venerdì 28 giugno 2024

Nel Parco Nazionale del Teide

"Il privilegio di essere nato su un'isola è che comprendi molto presto che bisogna viaggiare". Sebbene né io, né mio marito siamo nativi insulari, la frase dello scrittore e sceneggiatore italiano Marcello Fois descrive benissimo il nostro bisogno di movimento ed esplorazione di panorami, situazioni, persone diversi da quelli imposti dalla routine. E comprendiamo la necessità di alcune persone che vivono realtà ristrette dal punto di vista di confini e opportunità come quella di un isola che per scelta e/o bisogno hanno cominciato a viaggiare o si apprestano a farlo. Il pensiero di molti compreso il nostro è di poter stravolgere, in meglio la propria vita, è l'idea di fuggire da una quotidianità per nulla stimolante, zeppa di stress, infelicità, problemi, che limita la ricerca del benessere fisico e mentale, è un sogno, un'idea fissa. Nell'attesa di riuscire a concretizzare un cambiamento viaggiamo, impegnandoci a crescere nostro figlio con la consapevolezza di essere 'un italiano cittadino del mondo'

Parentesi filosofica a parte, nel secondo post dedicato al viaggio sull'isola spagnola di Tenerife vi porto a scoprire il Parco Nazionale del Teide, attraversato con un mezzo particolare. Dell'esperienza al Loro Parque vi parlerò più avanti per poter attribuire lo spazio che meritano a entrambe le attrazioni.

Il PARCO NAZIONALE DEL TEIDE istituito nel 1954, occupa la parte centrale dell'isola e si sviluppa attorno ai 3718 metri di altezza del vulcano Teide, monte più alto della Spagna e ben visibile, nuvole permettendo, dalla passeggiata fronte oceano di Playa de Las Americas. Certi panorami ampi e una volta in quota i lunghi rettilinei ricordano i grandi parchi americani, colmi di pace e libertà, sensazioni ben diverse dalle credenze dei Guanches, gli antichi abitanti dell'isola, i quali credevano che qui vi fosse imprigionato il dio del male sputafuoco, Guayota.
Leggende a parte, una funivia, in spagnolo teleferica e per la quale è obbligatorio prenotare i biglietti sul sito Volcano Teide specificando giorno e ora, trasporta i turisti dalla stazione a valle a 2356 metri di altitudine fino ai 3555 metri de La Rambleta. Da qui è possibile seguire due itinerari, per il belvedere di La Fortaleza e di Pico Viejo, di facile percorrenza e ad accesso libero che offrono belle vedute rispettivamente verso la zona sud e quella nord dell'isola. 
La cima vera e propria del Teide si può raggiungere solo dopo aver richiesto un permesso speciale all'ente Parco, per tempo (dato che ne vengono rilasciati solo 200 al giorno). Le alternative sono partecipare a un tour guidato o pernottare una notte al rifugio Altavista, una sorta di bivacco con messa a disposizione di biancheria da letto ma senza servizio di ristorazione e rigidi orari di accesso, uscita, uso dei bagni e della cucina, e l'obbligo di portare a valle i propri rifiuti. In tal caso e se si sale in vetta prima delle 9 non è necessaria l'autorizzazione.

Due scatti del Parco Nazionale con la cima del Teide sullo sfondo



Noi rimandiamo la salita in vetta al prossimo viaggio a Tenerife, scegliendo invece di attraversare il parco con un mezzo insolito, divertente e adatto ai bambini: il buggy. Prenotiamo l'avventura con Top Buggy Adventure, agenzie che organizza uscite pure lungo la costa o al tramonto, con moderni buggy, due o quattro posti, dotati di cambio automatico e facili da guidare. Il nostro capo-escursione, Alex, estremamente gentile e poliglotta, ci attende al punto di prelievo più vicino al nostro hotel per trasportarci all'ufficio-officina sede di partenza dell'escursione. Vengono forniti giacche e occhialoni antivento e antifreddo (con cinque euro acquistiamo a nostro figlio la bandana multiuso per proteggere collo e bocca), perché l'aria è pungente soprattutto in mancanza di sole. Accade spesso infatti di guidare sotto dei nuvoloni spessi e poi sbucare ai 2000 metri di quota in un ambiente assolato contraddistinto dal cielo di un azzurro intenso. 

Il Parco Nazionale del Teide visto dal... buggy




Per via dei divieti imposti dall'autorità non vengono percorse stradine sterrate ma l'esperienza è comunque divertente in quanto si seguono anche vie alternative strette, tortuose e piene di saliscendi. Sono previste soste nei principali luoghi di osservazione e una fermata al Parador de Canadas del Teide, hotel tre stelle con self service, bar e negozio di souvenir, nei pressi di uno dei punti più iconici della riserva: Roques de Garcia. Trattasi di creazioni rocciose estremamente affascinanti per forme e colori, e da cui si ammira il Teide in tutta la sua mastodontica imponenza. In un ambiente tappezzato di arbusti, arido, lunare, dalle tonalità del giallo e quelle del nero, risultato del processo di ossidazione, spuntano le rocce frutto delle eruzioni vulcaniche. Fra tutte spiccano le formazioni dette 'la catedral', 'la cascada' e in particolare la 'Roque cinchado' dal corpo massiccio sostenuto da una base stretta che pare restare in piedi per miracolo. 

Le Roque de Garcia ai piedi del mastodontico vulcano Teide

Le Roques de Garcia e sulla sinistra la particolarissima Roque Cinchado

Poco oltre ci affacciamo al Mirador de la Ruleta, il terrazzo panoramico con una vista ampissima sulla Caldera de las Canadas, una delle più grandi al mondo con un perimetro di 45 chilometri. Vicino a noi osserviamo la Tajinaste Rojo, la pianta simbolo delle Canarie con un fusto robusto e una chioma a forma di lungo cono, nel suo habitat ideale a un'altitudine superiore ai 2000 metri. Tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate si copre di una miriadi di fiorellini rosa- rosso, può superare i due metri di altezza e d'inverno sopporta temperature ampiamente inferiori agli zero gradi centigradi. Inoltre mentre si cammina è facile avvistare le lucertole che si crogiolano al sole, presenti in cinque specie diverse, molto diffuse e per questo divenuto uno dei simboli di Tenerife. 

Esemplare di Tajinaste Rojo

Veduta dal Mirador de la Ruleta sulla Caldera de las Canadas

Vi sono altri modi per visitare il Parco Nazionale del Teide: con un auto/moto a noleggio, usufruendo di un tour in autobus alcuni dei quali prevedono pure la salita in funivia oppure associano l'esplorazione della fascia sud-est dell'isola passando per il villaggio di Masca, arroccato in una valle piena di gole e picchi montuosi, o il paesino costiero di Garachico o le scogliere di Los Gigantes. Infine è previsto un servizio di trasporto pubblico che effettua varie fermate nel sud di Tenerife prima di giungere alla stazione di valle del 'teleferico' in circa due ore.
Qualunque sia la modalità prescelta, visitare la Riserva è d'obbligo per costruire dei ricordi completi di Tenerife, l'isola dai mille ambienti, ecosistemi, panorami ed emozioni.


Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere. 



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