giovedì 28 ottobre 2021

Tesori dell'Hofburg, Vienna

Entrare nel COMPLESSO DELL'HOFBURG di Vienna significa vivere la magnificenza imperiale. 
La sua costruzione ha inizio nel XIII secolo ed è con la dinastia degli Asburgo che si espande via via nei secoli assumendo l'aspetto attuale. Vi accediamo dalla sezione più antica, la Michaelertrakt, l'ala di San Michele, affacciata sulla rotonda piazza Michaelerplatz di cui abbraccia quasi la metà della circonferenza seguendone le linee curve. 
Nel Museo dell'Argenteria
Passando attraverso la Michaelertor, porta di San Michele, si avverte l'odore dei cavalli della Scuola di Equitazione Spagnola a cui è possibile accedere previa prenotazione online al sito: https://www.srs.at/en/ per assistere a uno degli spettacoli serali oppure al training mattutino delle 10. Inizialmente l'idea di parteciparvi sembrava interessante ma le recensioni con giudizio scarso ci hanno spinto a cambiare idea. 
Passiamo oltre, dirigendoci all'ingresso al piano terra del museo dell'Argenteria di corte. Il biglietto d'accesso, acquistabile anche online su: https://www.sisimuseum-hofburg.at/en/, comprende pure gli Appartamenti Imperiali e l'esposizione dedicata all'Imperatrice Sissi, entrambi al livello superiore. Un audioguida in lingua italiana ci guida tra tavole sontuosamente apparecchiate, vetrine con servizi d'oro e d'argento un tempo destinati ai grandi ricevimenti, posate, piatti, bicchieri, candelabri, centritavola, e poi pentole usate nelle cucine e porcellane finemente decorate con pitture che le rendono simili a quadri. 

L'opulenza degli argenti dell'Hofburg

Finalmente dopo un piano di scale entriamo con mio grande entusiasmo nel mondo di Sissi. un personaggio storico dalla personalità complessa in bilico tra il mito e la cruda realtà. Elisabetta di Baviera, nata la notte di Natale del 1837 a Monaco, trascorre una giovinezza spensierata, semplice, gioiosa e a contatto con la natura nel castello di Possenhofen. La vita le cambia nell'agosto del 1853 quando incontra l'Imperatore Francesco Giuseppe (Franz). Da quel momento Sissi deve attenersi alle direttive dell'arciduchessa Sofia, sua futura suocera, approfondisce lo studio delle lingue, di storia e geografia, migliora il portamento e l'igiene personale. 
Nel Museo di Sissi
La sua figura è avvolta fin dall'inizio da un'aurea fiabesca. Dal giorno del matrimonio celebrato il 24 aprile 1854 si trasferisce a Vienna nel palazzo dell'Hofburg, dove è costretta a sottostare alla rigida etichetta di corte, agli impegni pubblici e all'invadenza di Sofia. Inizia così a soffrire di ansia, depressione, anoressia. Il destino le si accanisce contro con la morte della primogenita al secondo anno di vita poi, a seguito della nascita del terzogenito maschio Rodolfo, diviene sempre più esasperata e decide di partire per un lungo viaggio alla ricerca di una serenità che purtroppo non troverà mai. Con il suicidio di Rodolfo nel 1889 il rapporto fra lei e Franz subisce il colpo di grazie e la favola di Sissi si conclude tragicamente il 10 settembre 1898, giorno del suo assassinio da parte di un anarchico italiano.
Il carattere e la storia  dell'Imperatrice viene qui narrata attraverso gli oggetti personali, due sontuosi abiti e altrettante particolari statue che la raffigurano, quadri, giornali e fotografie dell'epoca, la ricostruzione del vagone di corte usato per viaggiare (l'originale è conservato al Museo della Tecnica) e le locandine dei tre film biografici rispettivamente del 1955, '56 e '57 in cui Sissi è interpretata dall'attrice Romy Schneider. Un'esistenza composta da alti e bassi conclusasi con una tragica fine accomuna queste due figure femminili, producendone un'amara coincidenza. Secondo il mio parere l'esposizione è buona, tuttavia può essere ampliata e approfondita.

