'Roma capoccia' di Antonello Venditti

Monumenti a parte, ogni palazzo trasuda storia e la bellezza delle facciate non passa inosservata, così come le fontane, che compaiono inaspettate agli incroci delle strade.

Stupenda la Fontana dell'Acqua Felice in Piazza San Bernardo, detta anche Fontana del Mosè per la grande statua del Profeta alloggiata nella nicchia centrale, mentre con la mano destra indica il miracolo dell'acqua che fuoriesce dalla roccia. Il travertino con cui è stata realizzata la fontana è stato razziato dalle Terme di Diocleziano, così come i quattro leoni saccheggiati da altre opere architettoniche come il Pantheon. Quelli che ora vediamo sono delle copie mentre gli originali sono custoditi nei Musei Vaticani.


Fontana dell'acqua felice o fontana del Mosè


All'intersezione tra Via XX Settembre e Via delle Quattro Fontane, suggestivo incrocio dal quale osservare in lontananza l'Obelisco di Trinità dei monti e l'Obelisco del Quirinale, si ammirano le famose Quattro Fontane. Le fontane furono realizzate agli angoli dei palazzi in quanto Papa Sisto V, volendo abbellire la via ma non avendo risorse economiche sufficienti, si rivolse ai proprietari dei palazzi. Questi ultimi gli concessero lo 'spazio' contribuendo alle spese e così le opere divennero per metà pubbliche (perciò usufruibili da tutti) e per metà private. La prima fontana rappresenta Diana simbolo di fedeltà, la seconda Giunone segno di Fortezza, la terza il Tevere emblema di Roma e la quarta l'Arno immagine Firenze.


Giunone, delle Quattro fontane
Diana, delle Quattro fontane
























C'è poi la Fontana del Tritone in Piazza Bernini, con la figura possente e mitologica di Tritone poggiata sulla conchiglia sostenuta dai delfini. 

Al centro di una delle Piazze più trafficate di Roma, ovvero Piazza della Repubblica, giace una fontana a mio parere affascinante e nel contempo provocatoria per il periodo in cui fu realizzata (fine 1800), la Fontana delle Naiadi. Bellissima di giorni quando i getti d'acqua risplendono al sole e tra essi emergono le sculture di quattro Naiade, ovvero quattro fanciulle (ninfe) completamente nude avvinghiate a figure mitologiche e raffiguranti: la ninfa degli oceani, la ninfa dei fiumi, la ninfa dei laghi e la ninfa delle acque sotterranee.


Fontana delle Naiadi


Il Fontanone dell'Acqua Paola, in Rione Trastevere, è proprio un 'fontanone' date le dimensioni della vasca e la grandiosità dell'opera scultorea in marmo che l'arricchisce con le sue tre alte arcate da cui fuoriesce la preziosa acqua. Un po' fuori dal centro e dai tradizionali percorsi turistici, è a mio parere una delle più belle di Roma.

Una fontana secondo me sopravvalutata è la Fontana della Barcaccia in Piazza di Spagna, proprio ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti. Realizzata da Pietro e Gian Lorenzo Bernini e conclusa nel 1629 rappresenta una barca che sta affondando e dai cui fianchi fuoriesce appunto l'acqua.

La Fontana dei Quattro Fiumi, in Piazza Navona, creata da Gian Lorenzo Bernini nel 1651 non ha nulla a che vedere con la Fontana della Barcaccia infatti qui l'artista ha superato se stesso. Quattro figure titaniche simboleggiano i corrispondenti quattro fiumi dei quattro continenti allora conosciuti: Nilo, Gange, Danubio e Rio della Plata. Queste sostengono l'obelisco egizio un tempo collocato nel circo Massenzio, sulla cui cima giace una colomba, mentre sculture di piante e animali abbelliscono ulteriormente l'opera. Si dice che la fontana simboleggi la rivalità tra il Bernini e il Borromini, autore dell'antistante chiesa di Sant'Agnese. Comunque la si pensi resta il fatto che ci troviamo davanti a due capolavori di inestimabile valore.


La splendida Fontana dei quattro fiumi


Eccoci finalmente al cospetto di sua maestà Fontana di Trevi che compare tra le case come un incantevole miraggio e in uno spazio ristretto, se si pensa alla grandezza di altre piazze dove sono ubicate delle famose 'sorelle'. La fontana sorge al termine dell'acquedotto Vergine, probabilmente il più antico di Roma, ed è un tripudio di statue (dell'Abbondanza e della Salubrità nelle due nicchie laterali e dell'Oceano in quella più grande centrale), di bassorilievi, di altre sculture minori e soprattutto di acqua. Bellissima di giorno e indimenticabile la notte, la Fontana di Trevi ci ha stregato con i suoi zampilli e il gioco di luci e ombre notturne. Intrigante pensare che se si lancia una monetina nella vasca rimanendo di spalle, sicuramente si rivedrà Roma: noi abbiamo seguito la tradizione e speriamo di tornarci al più presto.


La Fontana di Trevi di notte toglie il respiro


Semplice ma di sicuro effetto la Fontana dei Quattro Leoni in Piazza del Popolo. Posta alla base dell'Obelisco Flaminio è costituita da quattro vasche con altrettanti leoni in stile egizio di marmo bianco.


Fontana dei Quattro leoni ai piedi dell'Obelisco Flaminio


Chiudo il 'tuffo' nelle fontane più belle di Roma con l'elegante specchio d'acqua di Piazza della Rotonda, adagiato proprio di fronte al Pantheon e su cui s'innalza l'Obelisco di Ramses II. 


Se volete leggere per intero il diario di viaggio 'Quanto sei bella Roma', cliccate sul link della nota rivista on line 'turisti per caso': https://turistipercaso.it/roma/70226/quanto-sei-bella-roma.html

Curiosi di scoprire la storia, le leggende e i passaggi segreti di Castel Sant'Angelo? Allora leggete il post che ho interamente dedicato a questo affascinante castello:
http://amareviaggiarescrivere.blogspot.it/2013/09/castel-santangelo-storia-leggende.html

Poi, potrete emozionarvi grazie alla sacralità e all'imponenza della magnifica Basilica di San Pietro, capolavoro di architettura e cuore della cristianità cattolica:
http://amareviaggiarescrivere.blogspot.it/2013/10/la-magnifica-san-pietro.html

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.   

Nessun commento:

Posta un commento