Dopo un intero pomeriggio trascorso a Porto Venere rientriamo a LA SPEZIA dove ci attendono i reperti del Museo Tecnico Navale. L'apertura sino alle 19:30 consente di scoprirlo con calma, senza dover rinunciare a una giornata al mare, inoltre il biglietto d'ingresso di solo 1,55 euro non scoraggia la visita.
Si tratta del maggior museo navale d'Italia ed è addirittura uno dei più vecchi al mondo. Il grande salone accanto all'ingresso sfoggia nelle teche i modelli in scala di imbarcazioni antiche come le Tre Caravelle, il veliero Amerigo Vespucci, il vascello Gioacchino, le barche egizie. Molti sono i reperti navali conservati qui, assieme al gruppo luce rotante del faro dell'isola del Tino, ai cimeli delle esplorazioni polari e della prima e seconda Guerra Mondiale.
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Modello in scala dell'Amerigo Vespucci |
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Vascello Gioacchino |
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Teca con vari modelli di imbarcazioni |
Davvero interessante la Sala Guglielmo Marconi con i primi moduli di radiotelegrafia navale. Una galleria riproducente lo scafo di un sommergibile espone diversi siluri, poi si viene catapultati nei sistemi subacquei, tra camere iperbariche, elmi da palombaro e scafandri. Le forme particolari di questi ultimi ci hanno fatto pensare più a un'attrezzatura per muoversi sulla luna piuttosto che sott'acqua. Il giardino esterno con ancore e cannoni, e la Stanza delle Artiglierie chiudono il sistema espositivo del piano terra.
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Scafandro rigido articolato Galeazzi |
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Il Palombaro |
Salendo una rampa di scale si trova, a mio parere, la vera chicca del museo: la Sala delle Polene. Ventotto sculture in legno appartenenti a vascelli del XVII, XVIII, XIX e XX secolo si protendono sopra il visitatore, impressionandolo con le loro dimensioni ed espressività. Ci si sente osservati dal bardo celtico, dalla principessa Sissi, da Cristoforo Colombo, dai draghi e da alcune figure mitologiche. Tali soggetti sono solo alcuni di quelli conservati e soltanto per questa stanza vale la pena entrare al museo.
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Nella Sala delle Polene |
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La Principessa Sissi |
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Cristoforo Colombo |
Poco distante dal museo navale il ponte pedonale Tahon di Revel, di recente costruzione, unisce il lungo mare cittadino al porto turistico Mirabello.
La struttura d'acciaio, dalla linea sottile e di colore bianco, sostenuta da stralli ancorati a due alti pennoni, ricorda la forma di una barca a vela. Attraversarlo è davvero piacevole e offre una prospettiva diversa sulla città, una vista dal mare, perché La Spezia è dedita alle attività marinare ed è fiera di esserlo.
Tratto dal mio racconto di viaggio 'Fuga a Levante' dedicato alle meravigliose 5 Terre, Portovenere, La Spezia e al castello di Torrecchiara nel parmense, pubblicato sulla nota rivista online 'Turisti per caso'. Se volete leggerlo per intero cliccate sul link: https://turistipercaso.it/liguria/80348/fuga-a-levante.html
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
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