lunedì 15 novembre 2021

Musei e attrazioni per famiglie più belli di Vienna

Vienna è una delle capitali europee più family friendly grazie, oltre che agli innumerevoli parchi pubblici e la facilità negli spostamenti, all'offerta di attrazioni e musei adatti all'intera famiglia. Per questo mi piace definirla così: la città imperiale a misura di bambinoEcco le proposte sperimentate da noi, in ordine di visita.

- Prater, un grande luna park
- Ankerhur, l'orologio musicale
- Museo di Sissi (soprattutto per le bimbe)
- Casa della Musica
- Museo della Tecnica
- Time Travel
- Museo dei bambini
- Il Labirinto
- Zoo
- Museo di Storia Naturale
- Quartiere dell'Hundertwasserhaus e Kunst Haus Vienna


PRATER, UN GRANDE LUNAPARK
 
La storica ruota panoramica del PRATER, la Riesenrad, costruita nel 1897, con un'altezza di 65 metri, la struttura in acciaio e le cabine rosse, è il simbolo del luna park aperto a pieno regime da marzo a ottobre e per i restanti mesi con solo alcune attrazioni tra cui la ruota. La lentezza della rotazione, assieme al costo del biglietto e soprattutto al fatto che a nostra parere la bellezza è osservarla dal basso e non salirci sopra, ci spingono a evitarla. Continuiamo a piedi, tuttavia i più pigri possono scoprire il luogo senza alcuno sforzo, salendo sui vagoni della Liliputbahn. Al Prater c'è un po' di tutto: un museo di oggetti stravaganti e fotografie del XIX secolo e una sfera del diametro di 9 metri chiamata Repubblica di Kugelmugel. Fu costruita nel 1972 dall'artista Lipburger che, non vedendosi concessi i permessi edilizi per l'eccentrica costruzione, la dichiarò uno stato indipendente. 
Non è un parco divertimenti come Gardaland, qui non esiste un biglietto d'ingresso ma si pagano le singole attrazioni. E ce ne sono per ogni gusto ed età: case pazze e dei mostri, autoscontri e piste di go cart, giostre roteanti e trenini velocissimi, gommoni, canoe e roller coaster, chi vuole può persino cimentarsi in un'esperienza di volo. E poi bancarelle, le più classiche sale giochi e ristoranti con giardino esterno ombreggiato da alberi mastodontici, molto apprezzato durante la stagione calda. Ceniamo in uno di questi, lo Zum Englischen Reiter, che offre un menù per bambini assieme a piatti tipici come la cotoletta, l'arrosto di maiale con crauti, la zuppa d'aglio, il gulasch viennese, e poi birra a volontà che in Austria costa meno di una bottiglia d'acqua. Poco male, perché quella del rubinetto e delle fontane è fresca, buonissima e soprattutto gratuita.

La storica ruota panoramica del Prater

ANKERHUR, L'OROLOGIO MUSICALE

Con una brevissima passeggiata dal Duomo di Santo Stefano, alle 12 in punto, ci troviamo in Hoher Markt, la piazza pubblica più vecchia di Vienna con al centro la fontana nuziale barocca, la Vermahlungsbrunnen, rappresentante lo sposalizio di Maria e Giuseppe. Non è la fontana però a interessare a Leonardo, bensì le figure in movimento accompagnate da musiche melodiose dell'Ankerhur. Raffigurano i protagonisti del passato austriaco e prendono vita ogni mezzogiorno nel bizzarro quadrante dell'orologio in stile art nouveau, creato tra il 1911 e il 1914 da un artista del posto stretto collaboratore del famoso pittore Gustav Klimt. 

Anckerhur, l'orologio musicale

MUSEO DI SISSI

Fa parte dell'immenso complesso dell'Hofburg al quale ho dedicato il post al link:... ed è ubicato al livello superiore della sezione più antica, la Michaelertrakt, l'ala di San Michele, affacciata sulla rotonda piazza Michaelerplatz di cui abbraccia quasi la metà della circonferenza seguendone le linee curve. Al museo ho riservato una parte del post dedicato ai tesori dell'Hofburg, che potete leggere al link: http://amareviaggiarescrivere.blogspot.com/2021/10/tesori-dellhofburg-vienna.html 

