mercoledì 13 marzo 2019

Il Castello di Torrechiara

Il CASTELLO DI TORRECHIARA sorge in una terra ricca di tradizioni gastronomiche e prodotti tipici: la provincia di PARMA.  
L'ingresso al castello
Non a caso l'area ospita un circuito di sei musei dedicato ai prodotti culinari più significativi del territorio: il Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma, il pomodoro, la pasta (la Barilla è nata qui), il vino e il salame felino. Esposizioni a parte, percorrendo le strade a ridosso dell'Appennino si capisce l'importanza del cibo per l'economia della zona. Agriturismi, spacci e ristoranti tipici spuntano qua e là tra i prati, i boschi e i centri abitati. 
Sebbene siano un piacere per la pancia, e in effetti nemmeno noi abbiamo resistito ad acquistare formaggio e prosciutto, la vera meta della nostra 'deviazione parmense' è il maniero.   
Lo si vede da lontano, in cima a un cucuzzolo spartiacque tra le colline e la pianura.  Costruito tra il 1448 e il 1460, la sua sagoma possente e al contempo elegante svetta sul borgo ai suoi piedi con le quattro torri angolari a pianta quadrata, merlate e coperte, collegate da una cinta muraria con la stessa finitura. Torrechiara richiama lo stile delle fortezze degli Sforza e dei Visconti e nasce con funzioni di residenza e difensive, per questo gli interni appaiono curati e il fossato con ponte levatoio aveva il compito di proteggere gli abitanti da eventuali incursioni nemiche.


Vista dal cortile d'accesso al castello sulle colline circostanti

Sul Cortile d'Onore, abbellito su un lato da un doppio loggiato, si affacciano le stanze del castello, non certo famose per gli arredi vista la loro completa assenza, ma per i meravigliosi affreschi di paesaggi ricchi di manieri, figure fantastiche e grottesche. 


L'elegante Cortile d'Onore

Così al piano terra si scoprono le sale di Giove, del Pergolato e dei Paesaggi. Le camere adiacenti del Velario e degli Angeli raccordano la stanza della Vittoria con l'orto, detto il Giardino delle Dame, e la cucina. La cappella di San Nicomede si apre intima e silenziosa ai piedi del torrione omonimo. 
Al primo piano invece si susseguono i colori e i disegni delle Sale dell'Aurora, del Meriggio, del Tramonto e della Sera. Nel Salone dei Giocolieri si rimane a bocca aperta ammirando le pitture, fino a giungere all'apoteosi della bellezza nella Camera d'Oro, dove un tempo le formelle alle pareti erano rivestite con foglie d'oro zecchino.


Carrellata fotografica di alcuni affreschi






La fortezza di Torrecchiara ci ha entusiasmato e dovrebbe essere più pubblicizzata a livello nazionale. Noi l'abbiamo scoperta per caso, navigando su google maps. Non ne avevamo mai sentito parlare ed è un vero peccato perché non ha nulla da invidiare ad altri castelli castelli in Europa meglio valorizzati. Spero quindi di avervi fatto conoscere qualcosa di nuovo, e magari la vostra prossima meta italiana sarà proprio questa. 

Tratto dal mio racconto di viaggio 'Fuga a Levantededicato alle meravigliose 5 Terre, Portovenere, La Spezia e al castello di Torrecchiara nel parmense, pubblicato sulla nota rivista online 'Turisti per caso'. Se volete leggerlo per intero cliccate sul link:  https://turistipercaso.it/liguria/80348/fuga-a-levante.html

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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