martedì 7 dicembre 2021

Nel parco museo del volo di Volandia

Ingresso uffici vecchie Officine Caproni
VOLANDIA, nel regno del volo! Leonardo, nostro figlio di cinque anni, non sta più nella pelle e il tempo trascorso in auto per raggiungerlo gli pare un'eternità. Il parco e museo del volo più grande d'Italia si trova accanto all'Aeroporto di Malpensa e occupa gli edifici delle storiche Officine Aeronautiche Caproni fondate nel 1910, già di per sé un'attrattiva.
Qui si compie un viaggio coinvolgente nella storia dell'aeronautica, partendo dai pionieri del volo fino alla conquista dello spazio, quest'ultimo illustrato egregiamente nel padiglione inaugurato nel 2019 alla presenza del grande astronauta Paolo Nespoli. 
Non solo aerei, vengono raccontate pure le vicende delle maggiori aziende della zona e dei personaggi che hanno plasmato l'economia dell'hinterland di Varese, detta anche la provincia con le ali, ampliando l'argomentazione fino all'industria aerospaziale internazionale. 
Il primo volo del Caproni Ca 1... in un quadro

Il percorso si suddivide in aree tematiche e i inizia dalle intuizioni di Leonardo Da Vinci nel campo del volo. Il genio toscano studiando il movimento degli uccelli intuì la potenzialità dell'uomo di librarsi anch'egli nel cielo, ideò delle grandi ali in legno leggero, il primo paracadute e arrivò a concepire l'odierno funzionamento del moto dell'elicottero.
Si continua con il celeberrimo, quanto breve, volo dei fratelli Wright nel 1903, simbolo del completamento di un'evoluzione tecnologica e dell'avvio di un'intenso processo di studi, finanziamenti e costruzioni.
Il Caproni Ca 1 esposto invece è l'aereo più antico conservato in Italia e il primo a volare sopra i prati di Gallarate nel 1910. La missione lanciò le basi dell'aeroporto intercontinentale di Malpensa, dell'industria aeronautica a Varese nonché del successo del gruppo guidato da Gianni Caproni. Quest'ultimo, nato nel 1886 in Trentino, allora sotto il dominio austriaco, studiò ingegneria, poi sperimentò e studiò ancora, fino a creare la propria industria e a impersonare il pioniere dell'aviazione.

Il Caproni Ca 1, il primo aereo a volare sulla brughiera di Gallarate nel 1910

Il mistero del deserto della Libia
Camminando nei padiglione si legge dell'impresa del 1933 di Lindberg che attraversò l'Atlantico su un monoplano terrestre. Scopriamo il mistero del deserto legata al velivolo SM79 scomparso, decollato nel 1941 da Bengasi, e il cui relitto fu ritrovato solo nel 1960 nel deserto della Libia. 
E' possibile comprendere in modo facile e intuitivo i diversi tipi di motore, a combustione esterna, ovvero a vapore, e interna, la tipologia e il funzionamento di questi ultimi, l'origine e il funzionamento di quelli a scoppio. 
Si passa dalla sala dedicata all'ala fissa alla sezione con i modelli ad ala rotanteresa ancora più interessante dalla possibilità di salire a bordo di alcuni elicotteri. In particolare è impressionante il colosso CH 47 Chinook con la capacità di carico paragonabile a un areo e utilizzato per scopi militari e civili.

Il colosso CH 47 Chinook ci ha impressionato

All'interno del colosso CH 47 Chinook si può entrare...

L'elicottero di soccorso, antincendio, protezione civile... per eccellenza

Ambientazione lacustre
Alcuni personaggi di Star Wars esprimono la fantascienza. Accanto trovano posto i simulatori di volo, l'area coperta con gonfiabili e tappeti elastici (quella per i più piccoli è ancora chiusa a causa del Covid), bar e ristorante con tavoli all'interno e all'aria aperta. 
Ci sono anche aree dedicate alle mostre temporanee, ora ospitanti il design Bertoni e la Carrozzeria Bertone con modelli dalle linee avveniristiche, se raffrontati agli anni in cui sono stati concepiti.
Non mancano le ambientazioni suggestive come quella di un habitat lacustre per ospitare gli idrovolanti o le immagini di vallate alpine tra cui si dispongono i palloni giganti e i cestelli delle mongolfiere, che incarnano il lato più sognatore e romantico del volo.
A noi ha entusiasmato il padiglione spazio, dove abbiamo apprezzato pure lo spettacolo nel planetario sul sistema solare. 




Galileo Galilei nel padiglione spazio
Si parte dal Metodo Sperimentale introdotto da Galileo Galilei per vagare poi tra stelle, sole, galassie, razzi e rover lunari, ambientazioni accattivanti e pianeti. Vediamo frammenti veri di meteoriti marziane e lunari, leggiamo il nome della prima donna a volare nello spazio, la russa Valentina Tereskova, comprendiamo l'evoluzione dei viaggi spaziali, dal celebre Neil Armstrong, primo uomo a posare il piede sulla luna, fino ai giorni nostri, ragioniamo sullo stretto legame esistente fra la vita quotidiana e le missioni spaziali. Il tutto appare incredibile e impressionante. 

Il lanciatore Soyuz Ms-02 nel padiglione spazio

Ambientazioni suggestive nel padiglione spazio

Se le superfici interne sono enormi, quelle esterni le eguagliano, con il prato su cui si adagiano i grandi aerei, il punto di osservazione su piazzale Malpensa, il largo viale centrale, il parco giochi con scivoli e altalene, la Collezione Ogliari con treni, tram, cabinovie, la celebre funicolare di Brunate (Como), molti mezzi di trasporto dalle forme curiose. La Collezione, sebbene interessante, appare trascurata e a mio parere dovrebbe essere valorizzata, così come in generale le attrezzature per i bimbi e le aree picnic. 

Vecchia funicolare da Como a Brunate... noi siamo saliti spesso su quella nuova

Nonostante ciò Volandia rimane un ottimo museo nel quale trascorrere un'itera giornata... e non esagero. Noi siamo entrati alle 10, orario d'apertura, per uscirne alle 17, e comunque incassando le proteste di nostro figlio che avrebbe voluto rimanerci ancora a lungo. 

Racconto di viaggio pubblicato anche sulla nota rivista online 'Turisti per caso'. 

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.  

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