CASA DELLA MUSICA

E' aperta tutti i giorni dalle 10 alle 22, e dalle 20 accessibile con biglietto d'ingresso dimezzato (da 14 a 7 euro) per gli adulti, 6 euro per i bambini fino a 12 anni. Per le informazioni complete consultate il sito internet: https://www.hausdermusik.com/en/
Scendendo alla fermata Karlsplatz si ha la possibilità di compiere una breve deviazione per vedere il grandioso edificio del Teatro dell'Opera inaugurato nel 1869. La nostra meta si trova a una manciata di passi da lì e una volta superata la biglietteria si viene accolti da una scala di note musicale: il calpestio dei gradini produce musica! Il museo è sviluppato su quattro piani e ognuno di essi presenta un tema preciso al quale il visitatore si avvicina grazie a giochi interattivi, video, presentazioni coinvolgenti, famosi brani di musica classica e non solo. C'è il livello dei filarmonaci di Vienna, quello della sonotopia in cui immergersi nel variopinto mondo dei suoni grazie alla conoscenza degli strumenti musicali, un piano dedicato ai grandi maestri come Mozart, Strauss e Beethoven, e l'ultimo dov'è possibile mettersi nei panni di un direttore d'orchestra. Per chi come noi non ha alcuna dimestichezza con il mondo della musica troverà molto difficile concludere il concerto senza essere fischiato dalla platea e contestato dai propri musicista! Noi ci abbiamo provato diverse volte senza riuscirci, in compenso il divertimento è assicurato. L'esperienza però che più ci ha emozionato è stata la creazione virtuale di immagini digitali dinamiche, poi visualizzabili sul soffitto di una sala preparata a doc con luci soffuse e cuscini sopra i quali stendersi.
Un museo quindi estremamente consigliato capace di immergere le persone nell'universo musicale, antico e multiforme.   

Un viaggio fra i grandi maestri della musica

MUSEO DELLA TECNICA

E' un tipo di museo a noi molto congeniale, non lontano dal parco di Schonbrunn (per info su biglietti, esposizione e come raggiungerlo consultate il sito: https://www.technischesmuseum.at/en).
Non eccessivamente vasto e facile da girare, si sviluppa su quattro livelli nei quali ognuno di noi può trovare, e sperimentare, ciò che più lo incuriosisce. Dagli strumenti musicali a quelli di telecomunicazione, partendo dal telegrafo e dalla macchina da scrivere. Dall'intelligenza artificiale agli studi sulla mobilità, dall'industria pesante alle locomotive, dall'utilizzo della tecnologia nella vita di ogni giorno agli esperimenti di fisica. Molto apprezzate da noi genitori soprattutto in un giorno di pioggia sono le due aree destinate ai piccoli. Una, la mini, si rivolge ai bimbi dai due ai sei anni accompagnati da un adulto, ingresso libero e consentito indossando solo le calze. Ci si sbizzarrisce tra una vera autopompa, uno scivolo tubo, un'altalena con cui sollevarsi in aria, mattoni in plastica per costruire muri e tanti altri giochi. La seconda, la miniXplore, è aperta ai bambini dai tre agli otto anni seguiti da un genitore, l'accesso a pagamento è prenotabile online o in biglietteria e bisogna lasciare le scarpe all'esterno. Qui ci si mette alla prova ma senza la paura di sbagliare, si collabora grazie al gioco interattivo dei percorsi, ci si diverte esplorando la caverna, arrampicando, costruendo percorsi per palline e scherzando con l'aria.    
Noi siamo entrati in entrambe, trascorrendo tutti insieme un paio d'ore allegre e istruttive. L'intero museo poi merita la visita sebbene, a mio parere, non arrivi a eguagliare in bellezza e attrattiva quello di Monaco di Baviera. Qui a Vienna abbiamo apprezzato la simulazione della salita in cabinovia di La Paz in Bolivia costruita da una ditta austriaca, il vagone di corte originale sul quale viaggiava l'Imperatrice Sissi, i plastici di fari e velieri, l'enorme convertitore di un altoforno, l'azione di caricare con una pala del finto carbone nel forno di una locomotiva  a vapore per vedere accelerare il treno. 

Enorme convertitore di un altoforno al Museo della Tecnica

TIME TRAVEL

Nel cuore della capitale viennese si prende parte a una sorta di museo-spettacolo molto originale. Sto parlando del TIME TRAVEL, la cui partecipazione è vincolata alla prenotazione obbligatoria cono inizio ogni venti minuti (per info in italiano: https://www.timetravel-vienna.at/it/). Le rappresentazioni proposte sono due: Viaggio nel tempo di 50 minuti, per un tuffo nelle vicende storiche di Vienna, e Il viaggio di Sissi di circa 30 minuti, ovviamente dedicato all'idolo asburgico.
Viaggio virtuale a Vienna
Scegliamo il primo per via del tema trattato. All'ingresso la nostra accompagnatrice ci fornisce le cuffie audioguida in italiano e comincia a guidarci nei sotterranei viennesi fino a una piccola sala cinematografica dove dobbiamo indossare gli occhiali per godere dell'effetto tridimensionale. In realtà si tratta di uno show in 5D davvero entusiasmante. Veniamo catapultati indietro nel tempo di 2000 anni per rivivere parte della storia austriaca ma in maniera molto originale, per esempio correndo come topi sui tetti durante l'epidemia o volando con i piccioni nel mezzo della costruzione della cattedrale di Santo Stefano. Poi si cambia sala per seguire lo show degli Asburgo con i personaggi mobili di Sissi, Franz, Maximilian, Maria Theresa e scendiamo nel pozzo della peste ad ascoltare la macabra vicenda di Augustin. E' la volta di divertirsi con lo scambio di battute ironiche tra Mozart e Strauss, trovarsi virtualmente tra le musiche e i ballerini di un walzer viennese grazie ad appositi visori, curiosare nello studio dell'importante pittore austriaco Klimt e assistere al discorso del ministro degli esteri Leopold Figl quando nel 1955 pronunciò la frase l'Austria è libera. Durante il viaggio si sperimentano persino le angosce vissute dalle persone rinchiuse in un bunker cittadino durante un raid aereo della Seconda Guerra Mondiale, avvertendo le vibrazioni delle pietre del pavimento e sentendo il suono acuto della sirena. Infine ci si siede in carrozza per volare nel cielo sopra i palazzi della Vienna odierna, assistendo a un finale scoppiettante!
Attrazione ben costruita, varia, mai monotona, originale...da provare.

