venerdì 1 aprile 2022

Dal Parco Faunistico Cappeller ai borghi di Marostica e Bassano del Grappa


I Guereza
Il PARCO FAUNISTICO CAPPELLER in località Cartigliano, provincia di Vicenza (per info: https://parcocappeller.it/) ha aperto al pubblico nel 1998, da una realtà privata già esistente, e nasce dall'amore per gli animali e la natura. Passione che si respira a ogni passo sui tracciati molto ben tenuti,  valorizzati da ambientazioni arricchite con più di 500 specie vegetali e dal magnifico ulivo secolare. Ne rimaniamo colpiti, così come dal boom di nascite avvenute nel corso degli ultimi mesi. I cuccioli sono una calamita per gli occhi e spalancano il cuore di chiunque gli osservi.     


Le volpi volanti
L'allocco degli urali
























Charles Darwin
A completare l'oasi dal 2009 c'è pure il Museo di storia naturale Cappeller (accessibile con piccolo sovrapprezzo e consigliatissimo), introdotto dalla statua di Charles Darwin (1809-1882), il naturalista britannico noto per aver formulato la teoria dell'evoluzione delle specie animali e vegetali per selezione naturale, e la discendenza di tutti i primati, compreso l'uomo. Darwin diceva:  "non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma la più reattiva ai cambiamenti". Da qui nasce la teoria, avvalorata da studi scientifici, che se gli organismi di una specie sono separati da una barriera geografica si formano due popolazioni diverse che evolveranno in modo autonomo gli uni dagli altri, e testimonia che l'essere umano non discende dalla scimmia, ma piuttosto entrambi hanno avuto un antenato in comune. 
Attraversando le sale si comprende la nostra evoluzione, da cacciatori nomadi ad agricoltori insediati in grotte prima e capanne poi, trasformazione plasmata pure dai cambiamenti climatici e dall'acquisizione della padronanza di alcune tecniche quali l'uso del fuoco e la fabbricazione di utensili.
Poi si salpa per un viaggio attraverso i continenti, dapprima con le suggestive riproduzioni ingigantite di insetti, api, formiche, farfalle, coleotteri & co. Quindi si prosegue fra gli ambienti ben realizzati dei principali habitat mondiali, in cui trovano posto oltre 4000 esemplari tassidermizzati (ovvero sottoposti al processo di preparazione per scopi scientifici delle pelli per una lunga conservazione), che compongono una delle maggiori collezioni del territorio nazionale. 

Un tour fotografico negli ambienti del Museo Cappeller








A una decina di minuti di distanza siamo nel cuore di BASSANO DEL GRAPPA, capitale del più italiano dei distillati, dove entriamo al Poli museo della grappa, ad accesso gratuito e libero, oppure con un costo di 3 euro se si vuole degustare i prodotti, da noi non sperimentati (info orari al link: https://www.poligrappa.com/ita/geografia/poli-museo-grappa-bassano.php).
Le sale sono organizzate in maniera ottimale e l'esposizione risulta accattivante anche per chi, come noi, non è un appassionato. Rimane comunque una tappa irrinunciabile se capitate in zona, capace di far comprendere la dedizione e la passione della famiglia Poli per tale lavoro. Pure in questo caso si scopre un'evoluzione... quella dei distillati però, nel corso della storia, si vedono gli strumenti del mestiere e la collezione di grappe mignon. Nel complesso una visita piacevole a conclusione della quale è possibile acquistare le famose grappe.

Il Ponte Vecchio a Bassano del Grappa
Non approfondiamo troppo l'esplorazione del centro storico di Bassano, composto da viuzze strette in saliscendi, pavimentate con sanpietrini, locali caratteristici, varie chiese e palazzi storici, e collegato da una sponda all'altra del fiume Brenta dal celebre Ponte Vecchio, o degli Alpini. 
Il ponte è il cuore pulsante della città, e sebbene su di esso non ci siano negozi, né ristoranti, le persone si soffermano a qualsiasi ora del giorno sotto la sua copertura in legno per sorseggiare un drink acquistato nei bar vicini e chiacchierare in piedi.
Progettato dall'architetto Andrea Palladio, nel corso dei secoli ha subito molto modifiche e ricostruzioni, divenuto il simbolo del sacrificio dei soldati che nella Prima Guerra Mondiale lo attraversavano per salire sull'altopiano di Asiago, teatro infernale dei combattimenti, è stato dichiarato nel 2019 monumento nazionale. 

Per cena non rimaniamo in città, prediligendo la tranquilla campagna dell'Agriturismo al Filò sulle colline tra Bassano e Marostica. Dotato di ampio parcheggio, prato con giochi per bambini e ampia veranda, e dall'ottimo rapporto qualità prezzo, risulta il top per le famiglie. Gustiamo il loro caratteristico antipasto a base di polenta, affettati e sottaceti artigianali, i bigoli al ragù di verdura e al consiero (a base di carne di maiale), vino locale e torta della casa. 

La sera è piacevolissimo passeggiare nella vicina Piazza degli Scacchi di MAROSTICA. Il borgo è famoso per la partita a scacchi giocata con pedine viventi vestite in abiti d'epoca, organizzata nel mese di settembre.
La piazza sulla cui pavimentazione è disegnata l'enorme scacchiera, è chiusa dal castello vecchio da un lato e dal Palazzo del Doglione dall'altro, mentre l'intero centro storico è protetto da una possente cinta muraria estesa fin sulla collina dove si ergono i resti del castello superiore. E' possibile accedervi tramite un sentiero selciato, molto ripido e poco illuminato di notte, perciò ne abbiamo percorso solo un tratto, quel tanto che bastava a osservare dall'alto i tetti di Marostica. La vista comunque non è entusiasmante, molto meglio camminare per le vie cittadine e salire la scalinata fino alla piccola chiesa di Sant'Atonio Abate, punto di partenza del tracciato.

Piazza degli scacchi a Marostica

Tratto dal mio racconto di viaggio 'Dai gioielli nascosti della provincia di Vicenza alla Valsugana', dedicato ai due giorni trascorsi tra il parco faunistico Cappeller, i borghi di Marostica e Bassano del Grappa in provincia di Vicenza, e l'Arte Sella in Valsugana, e pubblicato sulla nota rivista online 'Turisti per caso'. Se volete leggerlo per intero cliccate sul link: https://turistipercaso.it/trentino/82818/dai-gioielli-nascosti-della-provincia-di-vicenza-a.html  
 
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.  

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