La visita in questa porzione dell'Hoburg si chiude con una carrellata delle stanze, Appartamenti imperiali, in cui gli Imperatori asburgici trascorrevano una porzione importante parte della loro vita, tra stufe in maiolica, lampadari in cristallo, decorazioni in stucco e drappi di velluto. 

Usciamo di nuovo nell'aria pungente di un pomeriggio nuvoloso per girovagare nel vicino Volksgarten, il bel giardino arredato con aiuole fiorite, piante di rose, viali alberati, siepi, statue e fontane. 

Fiori e giochi d'acqua nel Volksgarten

Dopo aver giocato ad acchiapparello e a nascondino con nostro figlio Leonardo, lo convinciamo e entrare in un'altra attrazione dell'Hofburg, la Camera del Tesoro (biglietti acquistabili in loco o sul link ufficiale: https://www.kaiserliche-schatzkammer.at/en/), organizzando appunto una piccola caccia al tesoro dei tre oggetti più importanti della collezione. Alle sale accediamo dalla Corte degli Svizzeri e subito diamo inizia la ricerca in un ambiente oscurato, dove solo le vetrine vengono illuminate. Non ci vuole molto a individuare la Corona del Sacro Romano Impero, di forma ottagonale e zeppa di pietra preziosi, con la quale sono stati incoronati gli Imperatori. Poi scopriamo la Corona imperiale d'Austria accanto allo scettro e alla spada, e infine, per mia grande gioia, uno tra gli smeraldi più grandi al mondo: ben 2680 carati. Un gioiello capace di far girare la testa a qualsiasi donna! Tra sciabole, vesti e mantelli vediamo pure un dente di narvalo (un grosso cetaceo) lungo, simile a una vita, catalogato come il corno di unicorno intriso di poteri magici.

I 2680 carati di uno degli smeraldi più grandi al mondo

Affacciata su Josefsplatz, nel cuore di Vienna e sempre nel complesso dell'Hofburg, è ubicata una parte della Biblioteca Nazionale Austriaca, a mio parere la più fascinosa. 
Imperatore Carlo VI al centro del salone
Si tratta del SALONE DI GALA (biglietto acquistabile online al link: https://www.onb.ac.at/en/museums/state-hall o direttamente sul posto) che in effetti, secondo molti, è una delle biblioteche storiche più belle al mondo. 
Il primo sguardo lanciato oltre il portale d'accesso in cima allo scalone lascia senza parole e lo stupore continua, senza mai scemare, man mano che si percorrono i quasi 80 metri di lunghezza della galleria. Sotto i magnifici affreschi della cupola centrale e i decori della volta sono custoditi, negli scaffali in legno di noce addossati alle pareti, 200 mila libri risalenti al periodo dal 1501 al 1850. Diverse statue in marmo di Duchi, Arciduchi e Re impreziosiscono l'ambiente, tra di esse quella centrale dell'Imperatore Carlo VI nei panni di Hercules Musarum, al quale si deve la realizzazione di questo gioiello dell'architettura barocca. Attorno, i quattro globi creati da Vincenzo Coronelli tra il 1650 al 1718, sono delle vere e proprie opere d'arte, regalando valore al genio del popolo italiano. Apprezzabile pure l'esposizione temporanea dedicata all'importanza del Danubio nella storia, il cui corso nei confini dell'Impero austro-ungarico del 1857, da Passau alla porta di Ferro, è raffigurato su 44 metri di pannelli.

La bellezza del Salone di Gala della Biblioteca Nazionale austriaca

Tratto dal mio racconto di viaggio 'Vienna, la città imperiale a misura di bambino', dedicato ai cinque giorni trascorsi nella capitale austriaca fra musei e attrazioni adatti a tutta la famiglia, e pubblicato sulla nota rivista online 'Turisti per caso'. Se volete leggerlo per intero cliccate sul link: https://turistipercaso.it/cultura/82850/vienna-la-citta-imperiale-a-misura-di-bambino.html

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere. 

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