MUSEO DEI BAMBINI, LABIRINTO E ZOO 

Sono compresi nella tenuta di Schonbrunn, talmente meravigliosa da averle dedicato un post intero, in cui troverete pure la nostra avventura in queste attrazioni. Tutto al link: http://amareviaggiarescrivere.blogspot.com/2021/11/tenuta-di-schonbrunn-vienna.html

MUSEO DI STORIA NATURALE

Varchiamo l'ingresso monumentale del MUSEO DI STORIA NATURALE (Naturhistorisches Museum, info sul sito: https://www.nhm-wien.ac.at/en, non occorre prenotare l'ingresso, fatta eccezione per gli spettacoli del planetario) affacciato su Maria-Theresien-Platz, contraddistinta dalla grande statua dell'Imperatrice e abbellita da fontane, statue e grosse siepi. 
Magnificenza al Museo di storia naturale
Fa parte del MuseumsQuartier e si contrappone al palazzo di aspetto identico del museo di storia dell'arte (Kunsthistorisches Museum). Anche se la materia non vi interessa merita comunque la visita per godere della bellezza dallo scalone, elemento di collegamento fra i due piani del museo, nonché spazio arioso ricco di affreschi, archi, volte, sculture e decori a stucco.
Architettura a parte, vale la pena addentrarsi nelle raccolte di minerali e meteoriti dove si assiste alla simulazione video della caduta della roccia spaziale causa dell'estinzione dei dinosauri. Proprio uno di questi è l'attrazione del posto, un allosauro robotico in grado di compiere movimenti e di ruggire spaventosamente. Interessante è pure la collezione sulla preistoria e l'archeologia con la celebre 'Venere di Willendorf', la piccola statuetta datata 29500 anni. Poi vi sono moltissimi animali tassidermizzati, ovvero sottoposti a un processo specifico per la conservazione, e la possibilità di guidare in modo virtuale un rover sulla superficie lunare, esperienza apprezzata da Leonardo.
Nel complesso abbiamo gradito molto anche il museo di storia naturale, sebbene a mio parere dovrebbe esserne potenziata l'interattività al fine renderlo maggiormente accattivante per il giovane pubblico.

HUNDERTWASSERHAUS e KUNST HAUS VIENNA

Un chilometro di passeggiata divide lo Stadtpark dal quartiere residenziale più colorato della città, l'HUNDERTWASSERHAUS, realizzato tra il 1983 e il 1985 dall'eccentrico architetto e pittore viennese Hundertwasser.
Fontana dell'Hundertwasserhaus
Il caseggiato nasce dall'idea di avvicinare l'uomo alla natura e svincolarlo dagli obblighi e divieti imposti dalla società, impersonati da angoli e segmenti dritti. E in effetti qui di geometrie rigide ce ne sono ben poche, esiste invece un puzzle di colori incorniciato da alberi e linee curve, ammirabile solo dall'esterno. L'interno è occupato da 52 appartamenti privati. Per farsene un'idea si può entrare all'Hundertwasser Village, il vicino centro commerciale in miniatura con bar e negozi distribuiti attorno a una piazzetta coperta. 
A poche centinaia di metri visitiamo la Kunst Haus Vienna progettata dallo stesso architetto. Lo si capisce dai motivi simili della facciata sebbene presenti in maniera più discreta. Comprende quattro piani, i primi due dedicati ai lavori di Hundertwasser e gli altri a mostre temporanee. Tra scale curve, pavimenti ondulati e piante uscenti dalle finestre vediamo quadri dalle tonalità vivacissime, plastici di progetti realizzati, come la chiesa di Santa Barbara in Stiria e l'inceneritore di Spittelau, e di studi mai realizzati, come il quartiere di Francoforte. Un video poi fa comprendere meglio la personalità stravagante del personaggio.
Quartiere e museo meritano di essere scoperti al fine di conoscere un lato di Vienna poco pubblicizzato e necessitano di poco tempo. Non se ne rimane certo ammaliati, tuttavia i più piccoli apprezzeranno i contesti interni ed esterni, vivendoli come dei parco giochi originali.

Tratto dal mio racconto di viaggio 'Vienna, la città imperiale a misura di bambino', dedicato ai cinque giorni trascorsi nella capitale austriaca fra musei e attrazioni adatti a tutta la famiglia, e pubblicato sulla nota rivista online 'Turisti per caso'. Se volete leggerlo per intero cliccate sul link: https://turistipercaso.it/cultura/82850/vienna-la-citta-imperiale-a-misura-di-bambino.html

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.  

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