giovedì 21 dicembre 2023

Un altro Natale e un nuovo anno

Anche quest'anno, puntuale, arriverà il Natale, e poi dopo l'anno nuovo carico di speranze e buoni propositi. Per un periodo seppur breve crediamo veramente che i giorni futuri saranno meglio di quelli passati e i problemi possano trasformarsi in opportunità. E' solo la breve illusione trasportata dalle feste, ma in fondo è bello restare in bilico tra magia e realtà, fra l'ottimismo e il vivere disincantato di ogni giorno. Perché almeno per una manciata di ore ritroviamo la voglia di augurare del buono agli altri e l'entusiasmo malinconico di allestire albero e presepe come quando si era bambini. Sappiamo che i regali non viaggiano nel cielo a bordo di una slitta trascinata da renne e la parola Natale significa consumismo, tuttavia camminando per le strade è quasi impossibile non lanciare uno sguardo alle luminarie, agli alberelli addobbati e alle vetrine con decorazioni sgargianti. Tutto questo elargisce spensieratezza e seppure duri una frazione di secondo perché non lasciarsi invadere? D'altronde viviamo di attimi e pensandoci bene i ricordi più intensi e vividi sono quelli generati da certi brevi momenti. E se il credere che il 2024 sarà un anno stupefacente aiuta a vivere con più leggerezza, allora non vergogniamoci ad ammetterlo. Lo gnomo, gli schiaccianoci, l'abete luccicante, i presepi e la stella cometa, tutti simboli di queste feste, sgombrano la mente dai pensieri pessimistici, stimolano un sorriso e fanno sgranare gli occhi di un bambino.  
Così a tutti voi voglio augurare un Buon Natale e un Buon Anno Nuovo con le immagini di una Bergamo, capitale della cultura per il 2023, addobbata a festa, dello spettacolo di luci in piazza XX Settembre a Lecco, di un presepe allestito in località Sassella alle porte di Sondrio che riproduce gli ambientati di un passato reso immortale dalle vecchie fotografie, quando per riscaldare si usava la stufa a legna e le persone lavoravano di mani e cuore. E poi due filastrocche allegre dalla morale schietta, scritte da un grande scrittore italiano, Gianni Rodari, vincitore nel 1970 del Premio Hans Christian Andersen, il riconoscimento internazionale più prestigioso della narrativa per l'infanzia.

Istantanee dello spettacolo di luci allestito a Lecco



'Ritorna ogni anno' di Gianni Rodari

Ritorna ogni anno, arriva puntuale
con il suo sacco Babbo Natale:
nel vecchio sacco ogni anno trovi
tesori vecchi e tesori nuovi.

C'è l'orsacchiotto giallo di stoffa,
che ballonzola con aria goffa;
c'è il cavalluccio di carta pesta
che galoppa e scrolla la testa;
e in fondo al sacco, tra noci e confetti,
la bambolina che strizza gli occhietti.

Ma Babbo Natale sa che adesso
anche ai giocattoli piace il progresso:
al giorno d'oggi le bambole han fretta,
vanno in auto o in bicicletta.
Nel vecchio sacco pieno di doni
ci sono ogni anno nuove invenzioni.

Io del progresso non mi lamento
anzi, vi dico, ne son contento.


Immagini di un presepe d'altri tempi in località Sassella, 
alle porte della città di Sondrio














'L'anno nuovo' di Gianni Rodari

Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l'anno nuovo come sarà?
Bello, brutto, o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni 
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo del lunedì
avrà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell'anno nuovo: 
per il resto anche quest'anno
sarà come gli uomini lo faranno.


Immagini natalizie a Bergamo







Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.



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