lunedì 23 maggio 2022

Santa Maria a Mandello del Lario

C'è una chiesetta appollaiata sopra una protuberanza di rocciosa, nascosta nella stretta vallata con inizio nel paese di Mandello del Lario. Sorveglia l'antica via di comunicazione che collegava l'abitato conosciuto in tutto il mondo come luogo di nascita della Moto Guzzi (alla fabbrica museo ho dedicato il post al link: http://amareviaggiarescrivere.blogspot.com/2018/03/il-mito-della-moto-guzzi-e-la-bellezza.html) alla Valsassina. Percorrendo la strada statale 36 è una visione sfuggente tra una galleria e l'altra, difficile da individuare se non si osservano con attenzione i fianchi ripidi della montagna. Anche per questo il santuario di Santa Maria ci attraeva da molto tempo, fino a quando non abbiamo deciso di andarlo a scoprire con una passeggiata di tre quarti d'ora adatta ai bambini, ma non percorribile con i passeggini.
Si sale in auto fino alla frazione di Somana, a circa 300 metri di quota, per lasciare l'automobile nei pochi posteggi, a tempo, del cimitero. In alternativa c'è un parcheggio qualche centinaia di metri prima. Da subito parte sulla destra il 'sentiero della memoria' che però bisogna ignorare per imboccare, poco più avanti in prossimità di una cappella votiva, i tracciati 15 e 17 con le indicazioni per i rifugi Bietti e Brioschi. La chiesa di Sanata Maria, meta del pomeriggio, non è indicata ma l'itinerario è corretto.
Ci troviamo ai piedi delle Grigne, quel gruppo montuoso costituito da una roccia particolarmente friabile delle tonalità del bianco e del grigio chiaro, molto amato dagli escursionisti per i panorami mozzafiato che regalano le vette. Mi ricordano un po' le Dolomiti, sebbene queste ultime siano di una bellezza estrema contro cui è impossibile competere. 

Da lontano la chiesetta di Santa Maria si intravede appena (sulla sinistra) 

Una salita molto ripida dal fondo bitumato consente di guadagnare velocemente quota, poi muta in stradina sterrata dalle pendenze molto più dolci, addentrandosi nella valle. Giunti a una piazzola con attorno le ultime case del paese, comincia il sentiero ben tenuto, che alterna tratti gradinati su sassi a pianori su terreno morbido, è scandito dalle stazioni della via Crucis ed è protetto da una vegetazione rigogliosa. Sembra di procedere in un bosco incantato. 
In località Santa Pedra a circa 600 metri di altezza, riconoscibile dalla cappelletta con il dipinto della Madonna col bambino, le piante si diradano per formare una piccola radura, consentendo di ammirare il lago da una parte e d'intravedere la chiesetta in direzione opposta. 

Salendo verso Santa Maria
Il sentiero si immerge nel bosco







Cappelletta in località Santa Pedra a 600 metri di quota

Lunghi pianori si alternano a tratti in salita

Finalmente la chiesa di Santa Maria diventa ben visibile, con la sua struttura semplice costruita in posizione panoramica, dominante la vallata, e coronata da uno sfondo di montagne dalle atmosfere mistiche: l'ambientazione perfetta di un film fantasy.
Le origini risalgono al 1100, un privilegio papale dell'epoca infatti ne attesta l'esistenza. Fu rimaneggiata e ampliata nei secoli a venire diventando un'ospizio benedettino e dal 1440 cominciò a dipendere dalla parrocchia di Olcio, frazione di Mandello del Lario. L'incendio del 1997 la danneggiò seriamente ma un'opera di ristrutturazione ben eseguita è riuscita a farla rinascere, mantenendo dell'età romanica il campanile, la planimetria e il porticato esterno. Quest'ultimo si raggiunge grazie a una scalinata composta da sampietrini e attraverso le sue arcate si gode di una vista ampia sul ramo lecchese del lago di Como. 
Il sentiero prosegue sul retro dell'edificio religioso, noi oggi ci fermiamo qui, tuttavia torneremo volentieri per scoprire gli scorci più elevati di questa splendida valle selvaggia.

La chiesetta di Santa Maria appare da lontano

Scalinata verso Santa Maria
Semplice interno della chiesetta

























Vista su Mandello del Lario dalla chiesetta

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.  


Nessun commento:

Posta un commento