Tratto dal diario di viaggio 'Natura meravigliosa in val di Sole' pubblicato per intero sulla nota rivista online Turisti per caso al link: https://turistipercaso.it/diari-di-viaggio/natura-meravigliosa-in-val-di-sole.html
La VAL DI PEJO è una vallata laterale della splendida Val di Sole che è considerata una delle più verdi dell'intero Trentino, attraversata dal fiume Noce e racchiusa tra le Dolomiti del Brenta, i gruppi dell'Adamello, della Presanella e dell'Ortles-Cevedale. Pejo a sua volta è custodito nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, gioiello delle Alpi.
E' a Pejo Fonti che saltiamo nella telecabina per Tarlenta. L'impianto supera un dislivello di 600 metri, da 1400 a 2000 metri di altitudine, in una manciata di minuti. Poi ci accomodiamo sulla seggiovia quattro posti per raggiungere il Pian di Larent a 2350 metri di quota, che ospita il rifugio Doss dei Cembri. Ad attenderci una vegetazione bassa d'alta quota fatta di cespugli, muschi, rododendri e un panorama alpino di rara bellezza, aperto su montagne ancora cariche di ghiaccio e neve. Il tutto specchiato nelle acque terse, appena mosse da una brezza frizzante, del piccolo lago della Mite. Sopra di lui lo stretto vallone roccioso e l'arrivo della funivia Pejo 3000, fiore all'occhiello della località.
Due vedute all'arrivo della seggiovia al Pian di Larent con il lago della Mite
Scendendo verso il rifugio Scoiattolo dal Pian di Larent |
Scendendo dal Pian di Larent si scorge il pianoro prativo di Covel |
Lì l'accogliente terrazza con tavoli e panche di legno del rifugio Scoiattolo offre un ricco self service per il pranzo con piatti tipici trentini, come la polenta accompagnata da una scelta di carni e gli spatzle, i gnocchetti verdi con speck e panna. Non mancano neppure i primi tradizionali in modo da accontentare qualsiasi palato. I sapori sono buoni, così come il rapporto qualità-quantità-prezzo. L'ambiente e la vista invece sono un valore aggiunto. Il ristoro inoltre si affaccia sul Pejo Kinderland, un parco giochi fantastico con casa sull'albero, amache, carrucola, un originale discesa per le biglie, altalene in corda protette dalla maestosa aquila in legno e l'attrattiva principale del percorso dell'acqua con cui i bambini possono divertirsi sperimentando il flusso del più prezioso degli elementi.
A pomeriggio inoltrato è ora di ridiscendere a valle, ma a piedi! Passando per il pianoro prativo di Covel a 1800 metri di altezza, ospitante una malga, il suggestivo laghetto e la cascatella. Si raggiunge con una mezz'ora di cammino seguendo un tracciato immerso nella pianeta che si stacca dalla pista sterrata sulla destra, poco sotto il rifugio. Il luogo è talmente ameno e tranquillo da sembrare l'ambientazione perfetta di una fiaba con gnomi e fate.
Nel laghetto di Covel si specchiano le montagne |
Avendo già superato una parte consistente del dislivello in discesa non conviene tornare indietro a riprendere la telecabina. In quaranta minuti seguendo il percorso che d'inverno si trasforma in pista da sci si arriva a Pejo Fonti, proprio al parcheggio dell'impianto. Quest'ultimo tratto risulta abbastanza noioso, eccezione fatta per le vedute sull'altro ramo della val di Pejo, quello con il lago di Pian Palù.
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
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