domenica 26 dicembre 2021

Camogli e Nervi, borghi di Levante

Camogli, città dei mille bianchi velieri
Una temperatura molto gradevole allieta la scoperta di CAMOGLI, la città dei mille bianchi
 velieri. Provenendo da Rapallo con un pizzico di fortuna è possibile lasciare l'automobile nel posteggio gratuito di piazza Matteotti. Avendo dimensioni ridotte e trovandosi a ridosso della zona a traffico limitato è gettonatissimo, l'alternativa è l'area di sosta comunale a pagamento a pochi metri dal mare. 
In pochi passi siamo proiettati in un borgo marinaro di origini antichissime, addirittura preistoriche, dalle case intonacate con tonalità leggere aggredite dalla salsedine e la cui continuità è interrotta soltanto da ripide e strette scalinate che seguono il fianco ripido della montagna. Ai piani terra si aprono bar, ristoranti e negozi affacciati sulla passeggiata pedonale che segue la forma a mezzaluna della spiaggia di ciottoli. 

Baia di Camogli dalla forma a mezzaluna e chiusa dalla Basilica di Santa Maria Assunta

A chiudere il panorama la sagoma della Basilica di Santa Maria Assunta dai ricchi interni barocchi impreziositi con stucchi dorati. Dietro di essa, ma non visibile fino a quando non si aggira il conglomerato di abitazioni addossate al campanile e a un lato della navata centrale, emergono i ruderi abbarbicati sopra gli scogli del castello della Dragonara. Un tempo entrambi gli edifici simbolo di Camogli se ne stavano su un isola e un dipinto del 1518 lo testimonia. Poi l'isolotto venne unito alla costa andando a creare il bel porticciolo dove le piccole e colorate barche dei pescatori trovano riparo assieme ai traghetti. Le prime danzano sulle onde cariche di reti, le stesse che si trovano distese sul molo con i pescatori di giovane e vecchia generazione intenti a ripararle e a districarle, insieme, proprio come accadeva centinaia di anni fa. I secondi tagliano l'acqua pieni zeppi di turisti in partenza nel golfo Paradiso, per quello del Tigullio e per l'Abbazia di San Fruttuoso. Questa è incastonata in un'insenatura naturale ed è raggiungibile solo a piedi o con i battelli (pure da Rapallo e Portofino sebbene non tutto l'anno). Noi avendo altri programmi l'abbiamo evitata, ma può rappresentare una gita gradevole in bassa, anzi bassissima stagione, diversamente l'afflusso eccessivo e incontrollato di persone ne rovina la bellezza.  

Il Porticciolo di Camogli pieno di piccoli pescherecci e traghetti

Circa mezz'ora di guida sulla strada statale SS1, resa piacevole dai meravigliosi scorci verso il mare, ci conducono alla cittadina di NERVI. Il clima particolarmente favorevole la rese una nota località di villeggiatura fin dai secoli XVII, XVIII e XIX, un luogo dove mare e montagna si fondono per dare origine a un paesaggio incantevole. Lo capirono dapprima la nobiltà e la borghesia genovese tanto da costruirvi le eleganti ville in stile liberty, ricordo della Belle Epoque, che ancora oggi caratterizzano il luogo, poi i ricchi provenienti dal nord Europa e dalla Russia.
Noi per scoprirla lasciamo la macchina nell'autorimessa Le Streghe a pagamento, in alternativa, se siete fortunati, ci sono dei posteggi liberi lungo la strada. 
Roseto in fiore nei Parchi di Nervi

In una decina  di minuti di camminata in discesa su gradinate e viuzze si giunge alla stazione ferroviaria e da lì in pochi passi entriamo nei meravigliosi parchi di Nervi. Trattasi in realtà di giardini pubblici molto curati, puliti, attraversati da viali e sentieri, dove i prati tenuti all'inglese sono circondati da cedri, palme e diverse specie di piante e arbusti. Vi sono un roseto con decine di varietà di rose alcune delle quali ancora fiorite, edifici signorili tra cui spicca la facciata decorata di villa Grimaldi, ora sede delle Raccolte Frugone. Queste fanno parte del polo museale con le collezioni di arte moderna e contemporanea ospitate in palazzi storici e concentrate in un chilometro quadrato. Ovviamente c'è pure un grande e moderno parco giochi antistante al bar e sparsi per i giardini si trovano tavoli, panchine (al coperto e non) e cestini per la raccolta dei rifiuti.

Il verde dei Parchi di Nervi

Dopo il picnic al sole attraversiamo uno dei sottopassi della linea ferroviaria per trovarci direttamente sul mare, lungo la famosa passeggiata Anita Garibaldi creata sugli scogli e a ridosso di Torre Gropallo edificata nel XVI secolo per avvistare le navi saracene. E' un percorso di circa due chilometri dalle vedute incantevoli che conduce sino al caratteristico porticciolo di Nervi. Non mancano i ristorantini dove gustare cene romantiche immersi nei colori dei tramonti estivi o pranzi invernali coccolati dal calore del sole. Dalla piccola baia è possibile tornare direttamente al garage Le Streghe infilandosi tra le case del centro storico e superando, stavolta in salita, tratti di scalinate fra orti e terrazzini. 


Panorama suggestivo dalla passeggiata Anita Garibaldi di Nervi

Il caratteristico porticciolo di Nervi

Tratto dal mio racconto di viaggio 'Perle di Levante', dedicato ai tre giorni trascorsi nel tepore dell'autunno inoltrato della Liguria, e pubblicato sulla nota rivista online 'Turisti per caso'. Se volete leggerlo per intero cliccate sul link: https://turistipercaso.it/diari-di-viaggio/perle-di-levante.html  

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.  

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