La numero 63 è una delle strade turistiche più famose di tutte la Norvegia. Misura 104 chilometri e si insinua fra i paesaggi più selvaggi e suggestivi della regione dei fiordi. Noi la abbiamo percorsa per intero e si è rivelata un'esperienza unica.
La Trollstigen, ovvero la strada dei Troll, è un tratto della n°63, il più caratteristico e incredibile. E' lungo 55 chilometri e congiunge Andelsnes a Valldal. La carreggiata è stretta e delle piazzole si alternano su entrambi i lati per agevolare il transito di due mezzi. Il serpentone di asfalto sale lungo il fianco roccioso, superando il dislivello grazie agli undici tornanti e ai picchi di pendenza dell'11%. Salendo si viene investiti dagli spruzzi d'acqua dell'impetuosa cascata Stigfossen e, arrivati a 700 metri di quota, è possibile affacciarsi dal punto panoramico Utsikten per ammirare dall'alto il percorso appena compiuto. Si parcheggia l'auto nei pressi della struttura turistica con caffetteria e museo, bassa e con ampie vetrate che ben si integrano nel territorio, per poi camminare su delle pedane costeggianti il fiume, fino a dei balconi a strapiombo sulla vallata. E' adrenalinico, spaventoso e nel contempo spettacolare guardare di sotto. Il panorama mi ricorda la salita al passo Stelvio in Valtellina che tante volte abbiamo percorso in bici e in moto.
La Trollstigen, ovvero la strada dei Troll, è un tratto della n°63, il più caratteristico e incredibile. E' lungo 55 chilometri e congiunge Andelsnes a Valldal. La carreggiata è stretta e delle piazzole si alternano su entrambi i lati per agevolare il transito di due mezzi. Il serpentone di asfalto sale lungo il fianco roccioso, superando il dislivello grazie agli undici tornanti e ai picchi di pendenza dell'11%. Salendo si viene investiti dagli spruzzi d'acqua dell'impetuosa cascata Stigfossen e, arrivati a 700 metri di quota, è possibile affacciarsi dal punto panoramico Utsikten per ammirare dall'alto il percorso appena compiuto. Si parcheggia l'auto nei pressi della struttura turistica con caffetteria e museo, bassa e con ampie vetrate che ben si integrano nel territorio, per poi camminare su delle pedane costeggianti il fiume, fino a dei balconi a strapiombo sulla vallata. E' adrenalinico, spaventoso e nel contempo spettacolare guardare di sotto. Il panorama mi ricorda la salita al passo Stelvio in Valtellina che tante volte abbiamo percorso in bici e in moto.
Museo e caffetteria vicino al punto panoramico Utsikten |
La strada dei Troll, dal belvedere Utsikten, sfiora la cascata Stigfossen |
Attraversato il pianoro innevato la strada scende verso Valldal. Il clima diventa via via più mite, e in effetti è il più caldo nella zona dei fiordi, lo si capisce dalle coltivazioni all'aperto di fragole e dalle piante di ciliege. Poco prima di giungere al paese, nel bosco di pini e betulle, si schiudono le suggestive gole di Gudbrandsjuvet, plasmate dalle acque del torrente Valldøla. Le si scopre grazie a delle passerelle in ferro sospese tra una roccia e l'altra. Vale la pena fermarsi soprattutto col sole, per sorseggiare un caffé nella frescura del terrazza del bar con vista sulle cascate.
Le gole di Gudbrandsjuvet
Vedute punto panoramico Ørnesvingen
Non ci sarebbe dispiaciuto fare due passi per Geiranger, tuttavia la congestione creata da migliaia di croceristi ci spinge a proseguire fino al belvedere Dalsnibba. Lo si raggiunge percorrendo in direzione sud per 17 chilometri la carrozzabile 63 e poi svoltando su una stradina a pagamento, 150 corone a veicolo, e proseguendo per meno di 5 chilometri. Il costo è elevato ma la vista maestosa che sia apre a Dalsnibba la compensa ampiamente. Le cime innevate disegnano l'orizzonte e sullo sfondo compare il fiordo su cui si affaccia Geiranger, ultimo ricordo di questa attrazione.
Lo spettacolare scenario da Dalsnibba |
Verso il belvedere Dalsnibba |
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
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