martedì 9 aprile 2019

Un salto in Plaza de Espana a Siviglia

Plaza de Espana è uno dei simboli di Siviglia e vederla di sera, illuminata dalle romantiche luci dei lampioni, ci ha fatto emozionare e innamorare di lei. 




Un edificio semicircolare chiude un incredibile spazio progettato dall'Architetto Annibale Gonzalez e realizzato tra il 1914 e il 1928. La piazza fu inaugurata in occasione dell'Esposizione Iberoamericana del 1929. E' impossibile non farsi catturare da questo importante monumento sivigliano che ricorda un po' Venezia, per via del canale lungo 515 metri e dei 4 decoratissimi ponti simboleggianti gli altrettanti antichi regni di Spagna. Due alte torri delimitano l'edificio che si sviluppa come un abbraccio alle colonie spagnole e guarda verso il Guadalquivir, via d'accesso al mare e verso il nuovo continente.







Plaza de Espana si ispira allo stile rinascimentale e barocco, è decorata con marmo, ceramiche, mattoni a vista e sfoggia un lunghissimo porticato sorretto da sottili colonne. Ai muri sottostanti si addossano delle panche separate da 48 spazi, quante sono le province spagnole. Le pareti sono adornate con piastrelle colorate che narrano dei momenti storici delle provincie di Spagna e sul pavimento compaiono delle mappe. 
Se questa piazza vi sembra di averla già vista, sebbene non abbiate mai visitato Siviglia, non siete in errore. E' infatti comparsa in alcuni film famosi come Lawrence d'Arabia e Star Wars Episodio II-l'attacco dei cloni.




Plaza de Espana è meravigliosa anche di giorno, sotto gli abbaglianti raggi del sole. La sua bellezza infatti non è per nulla diminuita, ma soltanto cambiata, complice pure la presenza di molte persone. Turisti e abitanti, entrambi a passo lento, attraversano l'enorme spazio al centro del quale esplodono gli spruzzi della fontana. Per la gioia dei bambini, compreso il nostro, una ragazza crea delle grandi bolle di sapone offrendo la possibilità di scattare delle fotografie uniche e divertenti. Vi sono poliziotti su purosangue, carrozze trainate dai cavalli, bancarelle coloratissime con giochi e ombrellini per ripararsi dall'esagerato calore del sole (il termometro segna già 30 gradi). Barchette a remi navigano pigre nel canale, mentre sui punti e nella lunghissima loggia si affollano schiere di scolaresche. 


Plaza de Espana di giorno
L'antistante Parco Maria Luisa offre riparo dalla calura nei suoi viali riparati da piante altissime. Tra fontane, vasche, cascatelle, sculture, musei e il Padiglione Reale è piacevole trascorrere un paio d'ore distanti dal rumore delle auto e dalla calca dei turisti. Costruito nel 1849 su volere del duca di Montpellier, nel 1893 la moglie Maria Luisa di Borbone lo donò alla città. Iniziò un lungo periodo di degrado e abbandono, conclusosi solo nel 1929 quando in occasione dell'Esposizione Iberoamericana subì l'importante opera di restauro grazie alla quale si è mantenuto sino a oggi.


Decori e vegetazione di Parco Maria Luisa





Tratto dal mio racconto di viaggio 'Granada e Siviglia: perle andalusededicato alle due meravigliose città dell'Andalusia, nel sud della Spagna, e pubblicato sulla nota rivista online 'Turisti per caso'. Se volete leggerlo per intero cliccate sul link: https://turistipercaso.it/andalusia/80376/granada-e-siviglia-perle-andaluse.html

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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