Parco giochi Genolecia |
La partenza è il grazioso paese montano di Sant'Antonio in Valfurva a 1350 metri di altitudine e distante cinque chilometri dalla nota località montana di Bormio. Si lascia la macchina in uno dei parcheggi a bordo strada alla fine del paese per attraversare il fiume Frigidolfo in corrispondenza del ponte dei Clus e imboccare la ciclopedonale per Bormio. Accompagnati dagli scorci sull'imbocco della splendida Val Zebrù con le sue rocce dal colore rossastro (per info consultate il post della nostra camminata fino al Rifugio Campo al link: http://amareviaggiarescrivere.blogspot.com/2021/07/scoprire-la-val-zebru.html) e dal ritmo dell'acqua dei torrenti, giungiamo presto al bel parco giochi Genolecia, dove trascorrere la prima fermata. Le attrezzature sono nuove, in legno, particolari, vi sono pure servizi igienici, un laghetto non balneabile, tavoli, panchine, fontana e barbecue: tutto l'occorrente per un picnic a cinque stelle.
Torrente Zebrù a Sant'Antonio |
Fiume Frigidolfo a Sant'Antonio |
Poi il tracciato continua in gran parte nella pineta, fresca e verdissima grazie ai recenti temporali, e in un'oretta si raggiunge Bormio, rinomato centro termale, apprezzato d'estate per le salite ai grandi valichi alpini e d'inverno per lo sci e le discese di Coppa del mondo (scopritelo al post: http://amareviaggiarescrivere.blogspot.com/2015/05/bellezze-di-valtellina-bormio.html).
Qui un locale adatto ai bimbi, c'è pure un menù dedicato a loro, è l'Oliver American restaurant che è pure steak house e pub dagli interni ampi e l'atmosfera frizzante. Lambisce il centro storico e si affaccia sull'area comunale attrezzata con scivoli e altalene, la soluzione perfetta per intrattenere i pargoli durante il pranzo e la cena. Il menù offre un'ottima scelta, dalla pizza alla cucina messicana, dagli hamburger ai secondi piatti di carne, primi e insalate, non vi sono i classici pizzoccheri e sciatt ma se proprio volete gustarli i ristoranti con cucina tradizionale non mancano.
Passerella sul fiume Frigidolfo lungo la ciclopedonale per Bormio |
Poco distante dall'Oliver, ai piedi del Monte Vallecetta, saliamo a bordo della cabinovia che ci trasporta in località Bormio 2000, in un ambiente montano circondato da pinete e pascoli, con ristori nei pressi della stazione di monte e all'esterno dei quali si trovano gonfiabili o piccoli parchi gioco.
E' possibile proseguire con la seggiovia a Cimino oppure in funivia alla Cima Bianca per provare l'esperienza di un brunch a 3000 metri di altitudine, emozionandosi davanti a un panorama che si estende a perdita d'occhio, immersi in un ambiente di alta quota.
Noi ci incamminiamo invece sul percorso sterrato chiamato 'dell'acqua', seguendo all'inizio le indicazioni per Santa Caterina e poi per Sant'Antonio (per un totale di circa tre ore e mezza), ma ignorando il sentiero che a un tratto sbuca sulla carrozzabile forestale, 'scorciatoia' per il paese nostro punto di partenza.
Nell'ombra e nel profumo rigeneranti delle conifere i lunghi pianori alternano tratti in lieve salita fino a guadagnare 100 metri di dislivello, incontrando antichi pozzi e recenti acquedotti. Tra le cime degli alberi si scorgono splendidi panorami montani che si spalancano ai monti di Sobretta verso la valle dei Forni e Santa Caterina nel fondovalle.
Veduta su Bormio e la Valdidentro da Bormio 2000 |
Veduta dalla strada dell'Acqua verso la val Zebrù |
Monti di Sobretta con vista sulla Valle dei Forni, a sinistra, e Santa Caterina nel fondovalle |
Una lunga e a volte ripida e scivolosa discesa conduce quindi a Sant'Antonio dove chiudiamo la camminata ad anello nel cuore di un'Alta Valtellina tutta da vivere, conoscere ed esplorare.
Chiusura del percorso ad anello nei pascoli di Sant'Antonio |
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il blog e condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.
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