ETNA, il vulcano più alto d'Europa e tra i più attivi al mondo.
L'emozione per l'escursione è forte e durante il viaggio in auto di circa un'ora fino al Rifugio Sapienza, punto d'inizio del trekking, già veniamo catturati dallo splendore del luogo. Continui sbuffi fuoriescono dai crateri sommitali, formando pesanti nuvoloni grigi che si stagliano nel blu del cielo di una giornata limpida, perfetta. La strada si snoda come un serpentone sui fianchi neri della montagna modellati dalle eruzioni di migliaia di anni. Le colate di lava incandescente giunte fino al mare hanno creato un paesaggio lunare composto da grandi rocce, piccoli ciottoli e sabbia scura su cui crescono distese di muschi verdissimi, ritagli di boschi, pinete e magnifiche ginestre di un giallo spettacolare. La presenza di tutti questi colori accesi crea una visione mozzafiato da fotografare decine e decine di volte.
Salendo verso la cima dell'Etna |
Finalmente siamo pronti per salire con la cabinovia a 2500 metri di altitudine e da lì cominciare il trekking che occuperà l'intera giornata. Pian piano prendiamo quota intervallando il camminare con soste durante le quali la brava e preparata guida, Luciano, elargisce spiegazioni sulla formazione dei vari coni vulcanici man mano visibili, sulle eruzioni più imponenti e le personali esperienze vissute scalando l'Etna.
La salita fino ai 2920 metri della Torre del Filosofo è impegnativa, si cammina su ghiaioni ripidi e scivolosi, accompagnati da enormi coccinelle, una delle poche forme di vita presenti. Per garantire la sicurezza non è possibile proseguire oltre ma già da quassù la vista sulla costa sud orientale della Sicilia è meravigliosa e ancora più incredibile è la visione verso i crateri sommitali in continua attività.
La discesa lungo un canalone in cui sembra a ogni passo di corsa di sprofondare nelle sabbie mobili è di certo la parte più divertente. Segue una risalita in un canyon di lava solidificata i cui lati, a tratti, si congiungono sopra le nostre teste formando bassi passaggi, ricchi di suggestione. Persino il pranzo al sacco è particolare, divoriamo i panini accanto a una bocca effusiva dalla quale fuoriesce l'aria calda e scaviamo nel terreno attorno a noi scoprendo la neve ben conservata sotto lo spesso strato di sassi e sabbia.
La ciliegina sulla torta è la fascinosa valle del Bove, dalla caratteristica forma a ferro di cavallo rivolta verso il mare. Dal punto di vista tecnico si tratta di una depressione vulcano-tettonica e per la sua conformazione consente agli scienziati di leggere la storia dell'Etna, che è poi uno dei vulcani più studiati al mondo grazie alla rete di sorveglianza sismica, di monitoraggio dell'attività e di scambio di dati con le altre stazioni internazionali.
I colori della Valle del Bove |
Tratto dal mio racconto di viaggio 'Assaggi di Sicilia', dedicato al breve ma intenso viaggio on the road nel sud-est della Sicilia, e pubblicato sulla nota rivista online 'Turisti per caso'. Se volete leggerlo per intero cliccate sul link: https://turistipercaso.it/sicilia/82703/assaggi-di-sicilia.html
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
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