mercoledì 24 aprile 2019

Al Museo Navale di La Spezia

Dopo un intero pomeriggio trascorso a Porto Venere rientriamo a LA SPEZIA dove ci attendono i reperti del Museo Tecnico Navale. L'apertura sino alle 19:30 consente di scoprirlo con calma, senza dover rinunciare a una giornata al mare, inoltre il biglietto d'ingresso di solo 1,55 euro non scoraggia la visita.
Si tratta del maggior museo navale d'Italia ed è addirittura uno dei più vecchi al mondo. Il grande salone accanto all'ingresso sfoggia nelle teche i modelli in scala di imbarcazioni antiche come le Tre Caravelle, il veliero Amerigo Vespucci, il vascello Gioacchino, le barche egizie. Molti sono i reperti navali conservati qui, assieme al gruppo luce rotante del faro dell'isola del Tino, ai cimeli delle esplorazioni polari e della prima e seconda Guerra Mondiale.  

Modello in scala dell'Amerigo Vespucci
Vascello Gioacchino
Teca con vari modelli di imbarcazioni
Davvero interessante la Sala Guglielmo Marconi con i primi moduli di radiotelegrafia navale. Una galleria riproducente lo scafo di un sommergibile espone diversi siluri, poi si viene catapultati nei sistemi subacquei, tra camere iperbariche, elmi da palombaro e scafandri. Le forme particolari di questi ultimi ci hanno fatto pensare più a un'attrezzatura per muoversi sulla luna piuttosto che sott'acqua. Il giardino esterno con ancore e cannoni, e la Stanza delle Artiglierie chiudono il sistema espositivo del piano terra. 

Scafandro rigido articolato Galeazzi
Il Palombaro




















Salendo una rampa di scale si trova, a mio parere, la vera chicca del museo: la Sala delle Polene. Ventotto sculture in legno appartenenti a vascelli del XVII, XVIII, XIX e XX secolo si protendono sopra il visitatore, impressionandolo con le loro dimensioni ed espressività. Ci si sente osservati dal bardo celtico, dalla principessa Sissi, da Cristoforo Colombo, dai draghi e da alcune figure mitologiche. Tali soggetti sono solo alcuni di quelli conservati e soltanto per questa stanza vale la pena entrare al museo.


Nella Sala delle Polene

La Principessa Sissi
Cristoforo Colombo




















Poco distante dal museo navale il ponte pedonale Tahon di Revel, di recente costruzione, unisce il lungo mare cittadino al porto turistico Mirabello.
La struttura d'acciaio, dalla linea sottile e di colore bianco, sostenuta da stralli ancorati a due alti pennoni, ricorda la forma di una barca a vela. Attraversarlo è davvero piacevole e offre una prospettiva diversa sulla città, una vista dal mare, perché La Spezia è dedita alle attività marinare ed è fiera di esserlo.

Tratto dal mio racconto di viaggio 'Fuga a Levantededicato alle meravigliose 5 Terre, Portovenere, La Spezia e al castello di Torrecchiara nel parmense, pubblicato sulla nota rivista online 'Turisti per caso'. Se volete leggerlo per intero cliccate sul link: https://turistipercaso.it/liguria/80348/fuga-a-levante.html

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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