Strani incontri lungo la salita... |
Vi torniamo per esplorare il Pian delle Betulle, località nota dai primi anni del '900 per la pratica dello sci alpino. Lo si raggiunge imboccando l'uscita di Bellano della superstrada 36, per poi incunearsi nel canyon boschivo e tortuoso di cui si compone questo primo tratto della Valsassina. Nei pressi del paese di Taceno si svolta a sinistra per proseguire in salita lungo una strada zeppa di tornanti e in poco meno di 13 chilometri ci si ritrova ai 1358 metri di altitudine dell'Alpe Paglio. Qui bisogna lasciare l'auto nel parcheggio a pagamento (3 euro per l'intera giornata) e cominciare finalmente la passeggiata nella frescura dei boschi di latifoglie che cedono presto il posto ai lariceti. La carrozzabile in terra battuta si alterna a tratti bitumati e guadagna quota con facili salite senza presentare alcuna difficoltà, accompagnata da intagli in legno raffiguranti gli animali del bosco.
Dopo una ventina di minuti gli alberi si diradano e comincia a intravedersi un grande spazio collinare, incastonato nel fianco della montagna. Prima di uscire completamente dall'ombra però, lo sguardo viene attratto da piattaforme, carrucole, corde, reti e travetti sospesi del Jungle Rider Park Margno. Fa parte dei quattro parchi avventura Jungle Rider della Lombardia progettati per restare sospesi fra i tronchi e far vivere divertimento e adrenalina ad adulti e bambini, in completa sicurezza e immersi nella natura. Per info, orari e prezzi consultate il sito: https://www.jungleraiderpark.com/.
Quello di Margno si compone di 6 percorsi, diversificati a seconda dell'età del praticante e del grado di difficoltà. Nostro figlio Leonardo testa le proprie abilità di arrampicata, equilibrio e coraggio nel tracciato Aria, posto a un massimo di 3 metri di altezza, dedicato ai bimbi dai cinque anni in su e dai 120 cm affrontabile senza bisogno di un accompagnatore. Eccitazione massima è la parola più adatta a descrivere il suo stato d'animo!
Conclusa l'avventura tra i larici si prosegue brevemente fino ad affacciarsi nell'ampio e assolato Pian delle Betulle, raggiungibile in alternativa con la funivia dal paese di Margno inaugurata nel 1957.
Il pianoro si spalanca davanti a noi con i suoi pascoli frequentati da mucche e vitelli e punteggiato qua e là da casette, bar, malghe e trattorie dalle sagome discrete. C'è pure un laghetto vicino alla chiesa candida risalente al 1959 che riproduce la forma di una tenda e dedicata al Battaglione 5° Alpini di Morbegno. Segnalo per le famiglie il ristorante pizzeria con cucina tipica 'La libellula' per la sua area esterna con parco giochi, tappeti elastici, sdraio e tavolini. L'ideale per rilassarsi mentre i bambini si divertono senza pericoli. Non posso consigliarne i piatti perché non vi abbiamo pranzato, preferendo il pic nic distesi sull'erba, tuttavia confermo il riposo per gli adulti e lo svago per i più piccoli.
Da qui la via sterrata segue il periplo dei prati per poi sparire di nuovo nel bosco, ma solo per una quindicina di minuti, quando ritrova respiro all'Alpe Ortighera con le baite e la casera aggrappate al fianco ripido del monte, e una vista mozzafiato sulla Valsassina e il lago di Como. Poco più avanti l'Alpe d'Oro condivide il panorama meraviglioso, regalando però un'atmosfera più solitaria e primitiva. E' l'ultimo scorcio della nostra giornata alla riscoperta della Valsassina.
L'immenso Pian delle Betulle con la chiesa dedicata ai Caduti del 5°Alpini di Morbegno |
Vista meravigliosa sulla Valsassina e il lago di Como dall'Alpe Ortighera |
Altro splendido panorama dall'Alpe d'Oro |
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